Una manifestazione per difendere la famiglia e per dire no ai
'Dico' ci sarà, ma "sui tempi e sui modi ancora si sta discutendo", anche se
sicuramente si terrà non prima di Pasqua. Movimenti, associazioni, singoli
cattolici, non 'rinunciano' a scendere in piazza per chiedere al governo
politiche a sostegno della famiglia, per difendere a gran voce la tutela del
valore del matrimonio, e per dire no ai 'Dico'.
Ma non è solo quest'ultimo l'obiettivo di una manifestazione,
che sui tempi, nonostante fosse stata programmata per il 25 marzo, slitterà
forse anche a maggio, in concomitanza con la Giornata della Famiglia. Il Forum
Nazionale delle Famiglie, che raccoglie oltre 40 tra associazioni, movimenti e
gruppi, ha discusso per l'intera giornata per studiare "una piattaforma comune"
a difesa della famiglia. Al termine della riunione, si apprende che "il Forum ha
approvato un documento che condannando esplicitamente il ddl Bindi-Pollastrini,
impegna il Consiglio direttivo a individuare azioni esplicite in difesa dei
valori della famiglia, tra le quali una pubblica manifestazione".
Dico o non Dico, dunque, la manifestazione ci sarà. Resta in stand by invece, la
data di convocazione. La precedente indicazione per domenica 25 marzo è stata 'congelata':
da un lato perchè la data è stata resa pubblica troppo presto ed ha creato molti
imbarazzi. Dall'altro perchè la inattesa crisi di governo e la sorte dei 'dico'
hanno nel frattempo reso più incerto il destino del provvedimento governativo e
le organizzazioni cattoliche vogliono evitare di scegliere un momento sbagliato
e controproducente rispetto all'obiettivo di contrastare i dico. Nei prossimi
giorni, forse già la settimana prossima, ci sarà un'altra riunione tra esponenti
dell'associazionismo cattolico e dei movimenti per fissare il giorno della
manifestazione.
"Le organizzazioni delForum delle Famiglie - sottolinea ad Apcom Andrea Olivero,
presidente delle Acli, che questa mattina ha preso parte al summit - devono
ancora trovare una data per ritrovarsi, nei prossimi giorni, anche se al momento
non c'è alcuna convocazione ufficiale". Olivero, oltre a dirsi favorevole
all'opzione della manifestazione in piazza, annuncia di aver proposto in sede di
assemblea una "mobilitazione popolare con delle forme innovative". Nello
specifico: "un grande happening, o un 'Family Day', che porti in piazza davvero
le famiglie, e che non sia solo un cantare 'no ai dico', ma che chieda sostegno
alla famiglia".
"L'obiettivo dell'assemblea del Forum - prosegue Olivero - è stato quello di
ragionare su una piattaforma comune sul tema della famiglia, in particolare in
seguito alle sollecitazioni della politica sui 'dico'. Ma non ci vogliamo
limitare alla polemica sul ddl sulle convivenze civili, a cui comunque diciamo
no - afferma ancora il presidente delle Alci - la nostra attenzione va anche
verso altre proposte, su come sostenere le famiglie, quali proposte presentare a
livello politico e culturale". "Sui 'dico' - racconta infine Olivero - questa
mattina c'è stata una condanna unanime, da parte di tutte le associazione del
Forum delle Famiglie. Anche mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei,
ha voluto 'benedire' l'assemblea di stamattina, inviando una lettera di saluto e
ringraziamento per l'azione del Forum a sostegno della famiglia.
Archivio PACS e DICO
|