Bersani e Visco hanno firmato un decreto di restituzione IVA per 162
mln di euro. Il cittadino potrà usufruire di una diminuzione della
componente fiscale di 2 cent al litro di benzina e gasolio.
Il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi
Bersani e il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco hanno
firmato oggi il decreto per la riduzione delle accise sui carburanti.
Saranno restituiti ai cittadini circa 162 milioni di euro, ovvero le risorse
finanziarie maturate dal 1° gennaio al 29 febbraio 2008. I consumatori
potranno così usufruire (dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale)
di una diminuzione della componente fiscale di 2 centesimi per ogni litro di
benzina e di gasolio e per ogni kilogrammo di GPL (equivalente ad una
riduzione di 1,1 centesimi di euro per ogni litro). Il decreto, inoltre,
azzera l'accisa sul gas naturale per autotrazione. "Questo -
spiega Bersani - non risolve il problema del caro-benzina, ma
conferma l'impegno del governo a non far cointeressare lo Stato agli aumenti
del carburante. In ogni caso proseguirà un'attenta azione di monitoraggio su
eventuali scostamenti dalla media del prezzo europeo, per evitare che alle
tensioni del prezzo possano aggiungersi comportamenti speculativi".
Il decreto è stato firmato ai fini della restituzione
del surplus di Iva generato dall'aumento del prezzo internazionale del
greggio, rispetto alla soglia fissata nell'aggiornamento del Dpef (Documento
di programmazione economica e finanziaria). In pratica, la norma, come
previsto dalla Finanziaria 2008 (art. 1, commi da 290 a 294), ridetermina le
aliquote di accisa sui prodotti energetici in funzione delle variazioni del
prezzo internazionale del greggio che hanno toccato, in questi giorni,
quotazioni record superiori ai 100 dollari al barile.
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