In
sede di Commissione Bilancio del Senato è stato approvato, tra gli altri, il
seguente emendamento all’art. 5 del D.D.L. Finanziaria 2008, che prevede
l’introduzione dei seguenti commi 47-bis e 47-ter (in attesa di approvazione
definitiva da parte delle Camere):
EMENDAMENTO ART. 5 D.D.L. Legge Finanziaria 2008
Dopo il comma 47, inserire i seguenti:
"47-bis. Sono definiti "gruppi di acquisto
solidale" i soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di
svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi,
senza applicazione di alcun ricarico, esclusivamente agli aderenti", con
finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in
diretta attuazione degli scopi istituzionali e con esclusione di attività di
somministrazione e vendita.
47-ter.
Le attività svolte dai soggetti
di cui al comma 47-bis, limitatamente a quelle rivolte verso gli
aderenti, non si considerano commerciali ai
fini dell'applicazione del regime di imposta di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.633, ferme restando le
disposizioni di cui all'art. 4, settimo periodo, del medesimo decreto, e ai fini
dell'applicazione del regime di imposta di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 22 dicembre 1986, n.917”.
L’emendamento è il frutto di un lungo percorso
di democrazia partecipativa iniziato all’interno del movimento dei G.a.s.
a dicembre 2006, grazie alla sollecitazione e alla collaborazione offerta dalla
senatrice dei Verdi De Petris, successivamente proseguito a livello locale ed
infine discusso e ratificato a giugno 2007 in occasione del Settimo Raduno
nazionale dei Gruppi di acquisto Solidale a Marina di Massa.
Nelle Motivazioni che seguono e che hanno accompagnato in sede parlamentare la
proposizione dell’emendamento è possibile rinvenire le ragioni e le opportunità
che hanno portato a una prima definizione legale di G.A.S., nonché alla conferma
legislativa della piena decommercializzazione ai fini fiscali del modo di
operare dei G.A.S. nei confronti dei propri aderenti.
MOTIVAZIONI DELL’EMENDAMENTO
Il dibattito su un modello “nuovo” di economia
che si fondi su criteri di sostenibilità ambientale e di solidarietà sociale,
animato da una nuova etica del consumatore responsabile e informato ha dato
vita, a partire dal 1994, allo sviluppo sul territorio nazionale di una serie di
esperienze concrete di cambiamento dei rapporti fra produttori e consumatori,
conosciute con la denominazione di “G.A.S. - Gruppi di Acquisto
Solidale”.
I GAS sono costituiti da cittadini e nuclei familiari che decidono di
incontrarsi per acquistare collettivamente beni e servizi, alimentari e non, di
uso comune, orientando però le loro scelte nel segno della sostenibilità sociale
ed ambientale.
I G.A.S. privilegiano quindi l’acquisto da piccoli produttori locali (per
facilitare la conoscenza e il contatto “diretti” e ridurre – ove possibile - i
consumi energetici e l’inquinamento legato al trasporto e alla conservazione).
I G.A.S. prediligono inoltre le acquisizioni di prodotti biologici e/o del
commercio equo e solidale, che escludano l’impiego di additivi e concimi chimici
e forniscano garanzie sulla qualità e la dignità dei rapporti di lavoro (con
attenzione rivolta all’intero “ciclo di vita del prodotto” - dal riuso di
imballaggi, alla riduzione della produzione di rifiuti e all’impatto complessivo
del processo produttivo sull’ambiente e sulle relazioni sociali).
Nei G.A.S. la condivisione delle scelte di consumo mette in moto anche una
innovativa e coinvolgente esperienza di “partecipazione” solidale, su base
essenzialmente volontaristica e di mutuo aiuto, che crea una rete di rapporti
umani e di solidarietà che contribuisce a rompere l’isolamento ed a contrastare
la subalternità del consumatore nel mercato globalizzato.
Alcuni GAS hanno costituito negli anni una
rete nazionale (www.retegas.org) che oggi associa oltre 300 nuclei attivi sul
territorio nazionale e sette reti locali.
Dal punto di vista organizzativo, lo sviluppo dei gruppi è stato fortemente
condizionato dalle realtà locali e si articola oggi in varie forme, prive di
scopo lucrativo (gruppi di vicinato del tutto spontanei ed informali;
associazioni non profit - culturali, di promozione sociale, etc.; cooperative di
consumo).
Con la crescita numerica degli associati ai singoli GAS e la diffusione
crescente di queste esperienze sul territorio nazionale, si è posto spesso il
problema di una maggiore formalizzazione organizzativa e conseguentemente
l’opportunità di definire legislativamente, per quanto possibile, cosa sia un
G.A.S.
Allo stesso modo si è ritenuto opportuno
confermare, senza possibilità di equivoco, la decommercializzazione ai fini
fiscali delle attività svolte dai G.A.S. nei confronti dei propri aderenti,
anche per prevenire eventuali interpretazioni difformi degli uffici tributari a
livello locale.
Il testo definitivo dell’emendamento è frutto delle modifiche via via richieste
dai tecnici del Ministero dell’Economia e delle conseguenti revisioni apportate
in sede di discussione in Commissione Bilancio del Senato.
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