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30/09/2009 Nomisma: Gioco & Giovani, rapporto a rischio (BS, http://www.helpconsumatori.it)

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La diffusione del gioco coinvolge anche i giovani e i giovanissimi. Preferiti Gratta e Vinci, SuperEnalotto e Lotto, ma anche scommesse sportive e poker online. Molti ragazzi sono vulnerabili.

Tassi di crescita crescenti per i giochi che conquistano sempre più i giovani, con una percentuale non indifferente di ragazzi a rischio. "La diffusione del gioco tra gli italiani coinvolge anche i giovani e i giovanissimi, una fascia di età particolarmente sensibile al gioco e contemporaneamente vulnerabile": è quanto denuncia Nomisma che oggi ha presentato il Rapporto "Gioco & Giovani".

Intanto, i numeri crescenti: nonostante la crisi economica, nel 2008 il settore dei giochi pubblici ha raccolto 47,5 miliardi di euro, una cifra pari al 3% del Pil italiano, che mostra tassi di crescita anche nel 2009 con previsioni pari a +11% nel primo semestre. Oltre 28 milioni di italiani hanno tentato la fortuna almeno una volta.

L'indagine di Nomisma ha coinvolto 8.582 studenti delle classi IV e V delle scuole secondarie di secondo grado. Nel 2008 il 68% dei giovani studenti italiani delle classi IV e V degli istituti secondari di secondo grado ha tentato la fortuna almeno una volta con una spesa media mensile di 10 euro: si tratta di circa 686 mila ragazzi tra i 16 e i 19 anni. I giochi più popolari? Il Gratta & Vinci (vi ha giocato nel 2008 il 53% degli studenti), il SuperEnalotto (39%) e il Lotto (27%) anche se gli studenti sembrano apprezzare anche altre tipologie di giochi, come le scommesse in agenzia su eventi sportivi, le New Slot ed il poker online (introdotto dal settembre 2008).

Il 57% degli studenti dedica al gioco meno di un'ora al mese come forma di passatempo occasionale. Ma c'è anche una fascia di consumo per il quale ci sono caratteristiche più critiche: il 22% degli studenti ha partecipato ad almeno 5 tipologie di gioco. "Più preoccupanti - scrive Nomisma - le implicazioni negative sulla vita quotidiana e sulle relazioni familiari che alcuni studenti hanno già sperimentato a causa del gioco: il 24% dei giovani giocatori ha nascosto o ridimensionato le proprie abitudini di gioco ai genitori, il 5% ha derogato ad impegni scolastici e/o familiari per giocare, mentre quasi il 12% gioca per sfuggire ai problemi personali (in questi ultimi due casi la spesa media raggiunge i 30 euro al mese)".

Dalla ricerca emerge inoltre la richiesta di una maggiore informazione sul gioco, sui divieti e sui rischi. Se infatti quasi tutti (92%) sono consapevoli delle possibili derive patologiche, il 38% degli studenti ritiene di non aver sufficienti informazioni a riguardo. E anche i minorenni finiscono per partecipare a giochi e scommesse a loro vietati: le New Slot (gioca il 14% dei minorenni che frequentano il IV e V anno delle scuole del secondo ciclo), le Scommesse sportive in agenzia (20%), il Bingo (11%) e il Poker online (7%).

http://www.helpconsumatori.it

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