Gioco telematico, rifiuti in Campania, spesa
farmaceutica e sanitaria, citazioni in materia di derivati: sono
numerosi i casi segnalati dalla Corte dei Conti che nell'odierna
inaugurazione dell'Anno giudiziario ha tracciato il quadro della cattiva
amministrazione, degli sperperi e della corruzione sfociati, nel 2008, in
atti di citazione in giudizio per circa un miliardo e 700 mila euro di danni
e 561 sentenze di condanna in primo grado. Per il Presidente della Corte dei
Conti Tullio Lazzaro "i controlli interni ed esterni sull'amministrazione
non sono pienamente adeguati, vi è un'attuale situazione di loro scarsa
efficacia, di pochezza di effetti concreti", e dunque "occorre potenziare e
irrobustire i controlli, renderli effettivi nello svolgersi e concreti negli
effetti".
Scrive il procuratore generale Furio Pasqualuccinelle
conclusioni della sua relazione che "vanno segnalati alcuni dei casi più
eclatanti. In primo luogo va ricordata la vicenda relativa alle concessioni
del servizio pubblico di attivazione e conduzione operativa della rete per
la gestione telematica del gioco lecito con vincite di denaro mediante
apparecchi. La contestazione effettuata dalla Procura Lazio con dieci
citazioni è di particolare rilievo perché il danno richiesto ammonta ad una
cifra enorme, pari a diversi punti di PIL. Attualmente il giudizio è sospeso
in attesa della definizione da parte della Cassazione dei regolamenti
preventivi di giurisdizione proposti dai convenuti".
Sul versante dell'emergenza rifiuti, nel 2008 "sono
intervenute le prime sentenze di condanna, per circa 650.000 euro in
relazione al problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in
Campania e sono stati trattenuti in decisione altri due giudizi per un
totale richiesto di oltre 45 milioni di euro. Numerose fattispecie sono
ancora in fase istruttoria".
"Terreno fertile per comportamenti truffaldini o
comunque per forme di sperpero di pubbliche risorse si è dimostrato il
settore della spesa farmaceutica-sanitaria - prosegue Pasqualucci - nel cui
ambito sono emerse ipotesi di doppia e/o fraudolenta fatturazione, mancato
completamento di strutture ospedaliere o mancata utilizzazione di impianti
già realizzati, spese per corsi di formazione non espletati ovvero carenti
di documentazione, irregolare gestione di case di cura convenzionate,
irregolarità sulla gestione dei tickets e iperprescrizione di farmaci.
Recenti casi hanno proposto all'attenzione fattispecie di comportamenti
illeciti consistenti nella rappresentazione all'interno di cartelle cliniche
di patologie che ove correttamente diagnosticate avrebbero determinato un
rimborso considerevolmente inferiore o addirittura non dovuto".
Aumentano i giudizi per frodi comunitariee "importanti
atti di citazione per diverse decine di milioni sono stati emessi in materia
di quote latte per mancato versamento all'AGEA dei prelievi supplementari
connessi allo sforamento delle quote da parte degli allevatori.
"Il sommario quadro ora fornito - conclude il Procuratore
Generale - dà la misura degli interessi, talvolta molto rilevanti,
coinvolti dall'intervento del giudice contabile; è un intervento teso a
contrastare la corruzione, l'attività truffaldina, il malcostume o la grave
negligenza nella gestione delle pubbliche risorse, che sovente provoca
atteggiamenti di insofferenza o tentativi di condizionamento; di ciò era ben
consapevole il legislatore costituente che ha previsto, a tutela degli
interessi pubblici e non come privilegio di casta che la legge assicuri
l'indipendenza della Corte dei conti e dei suoi componenti di fronte al
Governo (art. 100), precetto ribadito dall'art. 108 per i giudici delle
giurisdizioni speciali e per il Pubblico ministero presso di esse".
PDF:
Relazione del Procuratore Generale Furio Pasqualucci
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