L'anno volge al termine. Il 2003 passerà alla Storia come l'anno della guerra all'Iraq; la seconda guerra seguita alla svolta assoluta del corso della Storia impressa dall'attacco al cuore dell'America.
Mai un evento, prima dell'11 settembre, aveva assunto dimensioni storiche temporali di cambiamento epocale tanto minime da sembrar puntiformi.
Nemmeno la data della scoperta dell'America e quella della presa della Bastiglia sono recepite come istantanei momenti di svolta. L'11 settembre, sì.
I jet che si infilano nelle Torri Gemelle facendole esplodere, le persone che. lanciatesi dalle finestre del grattacielo, precipitano inesorabilmente al suolo, fotografano il momento in cui la Storia cambia repentinamente corso.
La guerra all'Afganistan e quella all'Iraq seguono come il tuono al fulmine.
Il 2003 si chiude con la cattura di Saddam, le cui sembianze di Mangiafuoco, stonano con la epicità degli eventi cui si assiste.
E' anche l'anno della strage di Nassirya, di 19 italiani primi caduti in guerra dopo oltre 50 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Gli eventi si addensano con velocità da cronaca.
La immediata e dettagliata rappresentazione della tragedia umana sulla scena mondiale potrebbero far ritenere che la Storia è morta e che le vicende umane sono solo cronaca
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