L'Executive Intelligence Review (EIR) sta indagando sulle informazioni ottenute
da una qualificata fonte israeliana secondo cui l'Amministrazione Bush starebbe
esercitando pressioni su Israele affinché si presti ad una nuova “sorpresa
d'ottobre”, un episodio capace di influenzare decisamente le elezioni.
Si tratterebbe di trafugare e stoccare armi di distruzione di massa nel
territorio siriano e farle poi passare per le “introvabili” armi di Saddam
Hussein, che il dittatore iracheno avrebbe nascosto in Siria, ovviamente con la
complicità del governo del Presidente Assad.
Chiaramente, qualora tale schema dovesse passare, costituirebbe agli occhi
dell'opinione pubblica, da una parte la giustificazione postuma della guerra in
Iraq, dall'altra la scusa per effettuare un “cambio di regime” in Siria.
I componenti di queste armi di sterminio sarebbero già da mesi al sicuro in un
magazzino situato nel deserto del Neghev, in Israele, e l'Amministrazione Bush
starebbe sollecitando il governo Olmert affinché provveda a farli trasportare
oltre il confine siriano, nel contesto delle operazioni dell'invasione del
Libano.
Secondo la stessa fonte gli ambienti più sani della coalizione governativa
israeliana stanno facendo pressioni su Olmert affinché non si presti al disegno
della Casa Bianca, ma intanto aspetti del piano vengono comunque portati avanti.
L'uccisione deliberata di osservatori ONU che stazionavano nella zona, potrebbe
essere parte dei preparativi allo schema criminale.
Nei particolari del piano, le armi di sterminio verrebbero “trovate” dai
militari USA che operano al confine tra Iraq e Siria, proprio in tempo per
ribaltare le sorti delle elezioni parlamentari americane di medio termine che si
terranno a novembre e che per ora si prospettano un fiasco completo per i
Repubblicani e per l'Amministrazione Bush.
Lyndon LaRouche ha dichiarato che se Israele si presta ad un tale gioco, il suo
errore di calcolo potrebbe condurre alla terza guerra mondiale.
Un altro espediente che alla Casa Bianca starebbero concertando per sopravvivere
alle prossime elezioni, spiega la stessa fonte, è un immediato rafforzamento del
contingente militare USA in Iraq in modo che si possano ottenere dei risultati
tanto validi da consentire il ritiro delle truppe, da annunciare sempre in tempo
per influenzare l'esito del voto di novembre.
Si considera a tal fine l'opportunità di spostare in Iraq truppe ben collaudate
di stanza nella Corea del Sud, in modo da effettuare una “offensiva estiva”.
Questo andrebbe molto bene anche a Tony Blair, il quale è stato recentemente
sollecitato ad aumentare il contingente inglese in Iraq, ha spiegato la fonte.
Riscontri di altre possibili “sorprese d'ottobre” vengono anche da fonti di alto
livello dell'Intelligence USA. Il Pentagono avrebbe avuto una serie di contatti
con il faccendiere e trafficante d'armi iraniano Manucher Ghorbanifar, (che fu
implicato nelle truffe dell'Iran-Contra) per servirsene in un altro allestimento
di un “ritrovamento” di armi di sterminio, trasportate stavolta direttamente in
Iraq con gli stessi scopi.
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