Il 2 agosto 2006, Lyndon LaRouche ha rilasciato una dichiarazione
intitolata “Chi c'è dietro la Terza Guerra Mondiale?”. Nel suo scritto LaRouche,
riferendosi alla attuale situazione strategica, fortemente connotata
dall'attacco israeliano in Libano e dal possibile allargamento del conflitto,
sottolinea come sia assolutamente necessario non cadere nella trappola di
credere che il nemico sia un qualche stato nazionale.
L'economista e leader democratico non esita a definire “idioti” coloro che,
specialmente in Europa, parlano di un problema di “imperialismo americano”.
“Come può una persona sana di mente, sotto questi presupposti, credere veramente
che il governo USA, che è sul punto di essere conquistato da una forza occupante
straniera, rappresentata dal Ministro del Tesoro Paulsen, la copia di Hjalmar
Schacht proveniente dalla Goldman Sachs, sia la forza imperiale che ha
l'intenzione di distruggere sé stessa?” chiede ironicamente LaRouche, dicendo:
“E' ora di fornire delle camicie di forza per quegli esponenti della generazione
Baby Boomer, i sessantottini, che ripetono il ritornello 'io non credo alle
teorie cospiratorie'.”
LaRouche passa poi a fare un breve excursus storico delle principali forze e dei
loro rappresentanti, che da circa trentacinque anni a questa parte hanno
cospirato affinché gli USA si facessero portatori, anche a suon di bombe,
proprio di quelle idee liberiste e mondialiste, la lotta contro le quali
costituisce invece l'essenza della nazione americana: ad esempio la Mont Pelerin
Society o la Commissione Trilaterale che, attraverso il suo maggiordomo George
Shultz, nel 1971 si fece promotrice dell'affondamento del sistema finanziario a
cambi fissi nato a Bretton Woods nel 1944.
Se guardiamo alla situazione presente, vediamo oggi lo sforzo di quei circoli
finanziari privati di cui la Lazard Freres, il suo esecutore Felix Rohatyn e
l'Organizzazione Mondiale per il Commercio sono l'espressione più eclatante, di
rottamare l'apparato industriale sano degli USA e di altri paesi sovrani e di
mettere le mani sulla gestione delle risorse strategiche del globo. Non si può
fare a meno di individuare in costoro, e negli ambienti che rappresentano, il
vero nemico, non solo per gli USA ma per il mondo intero.
“Il nemico degli USA”, scrive ancora LaRouche, “è il nemico della civiltà …
Nonostante tutte le contraddizioni e le scivolate, la Repubblica degli Stati
Uniti d'America rappresenta il più alto livello di qualità nell'ideazione di una
vera Repubblica … libera da quelle tradizioni oligarchiche su cui si basano le
forme di governo largamente inferiori d'Europa: un sistema parlamentare
relativamente impotente, che si rimette alla supervisione di un cosiddetto
sistema bancario centrale indipendente. […] Il nemico, quindi non è
rappresentato solo dalla mitica incompetenza dell'attuale amministrazione USA
[ma] da un mostro feroce impersonato da Felix Rohatyn e dai suoi predecessori
pro-nazisti alla Lazard Freres e alla Banca Worms.”
L'attuale follia omicida che si sta allargando nell'Asia sud-occidentale è il
frutto dell'influenza nefasta di questo nemico sul Congresso americano,
“un'espressione dell'intenzione strategica degli interessi dell'oligarchia
finanziaria sopranazionale”, per dirla con LaRouche.
L'economista democratico invita quindi ad uscire dalla ristrettezza mentale di
chi vuole individuare il nemico in una nazione o nell'altra e a coagulare le
forze sane, dovunque esse siano, nella battaglia contro i veri “principati e
potestà” che promuovono le follie della globalizzazione e che sono dietro
l'attuale spinta verso la Terza Guerra Mondiale.
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