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01/09/2006 I Nostri Soldati sono in Pace o sono in Guerra? Ai Posteri l' Ardua Sentenza (Giuseppe Brindisi, http://www.strategiaglobale.com)

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    Continua la contrapposizione tra gli estremisti antiamericani e gli occidentalisti (rinforzati dalla conversione Prodi-D'Alema all'invio di contingenti militari in aree di crisi armata).

    Gli Azzeccagarbugli sostengono le loro tesi pro o contro gli interventi militari di pace appellandosi alle risoluzioni ONU i primi, alla Costituzione i secondi. La Costituzione -senza mezzi termini ripudia la Guerra per la risoluzione delle controversie internazionali, l'ONU idem e così l' Europa. Si, ma queste non sono guerre -affermano gli interventisti- sono crisi, questioni e le operazioni che devono svolgere i militari sono di mantenimento della Pace e, quindi, non di guerra, come se in queste aree di crisi si lanciassero mazzi di fiori anzichè bombe proietti, proiettili , missili, razzi...

    La realtà è che i popoli, dopo i massacri delle guerre , specie le ultime, compresa la crisi del Vietnam, -confltto tra uno Stato e forze rivoluzionarie di altro Stato e quindi non guerra-, disssanguati dalle carneficine dall'Isonzo a La Marna, dall'Africa alla Russia, dal Baltico alla Sicilia, da Montecassino a Stalingrado, da Peral Harbour a Hiroshima e Nagasaki, dai Lager ai Gulag, giurarono "mai più guerre!".

    Purtroppo basta che un gruppo, una parte, ricorra alla violenza armata perchè si inneschi una drammatica reazione a catena. Di qui la necessità di fare altre guerre per fermare la guerra.

    L'ONU che doveva assicurare la Pace è niseramente spirata.

    La gravità sta nell'ingannare i popoli raccontando fiabe cui nemmeno più i bimbi credono.

    Ma cosa è la Guerra? Continuazione della politica con altri mezzi o più espressivamente realistico "scontro tra volontà contrapposte". Si dovrebbe ridefinire al livello Internazionale il significato da attribuire universalmente al termine GUERRA.

    Attualmente il Diritto internazionale (Dizionario Giusridico Simone) recita che la GUERRA à la forma di uso della forza con la quale uno Stato (cd. belligerante) ricorre alla violenza su persone, territorio e beni appartenenti ad un altro Stato (cd. nemico). Le operazioni terroristiche ed antiterroristiche, quindi, non cono guerra- ndr-

    La Guerra à una situazione prevista dal diritto internazionale tanto che si applica il cd. diritto bellico, e gli Stati estranei beneficiano del cd. status di neutralità .

    La Guerra, come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, è bandita dalla Carta delle N.U., che ha affidato il compito del mantenimento della pace al sistema di sicurezza collettiva. L’unica eccezione è costituita dal diritto naturale di autotutela , sia individuale che collettiva, riconosciuto agli Stati (art. 51 Carta N.U.).

    La nostra Costituzione all’art. 11 dichiara che l’Italia ripudia la Guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Ne consegue che l’Italia può entrare in stato di Guerra solo a scopi difensivi.

    In particolare lo stato di Guerra viene deliberato dalle Camere che conferiscono al Governo i poteri necessari [vedi Consiglio supremo di difesa]. La dichiarazione di Guerra, invece, viene affidata al Presidente della Repubblica nella sua qualità di organo di rappresentanza dello Stato nell’ordinamento internazionale.

    L’art. 52 Cost., inoltre, dispone che la difesa della patri è un dovere sacro per ogni cittadino.

    Resta da scioglere l'inquietante dilemma "i nostri soldati sono in Guerra o sono on Pace ?

    Ai posteri l'ardua sentenza.


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