11 settembre.
Oltre 30.000 morti accertati.
Oltre 600.00 persone torturate.
Questi sono i numeri principali del 11 settembre 1973, una data troppo
spesso dimenticata e poi sorpassata dalla capacità mediatica del 11 settembre
2001.
Il golpe del 11 settembre 1973 portò al potere Pinochet con l’esplicito
aiuto e contributo determinante degli USA.
Alcune informazioni utili per non dimenticare
Dietro il Golpe dell’11 settembre la CIA
Uno scoop del New York Times denunciò che l’amministrazione Nixon aveva
finanziato attività della Cia in Cile contro il regime di Allende.
L’8 settembre 1974, il New York Times rivelò che, secondo una testimonianza
resa il 22 aprile dello stesso anno da William Colby, direttore della Cia, di
fronte alla Sottocommissione dei servizi armati sull’intelligence della Camera
dei rappresentanti, l’amministrazione Nixon avrebbe stanziato oltre otto
milioni di dollari per le attività della Cia contro il regime del presidente
Salvador Allende. Le operazioni di intervento, secondo Colby, erano state
approvate in blocco dalla Commissione dei quaranta, un quadro di comando di
alto livello addetto all’approvazione dei piani di sicurezza guidati da Henry
Kissinger, segretario di Stato degli Stati Uniti, e furono considerate come
prova schiacciante delle tecniche di sovvertimento di altri governi attraverso
lo stanziamento di fondi.
Salvador Allende
Augusto Pinochet assieme a Giovanni Paolo II
Henry Kissinger e il generale Augusto Pinochet
Il primo presumibile coinvolgimento degli Stati Uniti contro Allende
avvenne nel 1964, allorché tre milioni di dollari vennero stanziati in aiuto
del Partito cristiano democratico il cui candidato alle elezioni
presidenziali, Eduardo Frei Montalva, sconfisse Allende. Ulteriori somme di
denaro si dice siano state finanziate negli anni seguenti, compresi
cinquecentomila dollari nel 1970 donati alle forze anti-Allende prima delle
elezioni presidenziali, finanziamento poi culminato nel milione di dollari
stanziati, nel 1973, come parte della campagna per "destabilizzare" il regime
di Allende. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 16 settembre, il
presidente Ford difese l’operato statunitense in Cile in quanto teso «agli
interessi del popolo cileno e, sicuramente, ai nostri interessi», ma negò che
gli Stati Uniti fossero stati coinvolti nel sovvertimento del regime del
presidente Allende. Di seguito, affermò che gli sforzi dell’America erano tesi
a «preservare i giornali e i partiti di opposizione» che, presumibilmente, il
presidente Allende cercava di annientare.
Kissinger, nella testimonianza del 19 settembre resa di fronte alla
commissione di inchiesta del senato sulle relazioni internazionali, ebbe a
ripetere che il coinvolgimento della Cia era stato autorizzato unicamente per
preservare i partiti politici e i giornali minacciati dal regime. Mentre il
segretario di Stato in un’occasione precedente nel 1974 aveva affermato
innanzi al Congresso: « la Cia non ha avuto nulla a che fare con il golpe, per
quanto ne so e credo», un portavoce del dipartimento di Stato il 29 settembre
aveva notato che Kissinger presiedeva una commissione composta da quaranta
membri e che generalmente le decisioni erano prese all’unanimità.
Secondo le fonti dei servizi segreti citate in un altro articolo comparso
sul New York Times il 19 settembre, gran parte del denaro autorizzato dalla
Cia per attività in Cile venne usato nel 1972 e nel 1973 per sostenere gli
scioperi anti-Allende, in particolare lo sciopero dei camionisti del 1972.
Tuttavia, le fonti insistevano sul fatto che scopo della amministrazione Usa
non era stato quello di ribaltare il governo Allende, e poneva l’accento sul
fatto che la richiesta da parte della confederazione dei camionisti
nell’agosto 1973, un mese prima del golpe, per un incremento dei fondi
d’aiuto, era stata rifiutata dalla Commissione dei quaranta, anche se non si
negava la possibilità di "futuri stanziamenti a favore del sindacato dei
camionisti".
Il New York Times del 20 ottobre di nuovo pubblicò l’informazione secondo
cui la Cia , sei settimane prima del golpe contro Allende, aveva cercato di
finanziare il Partito nazionale di destra.
("Keesing’s Contemporary Archives", 12-18 maggio 1975)
Chi era Pinochet?
Il Generale Augusto Pinochet, nato nel 1915, è passato alla storia come uno
dei più disumani dittatori del Novecento, tristemente celebre per la barbara
eliminazione dei suoi oppositori. Durante la sua feroce dittatura, durata dal
1973 al 1990, furono torturate, uccise e fatte barbaramente sparire almeno
trentamila persone, gli uomini di Unidad Popolar, la coalizione di Allende,
militanti dei partiti comunista, socialista e democristiano, accademici,
professionisti, religiosi, studenti e operai.
Ma, a proposito del ruolo della chiesa cattolica romana in questa immane
tragedia...
A oltre 30 anni dal golpe, la legittimazione più calorosa arrivò al
dittatore Augusto Pinochet dalle stanze del Vaticano.
18 febbraio 1993: la privatissima ricorrenza delle sue nozze d’oro viene
allietata da due lettere autografe in spagnolo che esprimono amicizia e stima
e portano in calce le firme di papa Wojtyla e del segretario di Stato Angelo
Sodano.
«Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora
Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d’oro matrimoniali e
come pegno di abbondanti grazie divine", scrive senza imbarazzo il Sommo
Pontefice, "con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti,
una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II».
Ancor più caloroso e prodigo di apprezzamenti è il messaggio di Sodano, che
era stato nunzio apostolico in Cile dal ’77 all’88, e che nell’87 aveva
perorato e organizzato la visita del papa a Santiago, trascurando le accese
proteste dei circoli cattolici impegnati nella difesa dei diritti umani.
Il cardinale scrive di aver ricevuto dal pontefice «il compito di far
pervenire a Sua Eccellenza e alla sua distinta sposa l’autografo pontificio
qui accluso, come espressione di particolare benevolenza». E aggiunge: «Sua
Santità conserva il commosso ricordo del suo incontro con i membri della sua
famiglia in occasione della sua straordinaria visita pastorale in Cile». E
conclude, riaffermando al signor Generale "l’espressione della mia più alta e
distinta considerazione".
Non esistono morti di serie A e serie B ma solo morti, la differenza è che
alcuni di loro sono morti anche nella nostra memoria
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