Un ex-colonnello dei servizi segreti russi, Aleksandr Litvinenko,
è stato vittima di un misterioso avvelenamento, mentre si trovava
in Inghilterra dopo aver abbandonato la intelligence russa. Un
attentato questo che giunge in momento molto particolare, quando
la Russia comincia a farsi strada all'interno della scena politica
internazionale con ogni arma a sua disposizione. Questo fa
dell'attentato all'ex-agente l'inizio della propaganda per colpire
direttamente Putin, che è stato subito identificato come il
responsabile dell'avvelenamento, perché, secondo una persone
vicine a Aleksandr Litvinenko, l'ex oligarca Boris Berezovski,
possedeva importanti informazioni sulla morte di Anna
Politkovskaia, la giornalista indipendente uccisa il mese scorso a
Mosca. Sembra che con una sola operazione, si voglia far luce su
due attentati, e distruggere così Putin come uomo di Stato e
statista a livello internazionale, per ricordare invece la sua
natura oscura come dirigente dei servizi russi quando il comunismo
divideva in due blocchi l'Europa. Si vuole così gettare questa
storia deliberatamente manipolata in pasto ai media, come anni fa
è stato fatto con l'affondamento del Kurks, in seguito ad un
impatto con un sommergibile americano. In quell’occasione la
propaganda dei media lasciò chiaramente intendere che l’equipaggio
fosse stato deliberatamente abbandonato per morire poi annegato,
dopo l’insuccesso del tentativo di salvataggio. Allo stesso modo
la strage di Beslan fu utilizzata per descrivere la freddezza e la
crudeltà del regime che non si è fermato neanche dinanzi a dei
bambini, quando invece Putin ribadì più volte che la
responsabilità di quell'atto dimostrativo era da attribuire a
persone esterne, né russi né ceceni.
Cosa rappresentò allora Putin è avvolto da un velo di segreto e
mistero, ma ciò che lui oggi rappresenta è noto a tutti, la sua
figura sta divenendo un punto di riferimento e una personalità
molto carismatica, che stringe attorno a sé potere politico ed
economico su tutti gli Stati che circondano il suo paese. Egli è
stato il dirigente di quella intelligence parallela, il servizio
segreto ortodosso, che accoglieva in sé tutti i dissidenti del
sistema per costruire una nuova intelligenza e introdursi man mano
sia all'interno della scena politica che quella economica. I suoi
uomini più fedeli e a lui vicino oggi occupano prestigiose
posizioni all'interno delle multinazionali che con i loro
investimenti stanno entrando nel capitale azionario di molte
società europee. Gazprom è uno Stato e allo stesso tempo
l'azionaria di molte società di Energia, parte di Eads è nelle
mani della Banca pubblica russa, Vodafone è uno dei prossimi
obiettivi, mentre crescono i colossi dell'aerospaziale,
siderurgico e dell'industria pesante. La sua invadenza in un certo
senso viene tollerata, nonostante l'opposizione della Commissione
Europea, fino a divenire importante partner della Francia,
dell'Iran, della Turchia, ma anche dell'Algeria e della Cina,
consolidando poi sempre di più la sua posizione nei Balcani. Piace
anche ai suoi nemici, che cercano l'accordo facendo buon viso a
cattivo gioco, come fa in un certo senso Bush che preme per
l'ingresso della Russia all'interno del WTO. La Russia infatti è
fortemente intenzionata ad entrare in Europa come forza al di
sopra delle Istituzioni Europee, che non riconosce come organi
rappresentativi della volontà degli Stati, cercando di proposito
lo scontro nei confronti delle lobbies bancarie che hanno
colonializzato l'Europa. Egli sta dunque cercando di far uscire
allo scoperto coloro che si nascondono dietro le Commissioni e i
Comitati Europei, dietro le Organizzazioni Internazionali e
umanitarie che si infiltrano in uno Stato per fare da sanguisuga,
per togliere ad una classe politica dirigente la credibilità e la
forza sulla scena internazionale. Putin chiude le frontiere alle
ONG internazionali e non rilascia dichiarazioni alle testate
mondiali, per evitare che le sue parole vengano manipolate.
Fino a poco tempo fa il Presidente della fondazione Rockfeller è
giunto in Serbia per annunciare l'indipendenza del Kossovo come
passo importante per avvicinarla all'Unione Europa, tuttavia a
distanza di pochi mesi la dichiarazione di Solana rimette in
discussione la questione del referendum e la necessità
dell'indipendenza. Per cui, esiste sicuramente qualche forza che
sta prendendo forma all'interno dei Balcani, con grande
prepotenza, tanto che il cambio del regime si sente a tutti gli
effetti: in vari paesi dell'ex-Jugoslavia si sono susseguiti
decine e decine di mandati di cattura emessi dall'Interpol nei
confronti di importanti uomini d'affari o personalità politiche,
che potenzialmente potevano rivelarsi influenti.
I pirati sono giunti anche in Italia, che è diventata una colonia
ed è costretta a prostituirsi per preservare la salvezza e la
solvibilità dello Stato dagli attacchi delle Agenzie di rating.
Tuttavia il reale pericolo è costituito invece dalle
organizzazioni internazionali come Transparency International, la
madre di tutte le corruzioni, che si gettano come fiere sui
politici non appena qualche importante decisione deve essere
presa. Occorre solo aspettare al momento, e ben presto tutti
vedremo lo spettacolo, vedremo come si avventeranno sull'Italia
con storie di ladri di cappelli, con scandali sessuali ed
intercettazioni telefoniche.
Il boicottaggio della classe politica italiana in realtà è già in
atto, ne abbiamo avuto già un assaggio con lo scandalo Bnl e del
Calcio, e recentemente anche verso la Presidenza del Consiglio;
non a caso sono all'esame del Parlamento le nuove nomine per una
riforma dei servizi che sono stati accusati di non aver protetto
lo Stato. In realtà stanno facendo oggi una pulizia di fondo, per
eliminare tutti coloro che possono costituire potenzialmente una
minaccia. I ricattabili oggi sono tutti al potere, mentre i
pretendenti sono stati eliminati democraticamente, e zittite: chi
oggi parla è una persona ricattata e bloccata dalle sue stesse
parole.
La Russia sta ancora combattendo la Guerra Fredda che ha
condizionato mezzo secolo di storia europea, ed è terminata sulla
carta nel momento in cui è stato firmato Maastricht: ciò induce a
riflettere sul fatto che questa Istituzione è stata voluta dalle
lobbies bancarie europee, strettamente legate a quelle americane,
per sottrarre alla Russia una zona di importante influenza qual
era l'Europa. Più degli Stati Atlantici, il vero crocevia dell'europa,
sin dall'inizio del secolo, sono sempre stati i balcani, quivi ha
avuto inizio la seconda Guerra Mondiale, qui per più di dieci anni
la guerra fredda ha lacerato i popoli che sono stati uccisi
democraticamente agli occhi della comunità Internazionale, e qui è
iniziata la Nuova Guerra, quella contro l'Islam.
Le dichiarazioni dell'ambasciatore americano e del Commissario
Europeo che controlla la Federazione Bosniaca, continuano ad
umiliare i serbi di Bosnia, ricordando loro che se non sono
entrati in Europa è stata una questione di soli due di giorni di
ritardo nel rispetto degli impegni nei confronti della Commissione
Europea. Un cavillo amministrativo e burocratico ha isolato la
comunità serba e già le parole uccidono un popolo, ma è ovvio che
in realtà hanno paura, temono la forza che si sta facendo strada,
come l'hanno temuta quando la Russia offriva collaborazione e
comprensione al Presidente Milosevic, tanto che dopo la sua morte,
è stato attribuito al suo nome un grande viale di Mosca. La
presenza russa nei Balcani rispecchia dunque un forte legame,
perché l'incontro di varie etnie fa di questo lembo di terra, una
zona molto instabile e facile preda per ottenere il controllo
della ragnatela dei gasdotti.
La guerra di fredda di oggi è quella di trent'anni fa, è la
Seconda Guerra Mondiale, e la nuova è contro l'Islam, che ha avuto
inizio proprio dai Balcani quando il popolo serbo combatteva per
la sua sopravvivenza contro i mercenari musulmani, i Mujaidin che
erano giunti da ogni luogo per uccidere gli infedeli. Per tale
motivo i Balcani da decenni rappresentano la valvola di sfogo del
fallimento e della crisi del mondo occidentale, che ormai è
fallito del tutto e per sopravvivere va a saccheggiare i paesi
circostanti. La Russia vuole ancora vincere la guerra fredda,
vuole ripristinare un controllo sull'Europa, lo fa con le
multinazionali e il petrolio, ma nel frattempo sviluppa tecnologie
sconosciute al mondo della scienza ufficiale.
Degli esperimenti russi sulla tecnologia di Tesla esistono delle
eclatanti prove. Il 4 febbraio del 1983, è stata registrata un
forte flusso di onde ELF ( Emited Low Frequency ), onda a
bassissima frequenza, inviato dagli americano che sono entrate in
contatto con le onde stazionarie emesse dai sovietici. Ciò provocò
il Niño del 1983, che ha portato siccità in Australia e piogge
diluviali in Perù, tornado e colate di fango nel sud della
California: ciò fu il risultato delle enormi onde stazionarie
emesse dai Russi. Questa strategia fa parte di un piano iniziato
da Lenin e che aveva per scopo di riscaldare la Siberia e
svilupparvi delle coltivazioni. Ma c'è di più, perché
probabilmente la Russia stava sperimentando l'invenzione più
terribile di Tesla, conosciuta sotto il nome di "Raggio della
morte", un'arma composta di un fascio di particelle che utilizza
le tecniche della propulsione elettrostatica, fabbricato nel 1937
dai governi inglesi ed italiani.
Il KGB, il vecchio sistema del servizio segreto, detiene un
archivio di tutte le ricerche di Tesla ed ha investo molte risorse
per rintracciare tutte le persone con cui Tesla aveva lavorato,
costruendosi un patrimonio di conoscenze equiparabile a quello
controllato dall'America e dai banchieri della Fed. Per tale
motivo non è da escludere che decida da un giorno all'altro di
interrompere le forniture di petrolio e gas per esercitare una
pressione psicologica nei confronti degli Stati per spingerli ad
accettare la nuova energia. Ciò spiega anche perché solo adesso il
Mit rende noti gli esperimenti sulla trasmissione dell'Energia
mediante l'Etere, mediante il wireless, rappresenta infatti un
indubbio messaggio risolto alla Russia, dopo quello del Presidente
Bush nell'annunciare la chiusura dello spazio ai nemici giurati
dell'America.
Archivio Litvonesko07/10/2006 Archivio Litvonesko
Archivio Litvonesko
|