Sangue, lacrime, sudore e sorriso: sono i
simboli della campagna antirazzismo lanciata dalla Cgil con il titolo "Io ci
sto. Stesso sangue, stessi diritti". Uno dei manifesti vuole sottolineare i
luoghi comuni radicati nel razzismo e recita: "Gli italiani? Tutti, mafiosi,
imbroglioni, sporchi mangiaspaghetti". E sotto: "il razzismo è il luogo
comune dove tutti gli stupidi si incontrano". La campagna è stata presentata
ieri nella sede della Cgil nazionale a Roma dal segretario generale
Guglielmo Epifani e dalla segretaria confederale Morena Piccinini.
I simboli significano, spiega la Cgil, rivendicazione di uguaglianza
nei diritti civili e nella cittadinanza, nel lavoro, nella sicurezza e nella
prevenzione, nel welfare e nei diritti sociali, nell'aspirazione alla
felicità. La campagna intende rivolgersi alle istituzioni e a ogni singolo
cittadino per un impegno individuale contro il razzismo. "Perché - ha detto
Guglielmo Epifani - non basta definirsi non razzisti, c'è bisogno di
un'affermazione e di un impegno in positivo". La campagna verrà affiancata
da altre iniziative, tra cui una mostra fotografica e un'informazione
specifica sul sito della Cgil, con una sezione verrà dedicata esclusivamente
alle esperienze positive, e si concluderà il 21 marzo prossimo in occasione
della"Giornata internazionale contro il razzismo".
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