Schianto sulla Torino-Milano, muoiono due giovani,
un giocatore della Biellese e una sua amica. Si salva Veronica Buffon,
sorella del portiere della nazionale. Un dettaglio diventa il cuore
della notizia.
Su molti giornali
la notizia è che ha rischiato la vita Veronica Buffon, la sorella
trentunenne del portiere della Juventus e della nazionale. Ma la notizia
non è solo questa: la notizia è che la vita l’ha persa davvero Francesco
Varrenti, 27 anni, calciatore della Biellese, e con lui anche un’amica
di Veronica, Eleonora Boschetti.
Due notti fa l’auto su cui viaggiavano con altri tre amici ha tamponato
un autoarticolato sull' autostrada Torino-Milano. Due vittime, e
ricoverato in gravissime condizioni al pronto soccorso di Novara è anche
un altro giocatore della Biellese, il capitano Marcello Koffi Teya (28
anni), che è tenuto in coma farmacologico. Non preoccupano invece le
condizioni di Veronica Buffon e del fidanzato Stefano Turi, anche lui
giocatore della squadra di calcio che milita nel girone A della C2. E’
stato forse un colpo di sonno a tradire l’autista: il tamponamento
infatti è avvenuto con condizioni meteo regolari, carreggiata
perfettamente agibile su tre corsie e traffico scarso, anche in
relazione al fatto che erano le 5,30 del mattino.
L’ennesimo incidente mortale, dunque, che stavolta sale alla ribalta pur
non essendo catalogabile nelle cosiddette “stragi del sabato sera”: il
mondo dell’informazione mette in evidenza soprattutto il carattere
“illustre” di una delle persone coinvolte (la sorella di Buffon) e fa di
un dettaglio la notizia principale, degna del titolo. “Rischia la vita
la sorella di Buffon”.
Ma questo è il mondo dell’informazione. E ci siamo dentro tutti. Anche
questa pagina, in fondo, se fosse stato un comune incidente fra
sconosciuti, sarebbe stata riempita con altro.
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