Quando è successo? In quale momento i giornalisti si sono
trasformati in marchettari? I direttori di giornali in manager
pubblicitari? Le redazioni in addetti stampa delle grandi aziende? E’ sempre
stato così? L’informazione è sempre stata una grande puttana? O c’è un prima e
un dopo? La notizia non è più una merce, ma un veicolo patogeno che contiene
virus di marche automobilistiche, di acque minerali, di
medicinali inutili. Ma per fortuna a proteggerci c’è qualcuno. Il Gigante buono
dell’Authority. Un Gigante immobile. Che può intervenire solo su
denuncia dei cittadini. Se nessuno facesse una denuncia, gli impiegati
dell’Authority potrebbero starsene sempre a casa.
Noi italiani siamo straordinari. Riusciamo a pagare per leggere la
pubblicità occulta. Non è più l’azienda a pagare il giornale per le
inserzioni. Siamo noi che paghiamo per leggere la pubblicità sotto forma di
articoli. Quella più schifosa. Che ti trova indifeso. Una volta la marchetta il
giornalista la faceva tra un servizio e l’altro. Sperando di non farsi notare.
Adesso scrive il servizio tra decine di marchette. Sperando che qualcuno lo
noti.
Gli editori hanno una sola cosa in testa. L’attenzione al cliente
(dell’inserzionista). Non più lettore, ma consumatore. Circonvenzione di
consumatore. Un’attenzione morbosa, pedogiornalismo.
L’inserzionista è il datore di lavoro dei giornalisti, ma chi paga l’uno e gli
altri siamo sempre noi. Paghiamo il giornale, la pubblicità occulta, il prodotto
pubblicizzato.
E finanziamo i giornali con le nostre tasse. Perchè i giornali sono
finanziati dallo Stato. Senza chiuderebbero. RESET. Aboliamo
i finanziamenti ai giornali e ai loro direttori. Che tromboneggiano,
debortoleggiano sullo sfondo con grande, intelligente distacco in ogni talk
show.
Giuseppe Altamore ha scritto un libro di autodifesa: ‘I
padroni delle notizie’ e ha rilasciato un’intervista per il blog a Piero
Ricca.
Guardate il video. Poi disdettate gli abbonamenti.
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