 L'otto settembre sul palco a Bologna c'era anche
Marco Travaglio. E' stato accolto come gli U2, Bruce
Springsteen e Vasco Rossi messi insieme. Si è anche un po' spaventato...
Guardate i ragazzi e le ragazze di Piazza Maggiore nel video: è bellissimo.
"Ora vi voglio presentare quello che io vorrei come ministro della Giustizia:
Marco Travaglio! Sei un rockettaro ormai!"
"Buonasera...
Buonasera... ho paura... non fate così che ho paura a parlare... Sono contento
di parlare insieme ad altri giornalisti perché i giornalisti
non sono una categoria molto popolare, giustamente. Rappresento una categoria
che è quella dei giornali che non hanno praticamente scritto niente su
questa giornata e quindi saranno costretti a inseguire nei giorni
prossimi perché non si sono accorti di quello che stava succedendo, come spesso
accade, ma vi posso assicurare che non siamo tutti così. Un esempio è Ferruccio,
Massimo è più che un giornalista. Vorrei ricordare Lirio Abbate,
un giornalista di Palermo sotto minaccia della mafia per aver scritto il libro
"I complici" con Peter Gomez dove si fanno i nomi dei complici della mafia. Il
fatto che la mafia lo abbia subito individuato non depone molto a favore della
categoria perché vuol dire che molti altri quei nomi non li hanno mai fatti,
altrimenti la mafia dovrebbe minacciare tutti e non ce la farebbe, nemmeno lei.
Si parla molto di legalità, di certezza della pena, di tolleranza zero. Se n'è
parlato anche oggi e chi non è d'accordo, naturalmente? Sono tutte cose
bellissime, infatti Previti è stato condannato a 7 anni e mezzo
e ha fatto quattro giorni e mezzo di carcere. Su sette anni e
mezzo, quattro giorni e mezzo. Per liberare lui, che tra l'altro era già libero
perché era agli arresti domiciliari, ne hanno liberati circa 50.000
l'anno scorso, una mossa anche astuta se ci pensate: per liberarne uno ne
mettiamo fuori altri 50.000 così non si nota tanto che abbiamo messo fuori lui.
Era meglio dire "mettiamo fuori lui, ma gli altri li teniamo dentro", ma siamo
amministrati da gente molto astuta.
Naturalmente, se la certezza della pena esistesse la pena verrebbe scontata in
carcere e non in Parlamento e invece, purtroppo, ci sono persone che scontano la
pena in Parlamento. Se le parole avessero un senso, Andreotti
non lo chiamerebbero senatore a vita ma prescritto a vita,
perché è stato prescritto e non assolto. Se la legalità fosse un valore non si
intesterebbero strade a Bettino Craxi, o al massimo... o al
massimo, come ha detto Claudio Sabelli Fioretti, se proprio volete intestategli
una tangenziale che almeno ci si ricorda qual era la sua
attività.
E' successo, quest'estate, un episodio che riguardava l'onorevole Mele,
quel genio che essendo reduce dal Family Day ha due famiglie, naturalmente, due
mogli e quando va con le squillo... due alla volta anche le squillo. Si è
scoperto che, quando non era ancora parlamentare ed era solo vicesindaco del suo
paese, era stato arrestato per concussione perché pigliava le
tangenti e poi andava a giocarsele al Casinò di Montecarlo. Appena Casini ha
notato questo promettente giovanotto lo ha subito annesso all'UDC e l'ha subito
candidato per le liste per un posto sicuro in Parlamento. Appena scoperto che
andava a puttane lo ha espulso. Quindi la regola è: rubate fin che volete che
c'è posto per voi, l'importante è che non andiate a puttane o se andate
a puttane non fatevi beccare. Questa è la lezione che se ne trae.
Su Mastella non voglio aggiungere cose perché è già stato abbastanza massaggiato
nella giornata di oggi ma vorrei ricordare che... si è vero: non lo si massaggia
mai abbastanza... ma nessuno ricorda, nel libro di Abbate e Gomez c'è, che
Mastella, come Casini, è un talent scout. Aveva notato un
ragazzino a Villabate, in provincia di Palermo, molto promettente: era
presidente del consiglio comunale di Villabate che è stato sciolto per mafia;
poi è stato ricostituito il consiglio comunale, lui era di nuovo presidente, è
stato di nuovo sciolto. Questo ragazzo si chiama Francesco Campanella
ed è il braccio destro del boss di Villabate che si chiama Nino Mandalà. Poi, a
tempo perso, faceva il politico in consiglio comunale naturalmente nell'UDEUR.
Mastella l'ha voluto premiare, perché questo ragazzo meritava un premio, dunque
l'ha fatto segretario nazionale dei giovani dell'UDEUR. Io non so se esistano
questi giovani dell'UDEUR ma il segretario nazionale esiste ed è Campanella.
Campanella adesso è in galera perchè è un mafioso e quando si è sposato aveva
come testimoni di nozze da una parte Mastella e dall'altra
Totò Cuffaro. Pensate che matrimonio: in mezzo c'è un mafioso,
da una parte il futuro ministro della Giustizia e dall'altra il futuro
governatore della Sicilia. Recentemente hanno beccato il sindaco di un paesino
vicino a Napoli che andava a 200 all'ora con la macchina. L'hanno fermato hanno
cercato di levargli dei punti dalla patente e lui, naturalmente, ha detto: "Lei
non sa chi sono io!". Il poliziotto ha detto: "Lo so benissimo chi è lei, è il
sindaco di quel paesino" e lui ha risposto: "Riferirò al mio segretario, che è
anche ministro della Giustizia", minacciandolo. Dopo di che ha chiesto: "Di che
corpo siete?" "Siamo dei Carabinieri" "Peggio per voi! Avevo deciso di costruire
una caserma dei Carabinieri e adesso non la costruisco
più". Questo è un altro esponente del partito del nostro ministro della
Giustizia.
E qui mi taccio perché Mastella merita rispetto: ha subito un vile attentato
recentemente. Stava dormendo sottocoperta nello yacht di Diego Della
Valle quando, proditoriamente, un terrorista ha tagliato gli ormeggi
allo yacht che è andato alla deriva. Io voglio dire: bisogna essere proprio
stupidi, se ci pensate. Fare un attentato a Mastella nell'unico momento in cui
non nuoce, perché sta dormendo! Ma lascialo dormire sperando che duri il più a
lungo possibile, questo letargo! Invece sono andati a svegliarlo così ha
ricominciato a fare danni.
Dico ancora due cose, poi me ne vado, credo che siate provati visto che siete in
piedi da qualche ora. In questi giorni si parla molto di Rudolph
Giuliani, che ha una pessima fama perchè in Italia lo conosciamo solo
dalla cintola in giù. Lo conosciamo soltanto come il sindaco di New York che
inseguiva i graffitari, gli spaccavetrine, gli imbrattamuri. Non ci ricordiamo
che c'è anche un Giuliani dalla cintola in su che era procuratore di New York,
collaborava con Giovanni Falcone e ha messo in galera tutti i
capi della mafia americani e quando ha finito con loro si è dedicato ai reati
finanziari e ha messo in galera tutti i capi della Borsa di New York. Se avete
visto il film di Michael Douglas "Wall Street" sapete di cosa parlo: si vedono
tutti i banchieri che finiscono dentro uno dopo l'altro e in inglese "indulto" è
una parola intraducibile quindi quando li portano dentro vuol dire che ci
rimangono. I reati finanziari in America sono una cosa seria: c'è gente che è
stata condannata a 90 anni per Enron. In Italia la pena massima
per i reati finanziari, se proprio ti va di sfiga, è la presidenza del
Consiglio. E' molto diversa la situazione. Rudolph Giuliani, quando è
diventato sindaco, era noto per aver arrestato i mafiosi e i banchieri: ecco
perché poteva rivolersi agli spaccavetrine credibilmente.
Adesso mi voglio prendere qualche fischio, perché ne ho abbastanza degli
applausi: Cofferati avrà tanti difetti ma ha cominciato le
battaglie sulla legalità non quando è diventato sindaco di Bologna. Quando era
segretario della CGIL ha portato tre milioni di persone in piazza
per difendere la legalità sui luoghi di lavoro contro i licenziamenti facili
dell'articolo 18. Questo non va mai dimenticato perché è un po' diverso dagli
altri sindaci che scoprono l'illegalità dei lavavetri mentre fanno entrare nelle
loro città Salvatore Ligresti con due condanne perché faccia le
sue speculazioni, e sto parlando del sindaco di Torino Chiamparino
e del sindaco di Firenze Domenici.
Il ministro Amato si candida ad essere il Rudolph Giuliani d'Italia. Grillo vi
ha già detto da dove arriva: non faceva il procuratore di New York ma il braccio
destro di Craxi e non aveva mai capito dove si trovasse. Poi c'è un "Amatino" un
piccolo Rudy Giuliani un certo assessore Cioni, che voi non
avete la fortuna di avere ma i fiorentini sì, è il capo del dalemiani di
Firenze, il quale all'improvviso, dato che la moglie è stata insultata da un
lavavetri, ha fatto un'ordinanza per stabilire che chi lava i vetri commette
reato. Il reato qual è? Mancata osservanza dell'ordinanza del sindaco. Adesso
non si capisce bene quali vetri si possano ancora lavare, a Firenze. Voi
immaginate uno che sta lavando il vetro della sua macchina: teoricamente anche
lui incorre nel divieto. con la pompa dell'acqua la domenica. Non si capisce
dove stia il reato di uno che lava il vetro. C'è chi dice: "ma il lavavetri ti
minaccia" ma quello è il reato di minaccia e c'è già senza bisogno
dell'ordinanza. "Ma quello ti riga la macchina", il danneggiamento è già
vietato. L'atto di lavare il vetro non può essere reato.
Cos'hanno fatto? Hanno detto "non si lavano vetri ai semafori", tant'è che un
assessore leghista di Treviso ha detto che loro hanno risolto il problema dei
lavavetri con le rotonde: non ci sono più semafori e come fanno a lavare i
vetri? Si ma io ho già visto quelli coi pattini...
Noi giornalisti siamo bravissimi a farci le pippe se l'ordinanza è di destra o
sinistra, se Cioni è il nuovo Giuliani, se è fascista o comunista cacciare i
lavavetri. Nessuno si è chiesto se l'ordinanza funziona o no,
per lo scopo che si prefigge. Vi dico soltanto che la pena per chi vìola
l'ordine del sindaco di Firenze è tre mesi al massimo di arresto non di custodia
cautelare, ma dopo il processo! Quindi devi prendere il lavavetri il flagranza
di spugnetta, sequestrare spugnetta e secchiello, portarli nell'ufficio corpo
del reato del Tribunale che diventerà un hangar, iniziare le indagini
preliminari, fare l'udienza preliminare, poi il processo di primo grado e
intanto bisogna sperare che il lavavetri stia sempre lì sulla panchina davanti
al Tribunale in attesa della sentenza perché se taglia la corda non lo becchi
più: non sai dove abita e non sai come si chiama ovviamente. Il processo
va avanti, dura dieci anni, impiega una decina di giudici, pubblici
ministeri, avvocati, cancellieri, poliziotti e alla fine cosa succede? Se è
ancora lì che aspetta gli notifichi la condanna di un mese con la condizionale,
cioè non va in galera, oppure la multa, e lui ti dice di essere nullatenente
quindi non la paga. Il risultato è che lo Stato ha speso un'ira di Dio di soldi
per il processo, alla fine non succede assolutamente nulla. Qual è l'unico
risultato? Che l'assessore Cioni è finito sui giornali per una settimana come il
nuovo Rudolph Giuliani e non ha risolto minimamente il problema! Questo è il
fatto.
Allora come si risolvono questi problemi? Facendo fatica,
facendo politica, facendo delle norme che servano, delle politiche
sull'immigrazione di integrazione o anche di repressione nei confronti dei
clandestini, identificarli, prendere le impronte. Se è razzismo prendere
le impronte a loro, prenderle anche agli italiani, anche a tuti noi e
anche il DNA, così ciascuno avrà il suo nome e non potrà dare
false generalità. Questo lo si fa investendo soldi e non finendo sui giornali.
Oppure politiche di integrazione: perfino Gianfranco Fini aveva fatto una
proposta, cioè il diritto di voto agli immigrati, anche se non sono cittadini,
alle elezioni comunali. La Russa, spaventato dalle proteste della Lega Nord e
della stessa base di AN, ha precisato che l'importante è che l'extracomunitario
non abbia condanne e nemmeno processi in corso. Che è, in un Paese come la
Norvegia una norma perfetta. Ma in Italia in quale lingua spieghi a un
extracomunitario che per poter eleggere un pregiudicato deve essere incensurato?
Chiudo. Perché partono dai lavavetri e dagli ambulanti? Perché se partissero
dall'alto come Rudy Giuliani si svuoterebbe il Parlamento, si
dimezzerebbe la commissione antimafia, si svuoterebbe Confindustria, si
svuoterebbero varie associazioni di categoria di persone molto importanti.
Perché Montezemolo vuole cacciare chi paga il pizzo e non chi
paga le tangenti? Perché tanto chi paga il pizzo non si sa chi è e quindi non
succede assolutamente niente. E' come Cioni, Montezemolo: è finito sui giornali
facendo bella figura a costo zero.
Il presidente del comitato di controllo di Mediobanca è Cesare Geronzi
che ha più processi in Tribunale che capelli in testa. E' sotto processo per la
Parmalat, per la Cirio, è condannato in primo grado per il fallimento dell'Italcase-Bagaglino
ed è imputato a Palmi per usura. Questo fa il presidente del comitato di
vigilanza di Mediobanca. Nessuno, tranne Di Pietro, ha chiesto
le sue dimissioni. E' da quelli che si dovrebbe cominciare con la tolleranza
zero, se si avesse la possibilità di farlo.
Vi voglio dire un'ultima cosa: quello che stiamo facendo oggi non è inutile. Ci
sono piccoli segnali di cambiamento. A Venosa la Pro Loco con denaro pubblico ha
dato 6.000 euro a Fabrizio Corona per andare alla notte bianca,
tremila persone hanno raccolto firme contro e sono andati a contestare questo
cialtrone in piazza. Viva i ragazzi di Venosa!
Fastweb ha come testimonial Valentino Rossi. Quest'estate, dopo che si è
scoperto che Rossi deve 112 milioni di euro al fisco è stata
subissata di mail di ragazzi che in pieno agosto hanno scritto "noi cambiamo
gestore se voi non togliete Rossi come testimonial. E' un altro bel segnale.
Purtroppo noi giornalisti siamo ancora indietro quindi il TG1 e il TG5, che
stasera non ci sono, hanno regalato a Valentino Rossi il messaggio a reti
unificate dal suo caminetto di Londra. Se Valentino Rossi fosse in America il
messaggio a reti unificate lo manderebbe da Sing Sing sperando
che qualche televisione glielo trasmetta e credo che non la troverebbe.
Non è inutile quello che stiamo facendo perché Previti quando
dopo quindici mesi è stato finalmente cacciato dal Parlamento all'inizio di
agosto, ha dato un'intervista a un giornale e ha detto: "Sapete chi mi
ha cacciato dal Parlamento? Travaglio e Grillo". Devo dire che prima mi
sentivo molto inutile; da quando Previti mi ha dato questo bel
riconoscimento mi sento un po' meno inutile!
Vuol dire che bisogna continuare a battere su questi tasti e succedono le cose.
Per il resto, speriamo che Cuffaro e Dell'Utri lavino qualche vetro e così
vedremo in galera anche loro. Buona serata, ciao!" Marco Travaglio
http://www.beppegrillo.it
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