
La goccia dello Stato di diritto sta per far traboccare il vaso. Ieri è
cominciata, in commissione Giustizia alla Camera, la discussione sul nuovo
disegno di legge del governo in materia di intercettazioni
telefoniche. Dovete sapere che è un attacco allo Stato di
diritto, e mi meraviglio che nemmeno i giornali "indipendenti" ne
parlino.
Lascio detto oggi, quello che accadrà dello Stato di diritto quando
sarà approvato questo provvedimento.
Sarà approvato cosi com’è, perché ieri ho avuto modo
di riscontrare in commissione, dove ho cercato di battermi per far capire
l'assurdità di certe decisioni, la certezza che non c'è peggior sordo di
chi non ti vuole sentire: la maggioranza parlamentare non ti ascoltava
nemmeno, non gliene fregava niente a nessuno.
Sono ben sei gli elementi che distruggono lo Stato di
diritto in questo disegno di legge:
1) I criminali si scelgono il giudice
2) La beffa dell'intercettazione
3) L'inganno dell'eccezione "criminalità organizzata"
4) Eliminazione delle intercettazioni ambientali
5) La gabbia della burocrazia
6) Bavaglio ai giornalisti e Stato di polizia
1) I criminali si scelgono il giudice
Sapete cosa prevede questo disegno di legge? Il dovere di astensione e
il conseguente obbligo di sostituzione del magistrato che riceve
l'iscrizione nel registro di reato a seguito della denuncia da parte di
una delle persone che sta indagando. Mi spiego: ogni persona che non vuole
essere messa sotto indagine da un certo magistrato, può scegliersi il suo
giudice, il suo Pubblico ministero. Che cosa fa l’imputato? Quando vede
che c'è un Pubblico ministero che sa dove trovare le carte e le prove nei
suoi confronti, basta che lo denunci. Infatti, se il
magistrato risulta iscritto al registro di reato è costretto a bloccare le
indagini che sta portando avanti. Ogni imputato può scegliersi il
suo giudice. D'ora in poi, la criminalità organizzata, i
terroristi, i mafiosi se vedono un magistrato come De Magistris,
Forleo, insomma un magistrato che fa il proprio dovere,
lo denunciano. In quel momento, senza guardare in alcun modo la bontà
della denuncia, il magistrato si deve dimettere e non può più portare
avanti l'indagine. Mi pare che questo sia di una gravità inaudita.
2) La beffa dell'intercettazione
Per poter intercettare una persona ci vogliono “gravi indizi di
colpevolezza”. Significa: non puoi più intercettare se hai degli indizi di
un reato che si è commesso, non puoi più intercettare se hai degli
elementi da chiarire, ma puoi intercettare solo se sai che la
persona è colpevole. Ma se sai che la persona è colpevole, perché
la devi intercettare? La verità è che se non la intercetti non sai che è
colpevole, quindi, non la puoi intercettare e non puoi scoprire il reato.
Ancora una volta, sposti il magistrato e intercetti quando è
inutile.
3) L'inganno dell'eccezione "criminalità organizzata"
Dicono che si può intercettare anche se non ci sono indizi di
colpevolezza nei casi di criminalità organizzata. E’ un'altra
truffa, perché la criminalità organizzata è composta da un gruppo
di persone che commettono un numero indefinito di reati in un periodo di
tempo che può essere anche lungo. Infatti sappiamo che solo alla fine
delle indagini, una volta scoperta l’esistenza dell'associazione a
delinquere, dell'associazione terroristica, si può scoprire che invece di
una, sono coinvolte più persone, invece di uno, sono stati commessi più
reati, e si scopre che questi sono legati da un unico filo criminoso.
Insomma, non lo puoi scoprire prima, ma alla fine. Ma se puoi indagare
solo quando hai la prova dell'esistenza dell'associazione criminale, non
riuscirai mai a scoprirlo, perché lo potrai sapere solo alla fine. E’
chiaro: questo disegno di legge è scientifico, luciferino e
mefistofelico.
4) Eliminazione delle intercettazioni ambientali
Per poter intercettare in via ambientale, c'è bisogno
della contestualità del reato. Mi spiego: che cosa sono le
intercettazioni? Sono la captazione di voci, di immagini che possono
avvenire sia attraverso il telefono, sia attraverso una microspia che
viene messa nel luogo in cui le persone parlano. Possono parlare a casa,
al bar, ai giardinetti, ai parlatori delle carceri e in altri posti.
L'intercettazione ambientale è la più importante perché al
telefono non parla più nessuno, perché si sa che si può essere
intercettati. Con questo sistema, con questo disegno di legge si
può effettuare l'intercettazione ambientale solo nel momento del fatto,
cioè questa è valida solo nel momento in cui viene commesso il reato.
Quindi se vuoi intercettare una persona per sapere se farà una rapina, non
la puoi intercettare il giorno prima. Insomma, lo puoi fare solo nel
momento in cui fa la rapina, dove si fa tutto meno che parlare. Né puoi
intercettare il giorno dopo la rapina, dove dicono "cento a me, cento a
te, cinquanta alla figlia del Re". Insomma, non puoi intercettare la
persone che hanno commesso il reato perché non stanno facendo più la
rapina, ma si stanno spartendo il bottino.. Capite che è un'altra
presa in giro!
5) La gabbia della burocrazia
Per poter fare un'intercettazione telefonica non bastano più il
Pubblico ministero e il giudice, ma bisogna andare al Tribunale presso il
distretto della Corte d'Appello. Immaginate quanti atti bisogna
spostare. Se si trattasse di un fascicolo composto da dieci carte
lo potrei capire, ma immaginate un fascicolo, come quello che avevo fatto
io per Mani Pulite, un milione e mezzo di carte, o quello
di De Magistris, di duemila pagine. E dove ogni volta che bisogna fare
richiesta per un’intercettazione, bisogna portare questi fascicoli dalla
procura, dove si sta indagando, fino al tribunale distrettuale con un
camioncino, per poi aspettare che un collegio di tre giudici l'approvi.
Inoltre, un giudice basta per condannare all'ergastolo, mentre per
intercettare e per acquisire i tabulati delle telefonate, ci
vorranno tre giudici. Immaginate che farraginosità. Soprattutto,
ogni volta che uno di questi giudici ha deciso sulle intercettazioni, non
potrà più decidere sugli altri provvedimenti da prendere, e quanti giudici
ci vorranno in tutti i tribunali? Ogni giudice dovrà astenersi dal
procedere ogni volta che ha già proceduto una volta nei confronti
di qualcuno. Resta il fatto che se c'è un'indagine di una trentina di
persone nel giro di un mese, nessun giudice potrà poi giudicarli e
bisognerà aspettare che arrivi un nuovo concorso tra qualche anno, o
fra qualche prescrizione.
6) Bavaglio ai giornalisti e Stato di polizia
Questa è la gravità con cui si sta procedendo per impedire che si
scoprano i reati. Allontanamento dei magistrati che indagano,
impossibilità di indagare, ed infine l'ultima perla: l'impossibilità
per voi di venire a sapere come stanno i fatti. Questa norma,
infatti, non dice solo che non si può intercettare e che il magistrato può
essere mandato via dal suo imputato se non gli piace, ma dice anche che i
giornalisti e l'informazione non devono dire più niente. Tutto verrà fatto
al buio, in uno Stato di polizia, nessuno deve sapere niente: che cosa è
successo alla Clinica Santa Rita, perché a Napoli
sono successe tutte quelle cose con Romeo,
perché in Abruzzo è successo lo scandalo Del Turco.
Nessuno deve sapere niente fino a quando non si concludono le indagini, e
soltanto con riferimento alle persone direttamente interessate. Ma una
cosa è il segreto istruttorio, altra cosa è il diritto dell'opinione
pubblica di sapere che un sindaco, un presidente della Provincia, un
presidente della Regione, un grande imprenditore italiano, a cui hai
affidato i tuoi soldi, è scappato con il malloppo. Una cosa è il segreto
istruttorio per non rovinare le indagini mentre si fanno, altra cosa è il
venire a conoscenza delle ragioni per cui una persona viene arrestata.
Perché un domani può arrivare uno Stato di polizia, uno
che ti arresta e non puoi sapere il perché, non devi sapere nulla, e se
chiedi qualcosa o se informi di qualcosa qualcuno, vai in galera pure tu,
come si usava ai tempi del fascismo.
Conclusioni: Stato di diritto addio ed economia a rotoli
Capite che tutto questo sta prefigurando da una parte uno Stato di
polizia, dall'altra uno Stato dell'impunità. Di questo si
sta occupando il governo Berlusconi, invece di venire
incontro alle istanze dei cittadini con disegni di legge e provvedimenti
che riguardano l'economia, il lavoro, la disoccupazione,
gli ammortizzatori sociali, i giovani senza futuro. Perché si occupa di
questo? Per spostare l'attenzione verso quello che non sa risolvere, cioè
l'economia a rotoli del nostro Paese. Riflettete amici, riflettete.
http://www.antoniodipietro.it
Quest'opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons
Archivio Libera Informazione in Libero Stato
|