L'ambiente è tutto. Ogni aspetto della nostra vita è riconducibile
all'ambiente: salute, trasporti, edilizia, agricoltura, rifiuti. La qualità
della nostra vita è ambiente. Ci vogliono convincere che la vita è merce,
che vale per il numero di anni che viviamo, come merce che si valuta al peso. La
qualità non è un valore in sè. Siamo l'unico essere vivente che non vive
a rifiuti zero. Vogliamo consumare tutto, mangiarci la Terra stessa,
come diceva Terzani. Sappiamo che non è possibile, Sappiamo che l'ambiente non è
di nostra proprietà, non è un prodotto, un derivato, un'obbligazione.
L'ambiente siamo noi ed è l'unica vera eredità che lasciamo ai nostri figli. Non
è materia per politici di professione, per banchieri, per società per azioni.
L'ambiente non è denaro contante. I comuni non possono prostituire il
territorio, è un reato, un delitto, forse il più infame.
L'incontro nazionale delle Liste dei Comuni a Cinque Stelle si
terrà a Firenze, al Saschall Teatro, domenica
8 marzo 2009.
Le Cinque Stelle corrispondono a cinque aree specifiche: Acqua,
Energia, Sviluppo, Ambiente e Trasporti. Oggi pubblico un post sull'AMBIENTE.
Inviate le vostre considerazioni nei commenti.
AMBIENTE: Uso del territorio, edilizia, urbanistica
"Nell’ottica della decrescita la politica energetica va indirizzata
prioritariamente verso la riduzione dei consumi, che per più del 50 per cento
sono costituiti da echi e aumentare l’efficienza è il pre-requisito
per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, perché la diminuzione della domanda di
energia:
- accresce il loro contributo percentuale alla soddisfazione del
fabbisogno
- libera grandi quantità di denaro che può essere reinvestito nel loro acquisto.
Se il paradigma della crescita non viene messo in discussione, la politica
energetica viene impostata sulla ricerca illusoria di fonti rinnovabili
illimitate e pulite che siano in grado di sostituire la carenza crescente di
fonti fossili, eliminando al contempo l’impatto ambientale che
generano. Il contesto culturale di riferimento di questa impostazione è
l’ossimoro dello sviluppo sostenibile. In questo contesto la
riduzione dei consumi ha un ruolo accessorio e si limita per lo più a richiami
moralistici sulla necessità del risparmio energetico ottenibile con
comportamenti improntati alla sobrietà.
1. Blocco delle aree di espansione edilizia nei piani regolatori delle aree
urbane. Incentivazione delle ristrutturazioni qualitative ed energetiche del
patrimonio edilizio esistente. Concessioni di licenze edilizie
soltanto per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di
destinazioni d’uso di aree industriali dimesse, previa destinazione di una parte
di esse a verde pubblico
2. Formulazione di allegati energetici-ambientali ai regolamenti edilizi
vincolanti la concessione delle licenze edilizie al raggiungimento degli
standard di consumo previsti dalla Provincia autonoma di Bolzano (classe C: 70
kWh al metro quadrato all’anno)
3. Espansione del verde urbano nell’ottica di una riduzione
dello squilibrio complessivo tra inorganico e organico, con fissazione di
percentuali annue di incremento, al fine di:
- migliorare i microclimi urbani
- aumentare l’alimentazione delle falde idriche riducendo l’impermeabilizzazione
dei suoli
- potenziare la fotosintesi clorofilliana per incrementare l’assorbimento CO2
4. Valutazione strategica dell’impatto ambientale per qualsiasi intervento sul
territorio
5. Uso nell’edilizia di materiali locali, per quanto possibile, e riuso di
materiali provenienti dalle demolizioni
6. Recupero delle acque piovane canalizzando i flussi delle
grondaie in serbatoi di accumulo per sciacquoni e irrigazione
7. Divieto di costruire parcheggi per edifici destinati ad attività lavorative,
divieto totale di sosta nelle strade dei centri storici a eccezione dei
residenti e destinazione agli stessi dei parcheggi sotterranei esistenti.
8. Dotazione obbligatoria di impianti fognari dove sono ancora
assenti
9.Impianti di depurazione obbligatori per ogni abitazione non collegabile a un
impianto fognario, possibilità di contributi/finanziamenti comunali per impianti
di depurazione privati
10. Controllo periodico (almeno annuale) delle acque presenti nel territorio
comunale (fiumi, torrenti, rogge, ecc) con la pubblicazione dei risultati".
A cura di Maurizio Pallante
P.S. Inviate le richieste di
certificazione delle vostre liste anche se state ancora completando
la lista dei membri per avere accesso alla rete sociale delle liste.
http://www.beppegrillo.it
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