"Caro vecchio del 2009,
vecchio forse non si può più dire, è considerato un insulto. Ti chiamerò allora
vecchio ragazzo. Un ragazzo invecchiato che ha il Viagra in
tasca e la pensione e per informarsi guarda la tv. Un signore che legge i
giornali di Regime. La Repubblica se andava alle feste dell'Unità, il Corriere
se crede nelle istituzioni, il Giornale se non ha mai creduto in nulla.
Sei sopravvissuto a tutto. Ad Andreotti, al muro di Berlino, alle
Brigate Rosse e alle stragi di Stato. Qualche volta anche alla tua coscienza.
La tua generazione è alla guida del Paese. Con quelle dentiere
possono dire quello che vogliono. Ai vecchi si perdona, sono come i bambini, se
devono dire una scempiaggine la dicono, se lo possono permettere. Infatti, le
dicono ogni giorno. Il pesce più grosso dello stagno è quello che non si è
ancora fatto prendere. Voi vecchi ragazzi siete abili, siete carpe da 10
chili. Il pesce più grosso è lo psiconano. 73 anni e un futuro davanti
a sè. Il pesce più autorevole è il sermonista Scalfari. Tra voi ci sono alcuni
vuoti. Uomini che non hanno mai visto i loro nipoti o un capello bianco sul
pettine. Chi li ha uccisi, o chi è rimasto in silenzio, è ora un vecchio
ragazzo, uno di voi. Impastato, Livatino, Fava, Borsellino, Falcone, Ambrosoli
non saranno mai vecchi ragazzi. Non ti appartengono. Le
generazioni che ti seguono però ti ammirano e, per fare carriera, ti imitano.
Non sono vecchi ragazzi, ma ragazzi vecchi. Dimostrano la tua
età, ma hanno venti/trent'anni in meno. Sono incartapecoriti come Fini o
avvizziti come Tremonti o imbalsamati come D'Alema. I loro film preferiti sono
la Mummia e la vita di Bottino Craxi. Sperano un giorno di
ereditare il vostro potere, per adesso si accontentano degli avanzi che gettate
sotto il tavolo. I piccoli e i medi comuni, quindi quasi tutti, sono cosa
vostra. Il sindaco pensionato è la figura più diffusa della
politica italiana. Molti vecchi ragazzi sono in pensione da decenni, dall'età di
50/55 anni. I tuoi nipoti la pensione non la vedranno mai. Per ora usano la tua.
Sono disoccupati, precari. Una volta erano il bastone della vecchiaia. Oggi, sei
tu il bastone della loro giovinezza. Chi si fa i fatti suoi
campa cent'anni. Questo è un Paese per vecchi, per vecchi ragazzi. Il potere
logora chi non ce l'ha e tu non lo hai mai mollato. Forse un
passo indietro è necessario da parte tua. Altrimenti, corri il rischio che i
giovani ti facciano fare due passi avanti". Beppe Grillo
http://www.beppegrillo.it
Quest'opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons
Archivio Libera Informazione in Libero Stato
Archivio Informazione
|