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Gianni Rinaldini, leader della FIOM, buttato giù dal
palco. Ho visto le foto, una dopo l'altra, come al rallentatore.
Sembrava la statua di Saddam Hussein a Bagdhad. La sua caduta non finiva mai.
Rinaldini ha detto che: "Sono un gruppo di teppisti che hanno compiuto un
esproprio". A me risulta che fossero degli operai del COBAS che hanno colpito il
bersaglio sbagliato (Rinaldini è un galantuomo). Lo hanno abbattuto come un
tronco secco, perché esasperati, perché i sindacati non rappresentano più (da
quanti anni?) i lavoratori. Sull'esproprio Rinaldini ha ragione, ma è stato
fatto, negli ultimi trent'anni, ai danni dei lavoratori e dei risparmiatori.
Non ricordo la voce della Triplice contro la distruzione dell'Olivetti
dell'ingegner Carlo De Benedetti. Non un sussurro per la svendita criminale e a
debito di Telecom Italia a Gnutti e Colaninno da parte del
compagno Massimo D'Alema. Non un fiato per lo svuotamento della stessa Telecom
ad opera di Tronchetti stimato da Bertinotti e lodato in pubblico da Fassino.
Sulle politiche della FIAT, mantenuta con la cassa integrazione
prelevata dalla nostre tasse per decenni, sempre e solo acquiescenza. La
creazione assistita di milioni di precari? Silenzio. Il furto del TFR
trasformato in azioni? Silenzio. Il gioco della torre si è trasferito sul palco.
Chi sarà il prossimo a cadere dopo i sindacati? Rinaldini era l'ultima
spiaggia. Se un operaio non si può fidare neppure di lui, dopo c'è il
baratro. Lo psiconano parla solo a porte chiuse e circondato da venti guardie
del corpo. Gli italiani lo amano a tal punto che ha paura del loro affetto. Di
cosa ha paura? Della mafia e della P2? Si tranquillizzi.
Chi buttereste giù dal palco tra Violante, Pomicino, Cicchitto, Tanzi, La Russa,
Geronzi, Mastella, la Carfagna, la Brambilla, Gasparri, Dell'Utri, Cuffaro?
Buttereste giù il palco e lo sanno. Le piazze gli sono vietate. Per affrontarle
hanno bisogno delle forze anti-sommossa. La crisi non si vede ancora perchè è
finanziata dal debito pubblico e taciuta dai media. Ogni mese miliardi di euro
vengono bruciati da Tremorti e da Noemi boy. Li pagheremo noi e i nostri figli.
Chi sarà il prossimo a cadere dalla torre dopo i precari e i
lavoratori del settore privato? Forse i quattro e più milioni di dipendenti
pubblici? Forse i dodici e più milioni di pensionati? Tloc, tloc, tloc. Le pale
dell'elicottero cominciano a girare.
http://www.beppegrillo.it
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