Pil
Loro denunciano grillo? e io d ...
Censura in rete nuove mosse
Tfr
I
giornali titolano stupiti che il 2008 è stato l'anno nero
dei fondi pensione che hanno perso quasi un quarto del loro valore. Ho avuto
come un
déjà-vu e ho chiesto a Beppe Scienza di spiegare al Blog cosa è
accaduto.
"Caro Beppe,
prima o poi i nodi vengono al pettine. Infatti è ormai ufficiale che nel 2008 i
fondi pensione azionari hanno bruciato il 24,5% dei soldi affidatigli, una
perdita che si cumula a quelle del 2007. Ma anche in generale la
previdenza integrativa ha fatto peggio del Trattamento di Fine Rapporto
(TFR).
Tu puoi quindi vantarti di avere consigliato bene gli italiani al momento della
scelta cruciale. Infatti giusto
due anni fa, presentando il mio libro “La pensione tradita”, gli
dicesti chiaro e tondo che era meglio tenere il TFR in azienda.
Chi ha fatto così, è felice come un papa. Non ha perso neppure un euro e la sua
liquidazione aumenta di giorno in giorno. Il TFR è infatti un capolavoro di
sicurezza.
Contro di esso muoveva una alleanza incestuosa: politici di governo e di
opposizione, sindacati e confindustriali, alleati a banchieri, assicuratori e
gestori. Gli davano man forte economisti tutti più o meno con conflitti
d’interesse: Marcello Messori, Riccardo Cesari, Elsa Fornero ecc.
I giornalisti economici obbedivano premurosi agli ordini ricevuti, ripetendo
come pappagalli che bisognava aderire in fretta alla previdenza integrativa.
Ricordo due soli che onestamente difesero il TFR e quindi i lavoratori: Giuseppe
Altamore su Famiglia Cristiana e Oscar Giannino su Libero Mercato.
Ma c’è di peggio: un obiettivo storico del movimento sindacale
fu sempre il principio “stesso lavoro, stesso salario”. Ebbene, i sindacati
confederali hanno concordato una paga inferiore per chi si tiene il TFR. Non gli
fa gioco e quindi va punito, perdendo il cosiddetto contributo del datore di
lavoro. Che comunque è una polpetta avvelenata.
Ma la battaglia non è vinta, perché ci sono trappole a ogni piè sospinto. Per
saperne di più c’è il
mio sito al Dipartimento di Matematica dell’Università di
Torino.
Le banche, la stessa Posta e i promotori finanziari continuano a rifilare
polizze vita, fondi pensione aperti e piani individuali pensionistici (pip).
Tutti modi per perdere soldi, anche per chi ha salvato il TFR.
Infatti per la sicurezza economica nella propria vecchia, la
regola è semplice. Risparmiare sì, ma evitare qualunque prodotto previdenziale.
E ovviamente nessun ripensamento per il TFR. Il consiglio che desti due anni fa
vale adesso come allora.
Alla prossima… e speriamola positiva" Beppe Scienza
http://www.beppegrillo.it
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