
Il blog riceve ogni giorno lettere come quella dei lavoratori di Phonemedia.
La Banca d'Italia
ha pubblicato ieri un bollettino di guerra, con la disoccupazione alle stelle.
Il ministro del Lavoro
Maurizio Sacconi ha smentito, ma quando milioni di disoccupati si
presenteranno di fronte al Parlamento forse ci crederà anche lui.
"Siamo un gruppo di operatori di Phonemedia della sede di Trino Vercellese.Vi
stiamo scrivendo in seguito alla nostra
vicenda legata ad Omega.
Non stiamo percependo lo stipendio da 4
mesi ed ora siamo in sciopero ad oltranza, in forma di protesta, vivendo da 38
giorni in una tenda della Protezione Civile e occupando l'azienda.Molti di noi
sono in condizione di non poter nemmeno SOPRAVVIVERE:chi è a rischio di
sfratto, chi si trova senza luce o gas, chi non sa come fare per dare da
mangiare ai propri figli.....Ci troviamo in una condizione DRAMMATICA, senza
poterci nemmeno rivolgere alla dirigenza (tutta dimessa), e costretti dagli
eventi a coinvolgere i media chiedendo di avere uno spazio per far conoscere
la nostra situazione.Qualunque Vostro intervento, piccolo o grande che sia,
per noi e' d'aiuto e importante. GRAZIE!!!GRAZIE!!!GRAZIE!!!". Gigi e Rita
16/01/2010 Person of the Year: Debito Pubblico Italiano (http://www.beppegrillo.it)
Signoraggio bancario - creazio ...
Firenze ; intervista a salvato ...
Il default argentino_2
La persona dell'anno è, senza alcuna discussione, il debito pubblico
italiano. E' cresciuto più dell'economia, dell'inflazione, degli
stipendi. Ha superato i 1.800 miliardi di euro a ottobre, poi, a novembre, ha
preso un po' di respiro e si attestato a 1.783 miliardi prima delle feste
natalizie. Nel 2010 è pronto a ripartire e a stupire tutti. Nessuno sa dove
potrà arrivare. Chi si è azzardato a fare delle stime è sempre stato sorpassato
dalla realtà. Il 2009 si chiuderà con una previsione di circa 140 miliardi di
debito pubblico in più rispetto a fine 2008, terminato con 1.664 miliardi.
Ogni italiano ha un debito, contratto per lui dallo Stato, di
circa 30.000 euro. Una famiglia di 4 persone cumula 120.000
euro. Per pagarli, dovrebbe sottoscrivere un mutuo ventennale. Tremorti ci ha
indebitato nel 2009 di quasi un miliardo in più ogni due giorni. Come ha speso
questa cifra colossale? Insomma, dove sono finiti i soldi?
Nessuno lo sa con certezza. A fine novembre il saldo del Tesoro tra entrate e
spese correnti era di meno 74 miliardi. La spesa è aumentata di 44,8 miliardi
sullo stesso periodo del 2008. Le entrate fiscali sono calate del 3,4% in un
anno, le spese sono salite dell'11,1%. Una gestione da economista folle che
nessun padre di famiglia applicherebbe al suo bilancio familiare.
Il nostro
debito pubblico va valorizzato, nessun politico ne parla volentieri, ma è tra i
primi del mondo. Il debito cresce e il PIL diminuisce? Nessun problema,
il debito diventa PIL. L'Italia è uno tra i primi produttori di debito
e lo esporta ovunque. Tremorti ne ha piazzato una non modica quantità nel suo
ultimo viaggio in Cina. Chi possiede il debito di una persona può condizionarla
e, se il debito è alto, ne diventa il padrone. Lo stesso avviene per gli Stati,
ma chi possiede il nostro debito? Chi è il nostro padrone e può condizionare, ad
esempio, la nostra politica estera o quella economica?
A queste domande
l'indebitato, il cittadino comune, non ha risposta. Semplicemente non si sa.
Prima dell'euro per riequilibrare i conti dello Stato si usava
l'inflazione della moneta. Il potere di acquisto diminuiva e si
diventava tutti più poveri. Ora, che non è più possibile, si aumenta il debito
fino al default. Perché è ovvio che anche un debito di robusta
costituzione come quello italiano non può crescere per sempre. Ma, oggi, il
debito italiano nel mondo è il nuovo Made in Italy, se ci riflettete è
spettacoloso, una produttività da brianzoli d'altri tempi. L'Italia produce
mezzo miliardo al giorno di debito da esportazione. Il debito pubblico è la
prima industria del Paese e non può che crescere! Alla
catastrofe con ottimismo.
***
MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna - Sabato 16 gennaio
alle ore 12.00 interverrò alla conferenza stampa di presentazione
della lista regionale presso piazza del Nettuno, a Bologna. Per sapere dove
e quando firmare per sostenere la lista,
clicca qui.
Primo Firma Day per la lista Movimento 5 Stelle Emilia Romagna 5 : Sabato
16 si firma a Bologna, Modena, Reggio Emilia, Cesena, Piacenza, Guastalla.
Domenica 17 si firma a Modena e Cesena. Clicca qui per i luoghi e orari:
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/calendario.html
MoVimento 5 Stelle Veneto - Sabato 16 gennaio alle ore
16.00 passerò a trovare i ragazzi del MoVimento in Piazza delle
Erbe a Verona e alle ore 18.30 in Piazza Ferretto a Mestre
(VE). Alle ore 21.00 interverrò alla conferenza stampa di
presentazione della lista regionale presso il Teatro Comunale di Adria,
Piazza Cavour, 1.
MoVimento 5 Stelle Piemonte - Sabato 16 e Domenica 17
gennaio secondo Firma Day in Piemonte. Venite a mettere una firma gratuita
nei banchetti a Torino, Ivrea, Chieri, Bussoleno, Asti, Alessandria, Cuneo,
Alba, Bra, Mondovì, Fossano, Biella, Cossato, Novara, Vercelli, Omegna.
Tutti i dettagli sul calendario (portate un documento d'identità). Per
sapere dove e quando firmare per sostenere la lista,
clicca qui.
MoVimento 5
Stelle Lombardia - Per sapere dove e quando firmare per sostenere la
lista,
clicca qui.
17/01/2010 Pedaggi autostradali fuori controllo (http://www.beppegrillo.it)
In altri Paesi, come l'Inghilterra, le autostrade sono gratuite. E lo
sono in quanto già pagate dalle tasse dei contribuenti durante la loro
costruzione. In Italia, dopo che NOI le abbiamo pagate, sono state date in
concessione a società a fini di lucro, alcune quotate in borsa. Società
che applicano pedaggi da favola con costi di manutenzione irrisori e,
appena possono, finanziano i partiti.
"In questo anno (in cui secondo le statistiche ci sono stati aumenti
contenuti) una tratta autostradale che mi capita di percorrere con una
certa frequenza è passata da 7€ a 8,4€,e poi con l'aumento di gennaio 2010
è passata a 9,6 €, quindi in un anno la tratta ha subito un aumento del
37%...ma secondo le statistiche non aumenta nulla. La tratta in questione
è la Milano Torino." Davide Calì
http://www.beppegrillo.it
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