Come ogni anno, l’ultimo finesettimana di ottobre (quest’anno nella
notte tra sabato 27 e domenica 28), si torna a spostare le lancette
dell’orologio un’ora indietro per ripristinare l’ora solare. E come
ogni anno, insieme all’ora solare, tornano le polemiche sulle conseguenze di
questo “sbalzo temporale”. Il Codacons rilancia la sua idea che
propone da diversi anni: eliminare l’ora solare e lasciare tutto l’anno quella
legale.
A sostegno di questa posizione ci sono alcuni studi americani, secondo cui
lo sfasamento di un’ora determina in un bambino su due disturbi del
sonno. Risintonizzare i ritmi biologici determina un disagio per
l’organismo, anche negli individui adulti. Secondo una ricerca
effettuata dal Codacons nel 2008 l’iniziativa sarebbe condivisa dall’80% degli
italiani, stufi dei continui cambi tra ora solare e ora legale. In
tal modo si avrebbe il vantaggio di recuperare l’ora di luce anche in inverno,
senza subire però il costo economico ed il disagio legato all’aggiustamento
dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati
temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto,
problemi nelle transazioni finanziarie. Inoltre nel risparmio vanno
conteggiati tutti i costi relativi ai problemi di insonnia e sonnolenza che
incidono pesantemente sulla produttività nella prima settimana lavorativa
successiva al cambio.
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