Secondo l'indagine della Nuova Ecologia, è soprattutto la
sanità a essere al centro delle speculazioni: Sono 126 gli ospedali mai
completati in Italia, 8 i miliardi stanziati, più della metà già spesi, zero
i posti letto realizzati.
Dopo la pausa estiva, torna il mensile di Legambiente, La Nuova
Ecologia, con il numero di settembre dedicato alle incompiute
d'Italia: un censimento, regione per regione, delle opere mai finite oppure
inutilizzate. L'inchiesta è un primo viaggio nei cantieri d'Italia, dove la
rivista ha calcolato che sono spariti ben 4 miliardi di euro.
La Nuova Ecologia, che ricorda come queste opere rappresentino un costo
insostenibile non solo per le tasche degli italiani, ma anche per
l'ambiente, ci offre alcuni esempi che "spiegano perchè la sanità è sempre
più al centro di appetiti speculativi": si passa dall'orfanotrofio di
Vercelli, completato (1975) ma mai entrato in funzione, all'ospedale di Cona
(Ferrara) che dalla posa della prima pietra (1990) aspetta di essere
terminato, fino a quello perfettamente ristrutturato di Mezzaselva
(Vicenza), inspiegabilmente chiuso dopo solo nove anni di attività.
Sono 126 gli ospedali mai completati in Italia, 8 i miliardi
stanziati, più della metà già spesi, zero i posti letto realizzati.
Regina delle incompiute sanitarie è la Sicilia (34 opere) seguita dalla
Puglia (22). Ma l'inchiesta della Nuova Ecologia ha spulciato anche sugli
sprechi nelle infrastrutture viarie, sui progetti che riguardano dighe
(spesso fantasma) e acquedotti. E in questo singolare viaggio non mancano le
curiosità: dalla ferrovia Matera - Ferrandina, dove stazioni complete di
bagni e sale d'attesa da vent'anni attendono treni e binari, fino al Comune
re degli sprechi, Priolo Gargallo (Sr), dove giacciono inutilizzati una casa
di cura per anziani (500 mila euro), un centro scolastico polivalente (2
milioni di Euro), un asilo nido (altri 500 mila euro).
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