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05/09/2006 Chi usa paga (M.V. www.verdi.it)

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Milano potrebbe sperimentare da gennaio il ticket d'ingresso per le auto. Verdi: "Strumento utile, prima potenziare mezzi pubblici"

 

Milano è la prima metropoli italiana ad aver annunciato di voler sperimentare il ticket per le auto che entrano a Milano, la congestion charge, come viene definita dai tecnici che si occupano di mobilità, proprio come sta da tempo facendo Londra, megalopoli amministrata da Ken Livingstone che in pochi anni ha raccolto molti soldi per il potenziamento del trasporto pubblico e ridotto il traffico nella City di circa il 15%.

 

A dire il vero l’idea che ha in testa la neo sindaca Letizia Moratti assomiglia poco a quella di Ken il Rosso, semplicemente perché la Moratti punta a far pagare tutte le auto, escluse le Euro 4, che entrano in città, escludendo i residenti. Aspetto, quello della residenza, che ha fatto infuriare i sindaci dell’hinterland, a cominciare da Giorgio Oldrini, sindaco di Sesto San Giovanni.

 

Anche i Verdi milanesi, pur favorevoli allo strumento ritenuto utile, anche se non l’unico, per ridurre congestione e inquinamento, chiedono prudenza per evitare che il ticket venga “bruciato irrimediabilmente”. Prima di tutto, dicono, è indispensabile potenziare il trasporto pubblico, soprattutto nelle zone del capoluogo e dell’hinterland non servite o mal servite da bus e tram, e coinvolgere i comuni di cintura.

 

Osteggiato per motivi di consenso elettorale dai partiti della Cdl che sostengono la Moratti in Consiglio comunale, il ticket è però fortemente voluto dal sindaco e dall’assessore ai Trasporti Edoardo Croci, indipendente proveniente dalla Bocconi, che già da quest’estate ha annunciato, insieme alla Moratti, l’avvio del test dal primo gennaio.

 

''Il nostro obiettivo - spiega Croci – è di ridurre le emissioni del traffico del 20%, partendo dal presupposto che a Milano entrano ogni giorno 763.500 veicoli, escluse le due ruote. Il 13,5% sono veicoli commerciali, l'86,5% automobili. Di queste auto il 69,5% appartiene a persone che non risiedono nel comune di Milano. Con l'applicazione della ‘pollution charge’ contiamo di ridurre di 150mila unità il numero di veicoli che entrano in città''.

 

Il ticket, nelle intenzioni di Palazzo Marino, dopo il test di gennaio dovrebbe entrare a pieno regime a primavera, quando saranno stati installati i varchi elettronici di ingresso.

 

I partiti della Cdl però di ticket non ne vogliono sentire parlare e stanno lavorando per affossare l’iniziativa. Durante un vertice di maggioranza a Palazzo Marino tenutosi il 4 settembre è emersa l’intenzione di trasformare la congestion charge (definita da Ignazio La Russa, coordinatore cittadino di An, una “gabella medievale”) in qualcosa di diverso, in una semplice tassa rivolta esclusivamente alle auto non catalitiche che entrano in città.

 

Un’assurdità per i Verdi. Primo perché le non catalitiche in circolazione “sono pochissime”, hanno detto Carlo Monguzzi e Maurizio Baruffi, presidente cittadino e capogruppo in Consiglio comunale. Secondo perché, hanno fatto notare, “un diesel Euro 4 inquina come una non catalitica a benzina”. La partita è ancora aperta.

 

Un interessante dossier sull'argomento è stato condotto dall'Istituto Ambiente Italia. Scaricalo

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