Uno scienziato atmosferico canadese avverte che le scie chimiche, gli aerei
di linea e i lanci degli shuttle stanno indebolendo la stratosfera e
distruggendo lo strato di ozono della Terra - minacciando tutta la vita sul
pianeta.
Era uno di quei messaggi che i telefoni sono noti per consegnare - il tipo di
chiamata che fa svanire il sonno e rende peggiori i sintomi dell'influenza. Ma
questa volta l'intero pianeta era in gioco.
Un preoccupato scienziato canadese di nome Neil Finley era in linea per
informarmi che il traffico dei jet ad elevata altitudine, i lanci degli shuttle
e le scie chimiche stanno minacciando di distruggere non solo lo scudo terrestre
che protegge dalle radiazioni - ma la stessa stratosfera.
A seguito, Gli USA accusati di controllare il clima per scopi bellici
(Cristoforo Barbato; Il Mattino); Strategie di disinformazione (Zret;
Scie Chimiche Blogspot)
Questa non era esattamente una novità. Ken Caldeira - lo scienziato dei
laboratori Lawrence Livermore che lavoravano sulla bomba atomica, quello che
aveva diretto le simulazioni informatiche di Edward Teller per lo "schermo
solare" atmosferico - mi aveva detto che un programma che coinvolgeva
l'erogazione di milioni di tonnellate di agenti chimici in grado di riflettere
la luce del sole in alto verso la stratosfera poteva "distruggere lo strato di
ozono".
La novità era uno scienziato atmosferico che esprimeva preoccupazione per le
scie chimiche.
ARCHI
CHIMICI
Come ha raccontato Finley, il 16 giugno 2006, mentre guidava nella Statale 1
vicino a Victoria (British Columbia), "Mi fermai per vedere una piatta nuvola
bianca, incredibilmente bianca, incredibilmente ampia. Era sconvolgente da
vedere".
La luce solare riflessa da quella enorme nuvola innaturale attraverso la sua
sfumata visiera solare "occultava" il sole, come ha detto lui, in strisce
prismatiche: "tutto rosa, verde e viola". Una tale "birifrangenza", ha spiegato
Finley, "non si verifica mai con il vapore acqueo, perché la separazione dei
colori si ha solo in un sistema di rifrazione cristallino".
Dillo di nuovo?
Tali
interferenze prismatiche con lunghezze d'onda luminose avvengono solo con
"materiale solido estremamente, estremamente fine", ha spiegato di nuovo Finley.
Queste fini particelle sospese "generano campi di interferenza attorno ad ogni
particella, cambiando il colore della luce".
Finley ha detto che si stava riferendo specificamente agli agenti chimici
rilasciati artificialmente nel cielo da "aviocisterne".
Mentre il vapore acqueo che si solidifica in cristalli di ghiaccio ad elevate
altitudini può predisporre dei "paraeli" (cerchi luminosi) attorno al Sole e
un'occasionale aureola attorno alla luna, gli oleosi colori dell'arcobaleno
visti molto più comunemente nelle scie dei jet e nelle nuvole artificiali sono
firme chimiche, ha riferito.
LO
STRATO DI OZONO DELLA TERRA SI STA ANCORA SFALDANDO
Questi agenti chimici al cloro che sono immessi direttamente nello strato di
ozono da aerei di linea, cisterne chimiche e altri aerei militari che volano
oltre i 13 kilometri - insieme a quasi continui lanci di razzi a propellente
solido dalle basi dell'Aviazione di Cape Canaveral e Vandenberg si stanno
masticando bene lo strato di ozono rimanente della Terra.
Dopo anni di fuorvianti resoconti dei media che acclamano lo "strato dell'ozono
in guarigione", siamo ancora "sulla cuspide" del recupero dell'ozono, dice
Elizabeth Weatherhead, ricercatrice atmosferica all'università del Colorado e
principale autrice del più recente studio sull'ozono. [Nature, 4 maggio 2006;
CBS/AP 1 luglio 2006]
La Associated Press e la CBS News ora confermano che lo schermo solare della
Terra "è pronto" per il recupero di cui hanno parlato a lungo. Non fosse che,
come avviene, il rapido riscaldamento da effetto serra continui ad alterare le
temperature atmosferiche e gli schemi di circolazione, il rapido aumento del gas
metano dovuto a miliardi di mucche e a megaton di permafrost in liquefazione, il
notevole aumento nelle emissioni di ossido nitroso causato da oltre 5 milioni di
voli annui di jet ad elevata altitudine, e una proiezione di 1468 lanci in
orbita di razzi tra il 1998 e il 2010 aggiunti ai 3147 lanci già effettuati dal
1991 al 1997... "influenzano il risultato". [CSIRO Telecommunications and
Industrial Physics, Australia, 28 febbraio 2002]
Indovinate cosa?
Lo scorso inverno, lo strato protettivo di ozono sull'Artico è calato ai più
bassi livelli che si registrino. Ad elevate altitudini, il 50 % dello strato
protettivo è stato distrutto.
NUVOLE DI GHIACCIO
Mentre i crescenti gas serra nell'aria catturano più calore nell'atmosfera
inferiore, la luce solare riflessa nello spazio dalle nuvole artificiali create
da scie chimiche, gas di scarico e lanci di razzi a propellente solido sta
causando un raffreddamento della stratosfera superiore (tra i 14 e i 26 km sopra
la Terra).
Le nuvole di ghiaccio invernali sulla stratosfera intrappolano ampie quantità di
agenti chimici che assorbono l'ozono - e stanno aumentando in dimensioni e
frequenza. Dalla fine del novembre 2005 alla fine del febbraio 2006 ci sono
state le nuvole di ghiaccio distruggi-ozono che soo durate per i periodi più
lunghi mai registrati.
A fine marzo, quando la perdita di ozono era al suo massimo, le nuvole di
ghiaccio si sono estese sopra il Regno Unito e l'Europa giungendo fino
all'Italia settentrionale - friggendo forme di vita esposte sotto di loro.
Il 26 aprile 2005, gli scienziati hanno dichiarato ad un meeting a Vienna che
"la vita atmosferica di questi componenti [che riducono l'ozono] è estremamente
lunga e le concentrazioni rimarranno ad alti livelli di pericolosità per un
altro mezzo secolo".
Come spiega il professor John Pyle, "Pensavamo che le cose avrebbero iniziato ad
andare meglio per via della graduale eliminazione dei CFC e di altri agenti
chimici secondo il protocollo di Montreal, ma non è successo. I livelli di
inquinamento si sono stabilizzati ma i cambiamenti nell'atmosfera hanno reso più
semplice lo svolgimento delle reazioni chimiche che permettono agli inquinanti
di distruggere l'ozono. Con questi cambiamenti, che è probabile continuino e
peggiorino, mentre aumenta il riscaldamento globale, l'ozono sarà ulteriormente
ridotto, anche se il livello di inquinamento sta calando".
DANNI DA RADIAZIONE
Per ogni 1 % di diminuzione nei livelli di ozono, circa l'1 % in più di raggi
ultra-violetti raggiunge la superficie della Terra [WMO, 2002]
Una riduzione del 1 % nell'ozono porta ad un aumento del 3 % in alcune forme di
cancro non-melanoma della pelle [UNEP 1998].
Il programma ambientale delle Nazioni Unite stima che per ogni 1 % di riduzione
dello strato di ozono c'è un aumento dal 2 % al 3 % nei cancri della pelle.
Questo aumento può causare persino cataratte -- anche se vengono portati
occhiali da sole. Poiché alcune specie sono più vulnerabili di altre, un aumento
nell'esposizione ai raggi UV ha il potenziale di causare un cambiamento nella
composizione delle specie e ridurre la diversità negli ecosistemi. Un eccesso di
radiazioni UV diminuisce la fotosintesi nelle piante e riduce la dimensione e la
produzione del grano [winter wheat, quello che si pianta in autunno e raccoglie
in primavera, ndt] e di altre colture.
Oltre metà di tutti i nuovi cancri sono cancri della pelle. Una persona muore di
melanoma ogni ora. Oltre 1 milione di nuovi casi di cancro alla pelle sono stati
diagnosticati negli Stati Uniti durante il 2004. L'incidenza del melanoma è più
che triplicata tra i Caucasici tra il 1980 e il 2003 [Rachel's, Jan 5/87].
NIENTE PLANCTON, NIENTE UMANI
Le
microscopiche piante che sono il fondamento di tutta la vita negli oceani sono
state fatte morire di fame mentre il riscaldamento globale blocca il
rifornimento vitale di nutrimenti dal mare profondo.
Ora, il flusso in aumento di radiazioni solari mediante i buchi lasciati dai
lanci di razzi e dai voli di linea sta friggendo il plancton oceanico che
fornisce la maggior parte dell'ossigeno, mentre spinge enormi quantità di
carbonio fuori dall'atmosfera. "Ridurre le popolazioni di fito-plancton del
mondo influirebbe significativamente sul ciclo di carbonio del mondo", avverte
il Guardian, lasciando più carbonio nell'aria. [Independent, 19 gennaio 2006;
Guardian, 27 aprile 2005].
Nel novembre 2005, la fame dalla mancanza di plancton ha portato, di
conseguenza, ad un collasso catastrofico della vita di pesci e uccelli sulla
costa litorale lungo il Pacifico nord-occidentale dell'America e nel Mare del
Nord [Independent, 13 novembre 2005].
LE SCIE CHIMICHE MINACCIANO LA TERRA
La saga delle scie chimiche è iniziata nell'agosto 1997, quando l'anziano dottor
Edward Teller presentò un documento preparato dall'Accademia Nazionale delle
Scienze del governo statunitense nel 22esimo seminario internazionale sulle
emergenze planetarie (Sicilia). Teller ha dichiarato che gli "aumenti nella
temperatura media mondiale dell'ampiezza attualmente prevista potrebbero essere
eliminati impedendo a circa l'1 % della radiazione solare in arrivo" di
raggiungere la Terra. "Il costo totale di una tale operazione di miglioramento
sarebbero probabilmente, al massimo, di 1 miliardo di dollari all'anno".
Ma le scie chimiche stanno devastando l'atmosfera.
Le osservazioni radar riferite dai controllori del traffico aereo che monitorano
le cisterne dell'aviazione statunitense e i perduranti pennacchi chimici su
Edmont (Canada) e in ogni principale aeroporto degli Stati Uniti hanno riferito
specificamente altitudini inusitate per questi agenti chimici sparsi a 37.000
piedi - proprio al principio della stratosfera, che fino a poco tempo fa
iniziava a circa 13 kilometri sopra la superficie terrestre.
Le 7-10 tonnellate di ossido d'alluminio che Teller ha sollecitato siano
aggiunte al carburante dei jet come "scudo solare" protettivo vengono rilasciate
in uno strato di ozono che, se compresso al livello del mare, non sarebbe più
spesso della punta di una valvola (approssimativamente 0.1 pollici).
[www.ucsusa.org]
Esattamente come previsto dai modelli di Caldera, le scie chimiche stanno
riflettendo abbastanza luce solare da questo pianeta verso l'atmosfera superiore
per raffreddare la stratosfera e formare gigantesche nuvole di ghiaccio che
concentrano megaton di agenti chimici a lunga durata in grado di distruggere
l'ozono. Finley ha scoperto che ad un calo della temperatura di 3 gradi
Fahrenheit ad un'altitudine di 40 km risulta in "un raffreddamento del 10 %
circa nella stratosfera".
IN SALITA
Dopo un anno o due, ha detto Finley, milioni di tonnellate di ossido di
alluminio in scie chimiche e gas di scarico da razzi a propellente solido cadono
verso il basso formando un nuovo strato di confine tra la troposfera e la
sovrastante stratosfera. Secondo Finley, questi depositi di ossido di alluminio
stanno permettendo alla troposfera dove viviamo, e dove si forma il clima, di
spingersi più in alto verso una stratosfera indebolita.
Le nuvole da tempesta hanno delle sommità tipicamente piatte, come delle
incudini, perché urtano la base della stratosfera. Mentre si indebolisce la
stratosfera, le sommità si estendono e crescono. E mentre le correnti
ascensionali praticano fori verso l'alto da 13 a 14 a 15 kilometri, altra
umidità viene aspirata verso l'alto, dove, ha spiegato Finley, “la grandine
dovuta a temperature incredibilmente basse diventa una cosa dalle dimensioni di
palle da baseball in grado di uccidere" - proprio come la terribile grandine che
ha martellato l'Arizona, rimuovendo la vernice dalle auto e causando inondazioni
lampo verso la fine di luglio 2006.
Durante gli ultimi tre decenni, i ricercatori hanno misurato un raffreddamento
nella stratosfera e un riscaldamento della troposfera inferiore. Questi
cambiamenti potrebbero influenzare la quota della tropopausa, il confine tra la
troposfera e la stratosfera. Un tale cambiamento potrebbe, di conseguenza,
modificare la quota delle correnti entro la troposfera, come di quelle associate
alle tempeste, e potenzialmente modificare l'intensità delle stesse. E'
possibile anche che alteri la posizione delle correnti a getto planetarie e
dunque il moto dei sistemi climatici. [www.msc-smc.ec.gc.ca]
La troposfera, in estensione verso l'alto, è invasiva della stratosfera
specialmente nei caldi tropici, ha aggiunto Finley, “dove si formano tifoni ed
uragani".
Comparando lo strato di ozono stracciato da scie chimiche e shuttle ad “un
pneumatico che viene eroso fino al cerchio della ruota", Finley ha messo in
guardia che uno “scoppio" atmosferico potrebbe essere fatale alla vita sulla
Terra.
SCIE
CHIMICHE: UN DETONATORE DI DINAMITE
Il raffreddamento della stratosfera che risulta dalla luce solare riflessa non è
la sola minaccia atmosferica posta dalle scie chimiche, le cui microscopiche
particelle irritanti sono anche connesse a gravi influssi sulla salute umana a
terra. Secondo il Centro per lo Spazio e i Sistemi Missilistici dell'Aviazione
Usa al Commando Materiali, "In tutto il mondo l'uso dei CFC negli ultimi decenni
è risultato nell'introduzione di circa 25 milioni di tonnellate di CFC
nell'atmosfera".
Ma mentre la radiazione ultra-violetta dalla luce solare spezza queste molecole
di cloro, circa 300.000 tonnellate di atomi di cloro sono liberate nella
stratosfera ogni anno.
Ora ecco il Comma 22 (1) della perdita di ozono: la distruzione dell'ozono
atmosferico risulta in una non-perdita del cloro richiesto per causare la
distruzione. Questo significa che le stesse molecole di cloro sono disponibili
per ricominciare il ciclo di distruzione! [Space And Missile Systems Center Air
Force Materiel Command, 1 novembre 1994].
"E l'insieme di oltre mezzo secolo di emissioni di cloro accumulate è enorme",
ha osservato Finley.
Questo allarmato scienziato atmosferico ha avvertito che riattivando questa
riserva atmosferica di cloro che riduce l'ozono, l'ossido di alluminio trovato
nei test di laboratorio sulla pioggia radioattiva delle scie chimiche sta agendo
"come un detonatore di dinamite".
William Thomas
Fonte: http://www.willthomas.net/
Link: http://www.willthomas.net/Chemtrails/Articles/Earths_Ozone_Layer.htm
07.09.2006
Scelto da ZRET (http://zret.blogspot.com/) e tradotto da MARZIAN per
www.comedonchisciotte.org
Nota del traduttore:
Comma 22 (titolo originale: Catch 22) è il titolo di un libro di Joseph Heller.
Il libro, edito nel 1961 rappresentò una feroce critica alla guerra narrando le
disavventure di un gruppo di aviatori statunitensi appartenenti a uno stormo di
bombardieri operante in Italia durante la Seconda guerra mondiale. Il romanzo è
considerato il punto di partenza, negli Stati Uniti, della letteratura
postmoderna.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Comma_22_(romanzo)
Indice
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