I lanci nello spazio non stanno aiutando.
Ogni volta che viene lanciato uno shuttle spaziale, 250 tonnellate di acido
idroclorico sono rilasciate nell'aria. Ed ogni goccia clorurata di
propellente solido crea un danno considerevole: solo 1 grammo ingloba 200
metri quadri dello scudo terrestre che protegge dalla radiazione solare.
Nel 1994, Tsien Hsue Shen, padre del programma spaziale cinese, scelse i
meno affidabili propellenti liquidi per il programma di lanci spaziali del
suo paese ("Lunga Marcia"), in quanto si opponeva al propellente solido
perclorato che erodeva l'atmosfera.
Per la stessa ragione anche i Russi hanno scelto il meno efficiente
propellente liquido nei lanci spaziali.
Valery Burdakov, co-ideatrice del motore missilistico russo a propellente
liquido "Energiya", nota anche che ogni lancio di shuttle produce sette
tonnellate di nitrogeno -- un altro riduttore di ozono - oltre che 387
tonnellate di biossido di carbonio, un grave contributore del riscaldamento
globale e dell'incombente cambiamento climatico.
Ogni lancio di shuttle a propellente solido deposita inoltre 177 tonnellate
di ossido d'alluminio nello strato di ozono. Mediante gli effetti
moltiplicatori degli elementi chimici dell'atmosfera attivati dalla luce
solare, ogni lancio di uno US Delta, per esempio, distrugge otto milioni di
tonnellate dell'ozono protettivo. Idem (approssimativamente) per lo US Tital,
e i lanci del francese Ariane V presso l'equatore in Guinea Francese [San
Francisco Chronicle, 21 agosto 19990].
La Burdakov nota che la storia della riduzione dell'ozono è strettamente
legata all'aumento di cloro emesso dai lanci a propellente solido a partire
dal 1981. Anche se i lanci sovietici impiegano una combinazione di
carburante 2000 volte meno dannosa degli shuttle, ognuno di essi distrugge
egualmente 1.500 tonnellate di ozono atmosferico.
Attualmente c'è un lancio a propellente clorurato ogni due settimane: a
Vandenberg, Ariane e Canaveral (Kennedy).
Mentre i dati sulla portata del fenomeno scie chimiche non sono stati
rilasciati, attualmente nel mondo i lanci spaziali contribuiscono ogni anno
ad oltre 800 tonnellate di cloro e a 1.000 tonnellate di particelle
d'alluminio nella stratosfera. Poiché questo rappresenta solo lo 0.25 % del
cloro inorganico totale prodotto nella stratosfera, la NASA non si sta
preoccupando [San Francisco Chronicle, 21 agosto 1990].
MA QUESTO BASSO NUMERO E' ACCURATO? LA NASA ACCUSATA DI FALSIFICARE DATI
CRUCIALI SULL'OZONO
No, non è accurato, ha detto Finley. Secondo lo scienziato canadese, che ha
trattato i numeri a mano anziché basandosi su alterati modelli informatici,
la "commissione sugli effetti dei gas di scarico" della NASA ha identificato
i pericoli potenziali dai propellenti clorurati otto anni prima del lancio
numero uno dello shuttle.
Finley ha inoltre fatto notare che Robert Hudson "era a capo della
commissione nel 1973, quando lo shuttle fu progettato. Divenne presidente
della Commissione Internazionale sull'ozono nel 1996 - un posto a cui è
appena tornato".
Sotto la sorveglianza di Hudson, Finley ha dichiarato che il numero relativo
alle emissioni di ogni lancio responsabili per la distruzione dell'ozono "è
stato ridotto di un fattore di cento".
I dati "don't worry, be happy" (non preoccuparti, sii felice) della NASA
sugli effetti atmosferici dei gas di scarico dei loro razzi non erano
coerenti con le cifre precedentemente pubblicate e sottoposte a peer-review.
Nel 1998, gli studi della TRW space corp. verificarono un tasso di reazione
di una parte su cinquanta dell'ossido di alluminio emesso dai gas di scarico
degli shuttle.
Ma il numero fu cambiato nella valutazione sull'ozono della NASA del 1998 ad
una su mille.
"Infatti, i loro studi erano sbagliati di ordini di grandezza", dice, "E
nessuno potrebbe dire che non lo erano", aggiunge Finley. "Che diavolo sta
succedendo lì? Il nome della NASA è sulla copertina. E i numeri sono 100
volte meglio di quanto dovrebbero essere. Stiamo parlando della nostra
atmosfera".
"Lo sanno", ha sostenuto Finley. Le persone dietro le scie chimiche sanno
che l'atmosfera sta cambiando. E questo "è rilevante per i tanker più di
qualunque altra cosa".
LE CONCENTRAZIONI DI CFC STANNO ANCORA AUMENTANDO
Finley era certo dei suoi numeri. Auto-descrivendosi come un "player" in
fisica atmosferica, lui è stato quello che ha detto al vincitore del premio
Nobel che le sue cifre erano sbagliate.
Ma una fugace anticipazione della valutazione scientifica sulla riduzione
dell'ozono per il 2006 enfatizza che "il carico di cloro statosferico si è
stabilizzato" [U di Miami, 2006].
Ciò significa, spiega Robert Parson, professore associato e studioso della
chimica-fisica dei processi di fase dei gas al Dipartimento di Chimica e
Biochimica presso l'Università del Colorado, che nonostante il tasso di
aumento sia diminuito, le concentrazioni di CFC stanno ancora aumentando.
E poiché la vita atmosferica di una tipica molecola di CFC va da 50 a 100
anni, i CFC accumulati nell'atmosfera continueranno a contribuire fino a
quasi 300.000 tonnellate di cloro inorganico ogni anno ben entro il prossimo
secolo.
Ammesso che ci arriveremo.
Finley
non era ottimista. Dalla sua esperienza personale, cercando di fermare la
distruzione della Terra quale pianeta abitabile, questo scienziato concede
che cercare di fermare i lanci degli shuttle spaziali fino a quando i motori
possano essere cambiati con modelli russi e cinesi in grado di non
distruggere l'ozono, o con una tecnologia simile, è una missione persino più
donchisciottesca che cercare di imbrigliare la banda di Bush e le banche che
la sostengono.
Come per la NASA.
"Sanno dannatamente bene di questo propellente", ha accusato Finley. "Ora,
le persone che hanno mentito per la NASA stanno conducendo lo show.
"Ci sono di mezzo miliardi di dollari", ha aggiunto. I razzi a propellente
solido che distruggono l'ozono, accelerano il cambiamento climatico e
uccidono gli oceani sono "la strada degli Stati Uniti verso lo spazio".
CONTROLLANDO
Il 28 giugno 1974 due chimici all'Università della California - Sherry
Rowland e Mario Molina – pubblicarono il primo articolo scientifico che
metteva in guardia dai cloro-fluoro-carburi (CFC) generati dell'uomo, i
quali potevano causare seri danni allo strato di ozono che protegge la Terra
[www.wunderground.com].
Finley ha detto a questo reporter di aver condiviso le sue preoccupazioni
con Rolland, "il numero uno al mondo sull'atmosfera".
Ha anche discusso i suoi calcoli con Harold Shiff, preside degli studi
atmosferici all'università di New York – "Uno dei migliori al mondo", dice
Finley. "Abbiamo parlato molte volte".
Nel 2004, Finley ha mostrato i suoi calcoli a Kennet Hare, dell'associazione
statunitense per il progresso della scienza (American Association
Advancement Science). Anche il preside della facoltà di scienza
all'università della Vittoria lo ha sostenuto.
Finley ha parlato anche con Paul Crutzen, uno dei primi scienziati a suonare
l'allarme sulla perdita di ozono, che è ancora attivo nel campo.
Finley ha persino mostrato ad Hudson i suoi calcoli di "un picco nello
scarico di cloro a 43 kilometri".
Strizzando gli occhi verso Finley, l'ex capo della commissione NASA sugli
effetti degli scarichi shuttle e presidente della Commissione Internazionale
sull'Ozono, secondo quanto sostiene Finley, rispose "Cosa vuoi? Soldi?".
Poteva essere uno scherzo.
Ma Finley ha sentito un brivido corrergli lungo la schiena.
LA CORTE CANADESE NON PUO' AIUTARE
Finley temeva che i lanci dei razzi stiano causando un danno irreversibile
all'atmosfera. "L'atmosfera è estremamente instabile", ha detto. Ogni lancio
di uno shuttle è "come portare il Titanic dritto vero l'iceberg".
Ironicamente, ha aggiunto, tutti stanno "facendo volare con zelo i
satelliti" per controllare l'atmosfera "e nessuno sta facendo i conti e
francamente lo trovo molto disturbante".
Il 1 luglio 2005, Finley ha mandato una petizione alla corte suprema della
British Columbia per fermare il lancio di uno shuttle in programma per il
luglio 2006, dimostrando che degli effetti atmosferici a cascata
metterebbero in pericolo gli abitanti dello stato. Anche se, a quanto dice,
convinta dalla tesi di Finley, la Giustizia ha ragionevolmente deciso che
lui "non aveva giurisdizione" per mettere un lucchetto su una rampa di
lancio statunitense.
SULLA
SCIA DEL COLUMBIA
Non va per niente bene. Il lancio dello shuttle spaziale Columbia il 16
gennaio 2003 ha generato una scia di vapore acqueo larga 3 km e lunga 1000.
Entro quattro giorni, questa nuvola ad elevata altitudine è migrata a sud da
Cape Canaveral sopra l'ozono a rischio dell'Antartide, formando enormi
nuvole mesosferiche polari a circa 85 km sopra la Terra. I geofisici hanno
scoperto che questo singolo lancio di shuttle ha valso fino al 20 % della
massa totale del ghiaccio che intrappola i CFC in queste nuvole
super-elevate sopra l'Antartide [Geophysical Research Letters, 29 ottobre
2005; New Scientist.com, 8 luglio 2005].
Uno degli aspetti più sorprendenti delle rinnovate siccità, delle calotte
glaciali in scioglimento e di altre manifestazioni del Cambiamento Climatico
è che gli scienziati stanno continuamente esprimendo la loro sorpresa per la
velocità dei collassi atmosferici e climatici.
Neil Finley sospettava che le alte nuvole di ghiaccio continuamente formate
dai gas di scarico degli aerei di linea a reazione, dai lanci di razzi e
dalle scie chimiche sono responsabili per questa inattesa accelerazione del
già rapido scioglimento del ghiaccio nel Mar Artico e delle calotte polari
della Groenlandia e per altri cambiamenti climatici, in quanto non
contemplati negli attuali modelli predittivi.
La buona notizia, ha detto, è che agendo ora "possiamo guadagnare un po' di
tempo".
Se riusciamo a trovare la via politica che sconfiggerà le potenti lobby del
petrolio, dello spazio e dell'aeronautica e a ridurre i lanci a propellente
solido, ad impedire il decollo di tutti gli aerei di linea a reazione
stratosferici e a fermare l'erogazione delle scie chimiche, possiamo
rallentare in modo drastico l'accelerazione a razzo del cambiamento
climatico.
E' ora di concepire uno shuttle spaziale nuovo e più sicuro, comunque. E ci
sono basi legali per fermare tutti i voli futuri.
Come insisteva Neil Finley, "il problema è che un enorme progetto di
ingegneria è stata costruito su cattiva scienza. Non hanno il diritto di
infrangere le leggi per farlo, modificando le cifre per dimostrare che lo
shuttle è sicuro. Se le cifre sono sbagliate nella valutazione
internazionale sull'ozono (International Ozone Assessment), dovranno essere
giuste prima che esca. Dobbiamo darci un'occhiata prima che esca.
L'autorizzazione a volare è sbagliata".
FOTO CREDITS
1. "Scie di condensazione" su Chesapeake Bay NASA; www-pm.larc.nasa.gov
2. Lancio di uno shuttle; www.zebu.uoregon.edu
3. Disegno ad olio rivela le scie chimiche; www.weatherwars.com
4. Arco chimico
5. Buco dell'ozono nell'antartico, 2005; www.universetoday.com
6.Il fito-plancton dà vita alla Terra; www.theozonehole.com
7. Scie chimiche sul Kansas
8. Scie chimiche su Las Vegas
9. Pennacchio di uno shuttle NASA
10. Cloro distruttore di ozono della Discovery; www.aero.org
11. Il fine strato di ozono della Terra visto dal Columbia;
www.ozonewatch.gsfc.nasa.gov
12. Lancio del Discovery; www.z.about.com
William Thomas
Fonte: http://www.willthomas.net
Link: http://www.willthomas.net/Chemtrails/Articles/Space_Shuttle_Launch.htm
07.08.2006
Scelto da ZRET e tradotto da MARZIAN per www.comedonchisciotte.org
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