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19/09/2006 Smog Killer (www.verdi.it)

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    Quasi 9mila morti l'anno nelle città italiane. Il ministro dell'Ambiente lancia l'allarme. "Subito 100 milioni di euro per la qualità dell'aria. Le regioni elaborino piani efficaci"

    'Circa 9 mila morti l'anno in più'' per colpa dei veleni nell'aria. Esordisce così, lanciando l’allarme sullo smog killer, il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio al convegno sulla mobilità sostenibile tenutosi oggi a Roma.  

    “Occorrono piani di mobilità urbana e di qualità dell'aria. Bisogna drasticamente ridurre l'uso dell'auto in città'' perché appunto è emergenza. Il ministro ha puntato il dito sui ritardi e le inadempienze sottolineando che ''alcune città sono addirittura commissariate'' rispetto all'emergenza smog e nessuna regione ha presentato adeguati piani di risanamento.

      ''Va fatta una verifica in tempi brevi'' anche perché ha spiegato Pecoraro Scanio ''il prossimo anno sarà determinante per avvicinarci alla media europea'' per quel che riguarda gli standard sulla qualità dell’aria. Come primo tampone per affrontare l’emergenza il ministro ha annunciato la disponibilità immediata di 100 milioni di euro, di cui 30 per incentivare l'uso del metano e il car-sharing e altri 70 per interventi antismog nelle città più a rischio.

      Secondo i dati sull'inquinamento messi a punto dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) Ufficio regionale per l'Europa, in 13 città italiane di oltre 200 mila abitanti sotto accusa in particolare sono il Pm10, cioè le polveri sottili, e l'ozono.

      Il rapporto ha monitorato Torino, Genova, Milano, Trieste, Padova, Venezia-Mestre, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo per un totale di circa 9 milioni di persone esposte, il 16% della popolazione nazionale.

    I risultati del monitoraggio indicano che l'impatto sanitario è considerevole e si riferiscono in particolare alla mortalità per  effetti a lungo termine attribuibile a concentrazioni di Pm10 oltre i limiti fissati dalla direttiva comunitaria al 2010. L'Oms denuncia che tra il 2002 e il 2004 si è registrata una media di 8.220 morti l'anno dovute agli effetti a lungo termine delle concentrazioni di Pm10 pari al 9% della mortalità negli over 30 per tutte le cause esclusi gli incidenti stradali. Ad alto rischio in particolare i bambini e gli anziani più vulnerabili rispetto a patologie come bronchiti, asma, sintomi respiratori ma anche malattie cardiache.

      Nella giornata europea senz’auto in diverse città italiane sono state organizzate diverse iniziative di sensibilizzazione e illustrati progetti contro lo smog e anche a favore delle due ruote. La Provincia di Milano ha presentato progetti sostenuti con 2,8 milioni di euro per sviluppare la rete delle piste ciclabili del territorio. E inoltre ha dotato la propria amministrazione di 100 nuove bici blu con lo stemma della Provincia che saranno utilizzate dai dipendenti dell'amministrazione provinciale.

    20/09/2006 Allarme Smog, in Arrivo 100 Milioni di Euro (Anna Civitillo, www.lanuovaecologia.it)

    Scatta il piano d'emergenza per ridurre l'uso delle auto. Oms: «Le polveri sottili uccidono 8mila persone l'anno». Pedcoraro: «Disponibili fondi per la qualità dell'aria»

    L’emergenza smog torna a far discutere: tra il 2002 e il 2004 risulta una media di 8220 morti l’anno a causa delle polveri sottili. È quanto emerge dal rapporto Apat-Oms 2006 che ha aperto ieri la conferenza organizzata dal ministero dell’Ambiente “In città senza la mia auto”, nel corso della Settimana europea della mobilità sostenibile che si chiude il 22 settembre.

    «I dati dicono che la concentrazione di inquinamento è superiore più del doppio rispetto a quella consentita» afferma Roberto Bertollini, direttore dell’Oms Europa, riferendosi alle tredici città italiane prese in esame quanto a qualità dell’aria. La situazione è allarmante, ma la politica ha già pronto un piano di emergenza. Il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecorario Scanio, annuncia che sono stati stanziati 100 milioni di euro, con un obiettivo ambizioso: ridurre l’uso delle auto e avvicinare gli standard delle città italiane alle medie europee. «Abbiamo chiuso – spiega il ministro – due accordi di programma da 10 milioni ciascuno per rilanciare l’uso del metano. Altri dieci milioni serviranno a rifinanziare la rete nazionale di car-sharing. Sono già disponibili, invece, 70 milioni di euro per la qualità dell’aria: restano soltanto da definire le modalità di spesa, in accordo con le regioni e gli enti locali».

    Sempre in quest’ottica, alcuni consorzi e associazioni (Anci, Asstra, Euromobility, Ics e Icbi) hanno sottoposto all’attenzione del governo un piano anti-smog, individuando cinque priorità: trasporto pubblico locale, servizi di mobilità sostenibile, mobility management, mobilità ciclabile e carburanti alternativi attraverso interventi di carattere fiscale e finanziario. Per il trasporto pubblico locale si chiede di introdurre la detraibilità del costo degli abbonamenti annuali nominativi, mentre per la mobilità sostenibile si chiede di favorire l’allineamento dell’indice di motorizzazione italiano (59 auto/100 abitanti) a quello medio europeo (46/100).

    Una possibile alternativa viene anche dalla Coldiretti: utilizzare come combustibili le fonti energetiche pulite che vengono dalla campagna. Secondo i calcoli, con l’alimentazione delle auto a biodiesel ottenuto da coltivazioni nazionali come il girasole è possibile ridurre dell’80% le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50% quelle e polveri sottili, principali responsabili dello smog in città e dei rischi per la salute, in coerenza con gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto. Una strada che è stata intrapresa da tutti i paesi sviluppati come gli Stati Uniti, la Germania, la Framcia e il Giappone, dove nel 2010 un’auto su tre viaggerà con biocarburante nel serbatoio.


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