Il clan Kennedy sceglie e decide di dare il suo sostegno al
candidato democratico Barack Obama. Nelle ultime 24 ore, l'"endorsement" è
arrivato prima da Caroline Kennedy, figlia dell'ex presidente degli Stati Uniti
John F. Kennedy e di Jacqueline Kennedy Onassis, che con un editoriale
pubblicato sul New York Times si è ufficialmente schierata a favore del senatore
dell'Illinois. Dopo un po', si è fatto avanti anche il senatore democratico
Edward (Ted) M. Kennedy, che farà il grande annuncio pro Obama domani, parlando
da Washington.
Una bella vittoria per il candidato afroamericano, reduce
dalla schiacciante vittoria che ha riportato contro i suoi avversari, in primis
la rivale numero uno Hillary Clinton, nelle primarie che si sono svolte ieri
nello stato del South Carolina. Obama ha raccolto infatti il 55% dei voti,
mentre l'ex first è arrivata seconda con il 27% dei voti. Terzo l'ex senatore
della Carolina del Nord John Edwards, che ha ottenuto il 18% dei voti.
"Non è una questione di bianchi contro neri, ma di passato contro futuro", ha
detto ieri Obama, lanciando una frecciatina alla rivale Hillary Clinton. "Quello
che vogliamo è più che un semplice avvicendamento tra partiti a Washington,
quello che serve è un cambiamento dello status quo. Siamo pronti ad avere di
nuovo fiducia", ha precisato Obama, aggiungendo di essere pronto a "modificare
le disastrose strategie dell'attuale amministrazione".
E ora, con il sostegno della dinastia Kennedy, il senatore ha sicuramente un
asso nella manica in più rispetto ai suoi avversari. "Nel corso degli anni, sono
stata profondamente toccata da tutte quelle persone che mi hanno detto che
avrebbero voluto sentirsi piene di speranza, e ispirate allo stesso modo in cui
molti si erano sentiti quando mio padre è stato presidente - ha scritto Caroline
Kennedy - Oggi questa esigenza è ancora più profonda. Ed è per questo motivo che
sostengo la candidatura di Barack Obama".
La figlia del presidente tra i più amati nella storia degli Stati Uniti ha
continuato, spiegando che le sue "ragioni sono patriottiche, politiche e
personali" e sono tutte strettamente connesse. Questo non significa che "gli
altri candidati non abbiano esperienza o non siano informati. Ma quest'anno,
(queste caratteristiche) potrebbero non essere sufficienti. Abbiamo bisogno di
un cambiamento nella leadership di questo paese, così come accadde nel 1960".
Non ho mai avuto, ha concluso, "un presidente che è stato capace di ispirarmi
nel modo in cui mio padre ha ispirato tante persone. Ma per la prima volta,
credo di aver trovato un uomo che potrà essere quel presidente. Non solo per me,
ma per una nuova generazione di americani".
"A president like my father" addirittura, ovvero un presidente come mio padre,
ha titolato il suo editoriale Caroline Kennedy: un'asserzione di grande valore,
dal momento che in effetti gli americani non hanno dimenticato la presidenza di
suo padre, ed è vero che molti di essi cercano un nuovo John Kennedy. Ora,
arriva anche il sostegno dello zio di Caroline, Ted Kennedy, fratello dello
stesso ex presidente, il cui appoggio è stato ambito da tutti i candidati
democratici anche per le sue abilità nel raccogliere fondi. Lo scorso ottobre,
Ted Kennedy aveva parlato della oggettiva difficoltà nel fare una scelta. "Sarà
una scelta difficile - aveva ammesso - Ho molti amici che vogliono diventare
presidenti". E ora, il senatore ha finalmente deciso. Sicuramente un brutto
colpo per l'ex first lady Hillary Clinton, reduce dall'amara sconfitta delle
primarie del South Carolina.
E cosa dice in tutto questo il diretto interessato, ovvero barack Obama?
"Lascerò parlare Ted Kennedy. E nessuno meglio di lui lo sa fare - ha detto
soddisfatto, in una intervista rilasciata al canale televisivo Abc - Ovviamente,
ognuno dei candidati democratici vorrebbe avere il suo sostegno. Gli lascerò
fare l'annuncio e lo lascerò prendere la sua decisione nel momento in cui sarà
appropriato". Il momento è stato già scelto, dal momento che l'annuncio di Ted
Kennedy, precisano le fonti, arriverà domani.
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