Non trova sponde politiche la decisione di aprire
una scuola araba in via Ventura, a Milano. L'istituto ha aperto ieri con
un centinaio di ragazzi e ragazze egiziani iscritti tra elementari e
medie, nonostante manchino le autorizzazioni del Comune e della Direzione
scolastica regionale. Ed e' per questo che oggi si e' inasprita la
polemica, dal Governo centrale fino a manifestanti della zona.
Secondo il titolare della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, serve
il rispetto delle leggi e delle autorizzazioni e "se la scuola di Milano
dispone di queste autorizzazioni aprira', altrimenti no". Piu' duro
l'intervento della Lega Nord, che questa mattina ha anche organizzato un
presidio davanti alla sede di via Ventura. Il capo gruppo del partito in
Comune ed europarlamentare, Matteo Salvini, ha detto che "le scuole non
sono come funghi e non possono nascere dalla sera alla mattina". Salvini
chiede "che sia applicata la legge" e che la scuola sia chiusa. Salvini
non e' l'unico a parlare per il 'Carroccio'.
Tra gli altri, ci sono anche il presidente della commissione Bilancio
della Regione, Rosi Mauro, e il consigliere regionale Fabrizio Cecchetti,
che in in comunicato si sono espressi cosi': "I signori islamici di via
Ventura inizino come tutti i cittadini italiani a rispettare le nostre
leggi e le nostre normative, oppure tornino al loro Paese d'origine".
Sulla stessa linea il capogruppo di An in Regione, Roberto Alboni, mentre
piu' cauto sembra il segretario regionale dell'Udc, Luigi Baruffi. A
difendere l'istituto, almeno ad "alti livelli", finora sono in pochi. Tra
questi, l'Osservatorio di Milano, che sta ricevendo in queste ore
centinaia di lettere, email e telefonate di solidarieta' verso le famiglie
arabe e l'imam della moschea di viale Jenner, Abu Imad, che ha invitato a
"non perdersi in polemiche politiche che servono solo a guadagnare qualche
voto
Archivio Islam
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