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25/08/2006 Missione Onu in Libano: Prodi parla di Stretta Alleanza con la Francia (http://www.canisciolti.info)

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    Italia e Francia lavoreranno fianco a fianco per il Libano e le decisioni del segretario generale dell'Onu Kofi Annan sul comando della missione saranno "di soddisfazione" per entrambe, ha detto stasera il presidente del Consiglio Romano Prodi. "E' parte di una forte e stretta alleanza tra Italia e Francia e quindi insieme lavoreremo in Libano per l'interesse della pace", ha detto Prodi ai microfoni di Sky commentando l'annuncio del presidente Jacques Chirac sul fatto che la Francia garantirà in tutto 2.000 militari.

     

    Circa i dettagli relativi al comando, che Annan renderà noti domani al vertice di Bruxelles, Prodi ha dichiarato: "Posso assicurare che gli accordi intercorsi sono veramente di soddisfazione comune". "Mi fa piacere che sia stato dato a due paesi mediterranei un ruolo speciale in una missione che riguarda un paese speciale nel Mediterraneo", ha aggiunto Prodi riferendosi all'impegno di Italia e Francia. Il presidente del Consiglio ha infine dichiarato di aver parlato oggi "con [il presidente degli Stati Uniti George W.] Bush della partecipazione della Turchia [alla missione Onu in Libano] e gli Usa sono favorevoli a questa partecipazione". Oggi Bush ha espresso commenti positivi sulla disponibilità espressa dall'Italia a guidare la missione delle Nazioni Unite in Libano, come ha reso noto Palazzo Chigi. Ma nel tardo pomeriggio Chirac ha dichiarato che la Francia è pronta a inviare altri 1.600 militari in Libano e a guidare la missione.

    L'Onu è impegnata al momento in Libano con Unifil - la missione delle Nazioni Unite che verrà estesa a sostegno della tregua tra Hezbollah e Israele - con circa 2.000 militari, che potranno aumentare fino a 15.000 secondo la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza. L'Italia ha dato la disponibilità a inviare 3.000 militari in Libano. Si è detta anche disposta a guidare la missione dopo il criticato passo indietro della Francia, che in un primo tempo aveva parlato di un contributo significativo per poi garantire, almeno fino ad oggi, solo il raddoppiamento dei 200 francesi attualmente impegnati in Unifil.

    "Non c'è nessuna disputa sui comandi", aveva assicurato questo pomeriggio il ministro degli Esteri Massimo D'Alema in una conferenza stampa al termine di un incontro con l'omologa israeliana Tzipi Livni. Piuttosto è importante agire con rapidità, un punto su cui Prodi e Livni, che si sono incontrati in serata a Grosseto, sono concordi. "Abbiamo convenuto che la forza internazionale debba intervenire al più presto per far sì che Israele possa lasciare prima possibile il Libano", ha detto Prodi in una conferenza stampa parlando del colloquio avuto con Livni. Altra priorità è quella di trovare la più ampia collaborazione possibile per la missione Onu.


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