Italia e Francia lavoreranno fianco a fianco per il
Libano e le decisioni del segretario generale dell'Onu Kofi Annan sul
comando della missione saranno "di soddisfazione" per entrambe, ha detto
stasera il presidente del Consiglio Romano Prodi. "E' parte di una forte e
stretta alleanza tra Italia e Francia e quindi insieme lavoreremo in
Libano per l'interesse della pace", ha detto Prodi ai microfoni di Sky
commentando l'annuncio del presidente Jacques Chirac sul fatto che la
Francia garantirà in tutto 2.000 militari.
Circa i dettagli relativi al comando, che Annan renderà noti domani al
vertice di Bruxelles, Prodi ha dichiarato: "Posso assicurare che gli
accordi intercorsi sono veramente di soddisfazione comune". "Mi fa piacere
che sia stato dato a due paesi mediterranei un ruolo speciale in una
missione che riguarda un paese speciale nel Mediterraneo", ha aggiunto
Prodi riferendosi all'impegno di Italia e Francia. Il presidente del
Consiglio ha infine dichiarato di aver parlato oggi "con [il presidente
degli Stati Uniti George W.] Bush della partecipazione della Turchia [alla
missione Onu in Libano] e gli Usa sono favorevoli a questa
partecipazione". Oggi Bush ha espresso commenti positivi sulla
disponibilità espressa dall'Italia a guidare la missione delle Nazioni
Unite in Libano, come ha reso noto Palazzo Chigi. Ma nel tardo pomeriggio
Chirac ha dichiarato che la Francia è pronta a inviare altri 1.600
militari in Libano e a guidare la missione.
L'Onu è impegnata al momento in Libano con Unifil - la missione delle
Nazioni Unite che verrà estesa a sostegno della tregua tra Hezbollah e
Israele - con circa 2.000 militari, che potranno aumentare fino a 15.000
secondo la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza. L'Italia ha
dato la disponibilità a inviare 3.000 militari in Libano. Si è detta anche
disposta a guidare la missione dopo il criticato passo indietro della
Francia, che in un primo tempo aveva parlato di un contributo
significativo per poi garantire, almeno fino ad oggi, solo il
raddoppiamento dei 200 francesi attualmente impegnati in Unifil.
"Non c'è nessuna disputa sui comandi", aveva assicurato questo
pomeriggio il ministro degli Esteri Massimo D'Alema in una conferenza
stampa al termine di un incontro con l'omologa israeliana Tzipi Livni.
Piuttosto è importante agire con rapidità, un punto su cui Prodi e Livni,
che si sono incontrati in serata a Grosseto, sono concordi. "Abbiamo
convenuto che la forza internazionale debba intervenire al più presto per
far sì che Israele possa lasciare prima possibile il Libano", ha detto
Prodi in una conferenza stampa parlando del colloquio avuto con Livni.
Altra priorità è quella di trovare la più ampia collaborazione possibile
per la missione Onu.
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