Proposta di legge dell'on.
Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno
Questa proposta di legge e' elaborata in collaborazione con l'Aduc
(associazione per i diritti degli utenti e consumatori) e vuole essere un
fattivo contributo al ministro della Famiglia, Rosi Bindi, che, durante
un'audizione i primi di agosto nella commissione Affari Sociali della
Camera, ad una mia esplicita richiesta in merito, comunico' che "e' gia' al
lavoro una Commissione per la modifica di alcuni articoli del codice
civile". Questa Commissione, che al momento con c'e', immagino sara'
istituita alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva.
La riforma del diritto di famiglia del 1975, modificando l’art. 261 del
codice civile, ha sancito il principio dell’eguaglianza dei diritti tra
figli legittimi e figli naturali. Nonostante questo, permangono numerose
differenze.
L'art. 537, terzo comma, cod. civ., prevede un meccanismo dal quale puo'
derivare l’esclusione dei figli naturali dall’eredita' e la traduzione del
loro diritto in un equivalente economico, senza assunzione della qualita' di
erede.
L'art. 565 c.c. non riconosce un rapporto di parentela tra fratelli
naturali. Questa norma e' stata dichiarata incostituzionale dalla Corte
Costituzionale, che pero' ha sostenuto essere competenza del legislatore una
riforma integrale. Ancora oggi, i parenti c.d. legittimi, fino al sesto
grado, prevalgono, nella successione, sui fratelli naturali. L’eguaglianza e
la pari dignita' sociale restano ancora un miraggio.
Questa penalizzazione per i figli naturali ed il timore che questi possano
essere discriminati, influenza chi e' in procinto di sposarsi in generale e
le coppie di fatto in particolare perche' scelgano il matrimonio, che, per
l’alto profilo degli impegni che con esso si assumono, dovrebbe invece
essere una decisione libera. Le coppie, se possono decidere di volere per
se' un regime di minor tutela, molto piu' difficilmente accettano che i
propri figli siano discriminati.
Comunque, le discriminazioni per i figli in ragione della loro nascita
appaiono ingiustificate, anacronistiche ed in contrasto con i sentimenti
piu' diffusi. Sotto altri profili deve comunque essere affermata
l’uguaglianza di diritti per i figli naturali "non riconoscibili". Non e'
giusto, infatti, che gli stessi scontino colpe non proprie.
A questo link la relazione completa e i cinque articoli che compongono la
proposta di legge:
01/09/2006 Modifiche al Codice Civile in Materia di Figli Legittimi e Naturali Onorevoli deputati!
La presente proposta di legge e' elaborata in collaborazione con l'Aduc...
Archivio Finanziaria29/09/2006 Varata la Finanziaria da 33,4 mld
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