La Confedilizia prende posizione sulle voci
secondo le quali sarebbe prevista, nella prossima Finanziaria,
l'istituzione di una polizza obbligatoria contro i danni da calamità
naturali. Al proposito, la confederazione segnala che il Parlamento ha già
varato, in materia, una specifica normativa (Finanziaria 2005) che
istituisce un fondo di garanzia per la copertura dei rischi derivanti da
calamità naturali sui fabbricati destinati a qualsiasi uso, normativa di cui
non è stato ancora emanato il previsto Regolamento attuativo.
"Ragionare di sostituire integralmente un sistema assicurativo
non ancora partito (e prima ancora che parta) e, quindi, neppur
minimamente sperimentato, appare quantomeno prematuro - spiega Confedilizia
- Il Parlamento ha fatto con la legge in questione la scelta di non seguire
la desueta strada della obbligatorietà (abbracciata dai soli Paesi che sulla
polizza anticalamità hanno più anticamente legiferato), in ciò rifacendosi a
valutazioni formali anche dell'Autorità garante della concorrenza e del
mercato".
"La casa - dichiara il Presidente della
Confedilizia, Corrado Sforza
Fogliani - è già gravata da una miriade di tributi. Recentemente,
col decreto legge sfratti, si è ridotta la percentuale forfettaria di spese
riconosciute e cioè si è aggiunto un nuovo costo alla locazione. Ora, si
introdurrebbe un nuovo costo ancora per la difesa da calamità per le quali i
proprietari già sborsano i contributi consortili, anch'essi in modo
crescente. Non bastano - insomma - i nuovi costi, adesso saremmo alla
duplicazione dei costi, per medesimi servizi. A questo punto, se i
proprietari devono pagarsi contributi diretti per ogni singola prestazione a
loro favore o addirittura per ogni possibile pericolo, non si sa a che scopo
mai paghino le imposte e le tasse sui loro beni
Archivio Finanziaria29/09/2006 Varata la Finanziaria da 33,4 mld
Dopo dieci ore di riunione è stata varata la Finanziaria...
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