"Quattro punti, quattro priorità per il futuro del
Paese che segnino una svolta nello sviluppo". Lo chiede Legambiente,
per bocca del suo presidente nazionale Roberto Della Seta durante la
discussione della Finanziaria 2007 in Consiglio dei Ministri. Energie
pulite, mobilità sostenibile, difesa del suolo e aree protette: questi sono,
per Legambiente, perni fondamentali non solo riparare ai danni delle
politiche anti-ambientali del governo Berlusconi, ma per mettere l'ambiente
al centro delle strategie contro il declino e per il futuro dell'Italia.
Primo obiettivo irrinunciabile, colmare il ritardo che
ci allontana sempre di più da Kyoto: "Solo un forte incentivo allo sviluppo
del solare termico e del fotovoltaico - specifica il presidente di
Legambiente -, accanto a politiche che promuovano l'efficienza energetica e
il ricorso al metano come energia fossile di transizione, possono
avvicinarci a agli obiettivi del Protocollo".
Su mobilità e trasporti, occorre cambiare radicalmente strada
rispetto ai metodi e al contenuto della Legge Obiettivo, concentrando le
limitate risorse a disposizione nel potenziamento del trasporto ferroviario
e in particolare di quello di breve e media percorrenza, oltre che urbano,
che assorbe gran parte degli spostamenti.
Rilanciare la difesa del suolo è una terza grande priorità.
A 40 anni dall'alluvione di Firenze del 1966 il territorio italiano
è sempre più fragile per effetto dell'abusivismo edilizio e della
sistematica cementificazione delle sponde fluviali: Legambiente chiede più
impegno per la messa in sicurezza del territorio: "L'esperienza dice - è
l'appello di Roberto Della Seta - che combattere il dissesto idrogeologico è
conveniente anche in termini di spesa: una seria politica di tutela del
suolo costa infatti meno dei soldi da spendere per riparare ai danni di
frane e alluvioni".
Infine le aree protette: "I parchi in Italia coprono il 10% del territorio
nazionale. Dopo 5 anni di tagli al loro bilancio - sottolinea il presidente
di Legambiente - si torni a valorizzare il ruolo delle aree protette,
loratori preziosi dove mettere alla prova quelle strategie di sviluppo
sostenibile necessarie all'intero Paese
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