La manovra consegue gli obiettivi di destinare risorse
consistenti per la crescita economica, avviare il risanamento strutturale
dei conti pubblici, aumentare l'equità sociale e la protezione degli strati
sociali più deboli.
Scarica Archivio Finanziaria Il Consiglio dei
Ministri, nella seduta di venerdì 29 settembre, su proposta del
Ministro dell'Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha approvato
il Disegno di Legge Finanziaria per il 2007 e il Disegno di legge
concernente il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario
2007 e bilancio pluriennale per il triennio 2007-2009. Il Consiglio dei
Ministri ha, inoltre, approvato un decreto legge recante disposizioni
urgenti di carattere finanziario e un disegno di legge delega al Governo per
il riordino dei tributi statali.
La Finanziaria 2007 si sviluppa secondo tre principi guida
strettamente interconnessi: crescita, risanamento, equità.
L'importo complessivo della manovra è pari a 33,4 miliardi di euro (circa
2,2 punti di pil), di cui:
- 18,6 miliardi (circa 1,2 punti di pil) per interventi finalizzati a
promuovere la crescita, lo sviluppo economico, l'equità e la giustizia
sociale;
- 14,8 miliardi (circa 1 punto di pil) destinati alla riduzione del
deficit.
La manovra consegue gli obiettivi di destinare risorse
consistenti per la crescita economica, avviare il risanamento
strutturale dei conti pubblici, aumentare l'equità sociale e la protezione
degli strati sociali più deboli. Avvia, inoltre, profonde riforme della
spesa pubblica attraverso nuovi Patti con gli Enti locali e intese con le
parti sociali, in particolare sul fronte della sanità, del federalismo
fiscale e delle pensioni.
Le risorse destinate al finanziamento di interventi per sviluppo,
crescita ed equità, sono ripartite tra:
- taglio del cuneo fiscale per imprese e famiglie;
- interventi per lo sviluppo che riguardano: Infrastrutture, Rete
ferroviaria e stradale, Fondo per competitività e sviluppo, Fas, Fondo
ricerca industriale e di base, Mezzogiorno, Turismo, Cultura, Agricoltura,
Territorio, Ambiente;
- interventi sociali che andranno a finanziare: Fondo occupazione e
indennità disoccupazione, Fondo per le politiche sociali, Donne, Famiglia,
Asili nido e anziani, Fondo per i non autosufficienti, Inclusione sociale
immigrati, Politiche per la casa, Giovani, Sport, Scuola, Aiuti
internazionali;
- funzioni fondamentali dello Stato, che riguardano: Contratto pubblico
impiego, Missioni di pace, Difesa, Funzionamento giustizia, Funzionamento
istituzioni scolastiche, Contratti programma imprese pubbliche.
Sul fronte del reperimento delle risorse, la manovra agisce -
coerentemente all'impostazione individuata con il Dpef 2007-2011 -
sui quattro grandi blocchi della spesa pubblica (funzioni dello Stato,
sanità, previdenza, autonomie locali) e introduce norme e meccanismi
finalizzati a migliorare l'efficienza della politica tributaria e a
combattere i fenomeni dell'evasione e dell'elusione fiscale.
Sul fronte del risanamento dei conti, la manovra rispetta
entrambi gli impegni assunti dall'Italia in sede europea:
- riportare il rapporto deficit-pil al di sotto del 3% entro il 2007: il
disavanzo scende infatti al 2,8% dal 4,8% del 2006, dopo essersi mantenuto
ininterrottamente sopra il 3% a partire dal 2001;
- operare una correzione strutturale del deficit pari all'1,6% nel
biennio 2006-2007.
Gli interventi approvati consentono, inoltre, di tornare a far
scendere il rapporto debito-pil - cresciuto nel 2005 e nel 2006
dopo dieci anni consecutivi di riduzione - portandolo al 106,9% (dal 107,6%
del 2006), e di ricostituire un avanzo primario (pari al 2%, rispetto a
-0,3% dell'anno scorso), premessa indispensabile per una riduzione
strutturale del peso del debito negli anni futuri.
Nell'ambito della manovra viene adottata una riforma della
distribuzione dei carichi fiscali finalizzata a ridurre il carico
fiscale di lavoratori e famiglie con redditi medi e redditi bassi (91,10%
dei contribuenti), che permette di attivare risorse per sostenere le
famiglie, specialmente quelle con figli. Sono, in particolare, sostenuti i
redditi dei lavoratori dipendenti e autonomi e quelli dei pensionati,
aumentando la capacità di spesa della maggior parte delle famiglie italiane.
Per il settore sociale e i ceti più deboli, oltre alle
agevolazioni e ai sostegni previsti dalla riforma della
distribuzione dei carichi fiscali, la Finanziaria prevede una serie di
misure per il settore della scuola e dell'istruzione e per la famiglia.
Nell'ambito degli interventi per l'economia e per lo sviluppo,
sono state approvate misure per l'energia e l'ambiente tese a ridurre i
consumi, salvaguardare l'ambiente, stimolare l'innovazione e creare nuove
opportunità occupazionali.
Inoltre, per rilanciare il sistema produttivo e al fine di
perseguire una maggiore efficacia delle misure di sostegno
all'industria, sono finanziati progetti di innovazione industriale
individuati nell'ambito delle aree tecnologiche dell'efficienza energetica,
della mobilità sostenibile, delle biotecnologie, delle nuove tecnologie per
il made in Italy e delle tecnologie innovative per il patrimonio culturale
italiano.
Specifiche misure sono previste per il Mezzogiorno:
differenziazione del cuneo fiscale nel rispetto del regime de minimis,
introduzione del credito d'imposta sugli investimenti, creazione di zone
franche urbane. Sono stati previsti investimenti infrastrutturali aggiuntivi
per il Sud. In particolare, le risorse finanziarie in precedenza stanziate
per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina saranno utilizzate
per infrastrutture e azioni a difesa del suolo in Calabria e Sicilia.
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29/09/2006 Varata la Finanziaria da 33,4 mld
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