Sostanzialmente positivi i giudizi forniti dall'associazione per quanto
riguarda gli incentivi al risparmio energetico e l'attenzione
all'ambiente. Ma una forte critica giunge per la cancellazione del 5 per
mille, che determinerebbe un calo nei finanziamenti al terzo settore. Più risorse per la difesa del territorio
ed utili incentivi a favore del risparmio energetico. Secondo Legambiente la
legge finanziaria appena varata dal Governo fornisce dei significativi
segnali di svolta, rispetto alle precedenti politiche ambientali. Ma una
decisa critica viene mossa nei confronti del mancato rinnovo del 5 per
mille, che andrà fortemente a penalizzare il settore del volontariato.
"Arrestata l'emorragia delle risorse - dichiara il
presidente nazionale dell'associazione
Roberto Della Seta - per difesa del suolo e parchi, che tornano a salire
passando da 200 a 300 milioni di euro. Benissimo gli incentivi al risparmio
energetico negli edifici, all'acquisto di elettrodomestici e caldaie ad alto
rendimento, all'installazione di pannelli solari, e la creazione di un fondo
di 200 milioni per applicare il Protocollo di Kyoto. Bene anche l'esenzione
dei piccoli comuni dai tagli ai trasferimenti". "Dopo anni di politiche
anti-ambientali - prosegue Della seta - segnate da scelte infauste come il
condono edilizio e da non-scelte altrettanto gravi come la totale
inadempienza al Protocollo di Kyoto, finalmente si cambia strada. Crescono,
malgrado le difficoltà dei conti pubblici, le risorse per difesa del suolo e
parchi, vengono stanziati fondi per la demolizione degli ecomostri nelle
aree protette, nasce un fondo speciale da 200 milioni per finanziare misure
di riduzione delle emissioni che danneggiano il clima".
Particolarmente positivo il giudizio sul fronte energetico:
"L'Italia entra in Europa - sottolinea Della Seta - dandosi un sistema di
incentivi per favorire interventi di risparmio energetico negli edifici, la
sostituzione di caldaie e frigoriferi inefficienti con nuovi modelli ad alto
rendimento, la diffusione di pannelli solari. E' un paso importante per
avvicinare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto, che ci vedono in
drammatico ritardo, e in generale per diminuire i consumi di petrolio e
carbone che sono le fonti energetiche più inquinanti e più dannose per la
salute".
Per ciò che concerne la circolazione degli autoveicoli,
il giudizio è favorevole, ma si contesta l'esenzione totale per i modelli
Euro 4 di nuova immatricolazione: "L'esenzione - sostiene Della Seta - vuol
dire incentivare l'acquisto di nuove auto, è un aiuto all'industria
automobilistica più che un incentivo ambientale".
Negativo invece il giudizio sulla cancellazione del 5 per mille,
cosa che secondo Legambiente, penalizza fortemente il volontariato. "Pur
criticando la finanziaria dello scorso anno - commenta Della Seta - ,
avevamo salutato con grande favore questa misura introdotta da Tremonti nel
2005. Oggi, se di dimenticanza si è trattato, essersi scordati il 5 per
mille dà l'idea dell'attenzione, assai scarsa, che viene riservata al
volontariato. Se invece la decisione è stata ponderata, beh, allora siamo
davvero allibiti. In ogni caso, è evidente, auspichiamo un repentino
ripensamento e la reintroduzione di questa norma
Archivio
29/09/2006 Varata la Finanziaria da 33,4 mld
Archivio
|