Ieri sera, 24 ottobre, e' andato in onda un
servizio di "Striscia la Notizia" nel quale abbiamo finalmente appreso le
motivazioni per cui l'on. Leopoldo Di Girolamo, relatore di maggioranza
nella commissione Affari Sociali della Camera, ha dato parere negativo
(senza motivarlo) ad un emendamento per la vendita dei farmaci sfusi e per
far risparmiare 400 milioni di euro allo Stato; emendamento presentato, in
accordo con noi, dall'on. Donatella Poretti, della Rosa nel Pugno (Farmaci Sfusi),
gruppo politico che, siccome fa parte della medesima maggioranza dell'on. Di
Girolamo (Ulivo/Unione), si presuppone non l'abbia fatto con intento
ostruzionistico, tant'e' che era anche sottoscritto da Verdi, Pdci e Prc,
tutti gruppi della medesima maggioranza.
Non possiamo non rimanere affranti dalle spiegazioni fornite dal nostro
onorevole relatore: contrario perche' non ci sarebbero garanzie sanitarie
nella distribuzione e i consumatori non riceverebbero le necessarie
informazioni sulle controindicazioni e sui componenti farmacologici.
Affranti perche' abbiamo constatato ancora una volta la completa assenza di
competenze da parte di coloro che legiferano in materia di salute. Se
prima di dare parere negativo si fosse informato anche solo
superficialmente, Di Girolamo avrebbe scoperto che le motivazioni da lui
addotte per bocciare l'emendamento non stavano in piedi: negli Stati
Uniti, portato come Paese ad esempio in cui avviene questa distribuzione
di farmaci sfusi, il farmacista non infila le mani nude nel barattolo di
pillole per consegnarle una ad una al paziente, ma, quando non vengono
contate da un macchinario sterile (molto diffuso), i farmacisti seguono
regole severissime di igiene per inscatolare queste pillole (supposte, fiale
o altro) sfuse; farmaci che poi vengono inseriti in un contenitore di
plastica sterile sigillato, su cui viene stampata un'etichetta con data di
scadenza, nome del farmaco, posologia, ecc. In piu' viene stampato e
consegnato il foglietto con tutte le controindicazioni (il tutto
obbligatorio per legge).
Pertanto le obiezioni dell'on. Di Girolamo, che le fornisce solo per
via televisiva e non attraverso i canali istituzionali dovuti, sono del
tutto infondate.
Ci auguriamo che con il senno di poi, l'on. Di Girolamo ed i suoi
colleghi ripensino al macroscopico errore commesso, facendo si' che i
cittadini risparmino 400 milioni di euro che, al momento, sono solo regalati
alle industrie farmaceutiche.
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29/09/2006 Varata la Finanziaria da 33,4 mld
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