Giro di vite del governo su enti e organismi inutili. Risparmiati 12 milioni di euro, di cui 5 grazie al ministero dell'Ambiente
12 milioni di risparmi dalla razionalizzazione di comitati e organismi consultivi ministeriali e interministeriali, strutture che spesso non si capisce per che cosa siano state istituite. Non una gran cifra, ma in questi tempi di vacche magre, nonostante le buone notizie sulla riduzione del deficit, sicuramente una buona e incoraggiante notizia.
Dei 12.249.000 euro risparmiati, quasi 5 milioni di minori spese e di tagli agli sprechi (4.946.821 per la precisione) provengono dal ministero dell’Ambiente guidato da Alfonso Pecoraro Scanio, che ha provveduto a razionalizzare 57 organismi interni.
L’operazione, figlia di un decreto del governo varato l’estate scorsa, terminerà il 15 maggio 2007. Il piano prevede tagli per 15 milioni di euro per quel che riguarda l’anno appena trascorso (di cui appunto 12 sono già stati raccolti), mentre per l’anno in corso e per il 2008 sono previsti tagli per 42 milioni annui. Prima di incamerare le cifre sarà necessario attendere il parere del Consiglio di Stato.
L’obiettivo del governo è di ridurre le spese di enti e organismi del 30% rispetto al 2005 e di introdurre criteri di maggior rigore per quel che riguarda l'istituzione degli organismi. Finora hanno comunicato le proprie ricognizioni per il contenimento della spesa 6 ministeri. Oltre a quello dell’Ambiente ci sono quelli dell’Interno, dello Sviluppo economico, dei Beni culturali e delle Pari opportunità.
I dicasteri hanno tempo fino al 28 febbraio per passare in rassegna enti e comitati e comunicare quelli che ha senso continuino ad operare e quelli che invece è più opportuno ridimensionare o addirittura tagliare.
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29/09/2006 Varata la Finanziaria
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