Dal 5 marzo non sarà più
possibile applicare i costi fissi sulle schede di
ricarica dei cellulari. A riferirlo è il
relatore al dl sulle liberalizzazioni Andrea Lulli che
ha affermato: "La data di entrata in vigore della norma
non si sposta e resta fissata al 5 marzo". Soddisfatto
il Codacons:
"E' un'ottima notizia per i consumatori -
afferma Carlo Rienzi - Ora ci aspettiamo da
Bersani un provvedimento che apra la strada alla
restituzione di quanto ingiustamente pagato negli anni
dagli utenti per tale inutile balzello. In assenza di
interventi in tal senso - continua Rienzi - daremo
assistenza legale ai cittadini che vorranno chiedere
dinanzi ai Giudici di pace la restituzione delle somme
versate a titolo di costi di ricarica".
Gli utenti interessati all'azione legale
possono contattare il call center dell'associazione al
numero 892-007.
Liberalizzazioni: Costi ricariche abolite dal 5 marzo (http://www.canisciolti.info)
Dal 5 marzo non sarà più possibile applicare i costi fissi sulle schede di ricarica dei cellulari. A riferirlo è il relatore al dl sulle liberalizzazioni Andrea Lulli: "La data di entrata in vigore della norma non si sposta e resta fissata al 5 marzo". Ma non solo.
Un altro emendamento, sempre a firma del relatore, chiarisce che il termine di "60 giorni" per l'entrata in vigore del comma 3 all'articolo 1 relativo alla possibilità di recesso dei contratti esistenti o al trasferimento dei contratti di adesione con operatori di telefonia, di reti televisive i internet, "non si applica" al comma 1 che disciplina le novità sulle ricariche della carte prepagate.
"Siamo un paese un po' malato. Avevo chiesto di valutare le controdeduzioni delle aziende - spiega Lulli - ma le osservazioni che sono arrivate sono irricevibili: non mi hanno convinto". Al contrario, "dopo averle valutate, mi hanno convinto che l'applicazione della norma nei tempi previsti è possibile oltre che giusta".
Archivio Decreto Bersani e Liberalizzazioni
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