BRUXELLES. Un unico tetto massimo per le tariffe
di Roaming internazionale, un'eurotariffa opzionale e
l'eliminazione del periodo di adattamento per le aziende di telefonia
mobile. Questi sono i principali elementi del progetto elaborato dalla
commissione industria del Parlamento Europeo sulla proposta di direttiva
della Commissione UE relativa alle tariffe del roaming internazionale
Il progetto elaborato dal relatore a capo del dossier sul roaming,
l'eurodeputato Paul Rubig, che sara' votato durante la plenaria di maggio,
propone una somma forfettaria unica per tutte le chiamate in uscita, senza
differenziare il costo della chiamata effettuata ad esempio da un tedesco
che si trova in Italia e chiama un numero italiano e il costo di una
chiamata effettuata dallo stesso tedesco che chiama dal proprio paese verso
l'Italia.
Il progetto di Rubing propone inoltre che venga lasciata
all'utente la possibilità' di scegliere se pagare per le chiamate
internazionali la tariffa "di protezione del consumatore", con i price cap
fissati dal regolamento europeo che scattano d'ufficio,o se invece optare
per qualche altra formula tariffaria offerta da un operatore, se ritenuta
più conveniente. Questa possibilità di scelta, su cui stanno dibattendo
anche i Ministri delle Tlc dei Ventisette, non esisteva nella proposta della
Commissione.
Stando a uno studio appena pubblicato dal Beuc,
l'organizzazione di associazioni di consumatori indipendenti europee,
nessuno dovrebbe pagare più di 33 centesimi al minuto per una chiamata in
roaming. Contrariamente a quanto sostengono gli operatori mobili, spiega il
BEUC, non ci sono prove che le tariffe pagate dai consumatori siano scese
negli ultimi mesi. Il BEUC nota inoltre che le informazioni in materia di
servizi telecom internazionali, compreso il roaming e le tariffe per il suo
utilizzo, rese dagli operatori alle Autorità nazionali di regolazione "sono
spesso incomplete". Questa mancanza di informazioni dettagliate sui reali
costi del roaming "permette agli operatori di esagerare l'impatto di un
eventuale controllo sui prezzi".
L'associazione francese UFC-Que Choisir ha fatto un calcolo
per stimare quanto risparmierebbe un eurodeputato, in base alle
bollette di alcuni di loro. Il risultato è sorprendente poiché, in base alle
bollette di alcuni eurodeputati presi come modello, ogni politico potrebbe
risparmiare da 277 a 3000 euro, con una media di 1000 euro ciascuno.
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