Il Consiglio dei Ministri che si è riunito oggi ha
approvato, tra l'altro, un disegno di legge proposto dal ministro
della giustizia, Clemente Mastella, per l'accelerazione e la
razionalizzazione del processo penale nonché per una più incisiva tutela dei
diritti sostanziali.
Sottolineando il rispetto dei principi del contraddittorio,
del diritto di accusa e di difesa, della parità delle parti e della terzietà
del giudice, l'obiettivo della razionalizzazione non si limita a tagliare i
tempi ma persegue quello superiore di un processo realmente equo da svolgere
in maniera trasparente, comprensibile per le parti, efficiente e nel
rispetto di presupposti di solidarietà.
Il criterio che informa l'intero provvedimento,
pertanto, è il tentativo costante di coniugare efficienza del processo e
garanzie dell'imputato, operando sui vari istituti processuali in modo da
distribuire il costo del recupero della celerità sui vari attori: polizia
giudiziaria, pubblico ministero, difensore e imputato.
Tra le modifiche introdotte vi è:
- la nuova fisionomia del regime delle eccezioni di incompetenza, la
completa rivisitazione dei tempi di prescrizione del reato e degli
istituti della recidiva e del calcolo delle circostanze (il sistema della
legge cosiddetta "ex Cirielli");
- l'eliminazione del processo in contumacia;
- del tutto nuovo è l'istituto della messa in prova dell'imputato con
sospensione del processo, un istituto di tradizione anglosassone
finalizzato a sondare le possibilità di reinserimento sociale, che viene
previsto per i reati medio-piccoli per i quali è comminata la sola pena
pecuniaria o una pena edittale non superiore a tre anni e che ha dato
notevoli risultati nel processo minorile.
Sebbene il disegno di legge proponga interventi dettati
dall'urgenza di contrastare l'eccessiva lunghezza dei processi,
l'alto indice di prescrizione dei reati, il rispetto di garanzie spesso solo
formali e l'ineffettività della pena, la sua redazione si è sviluppata in
linea con quella dell'intervento di riforma dei codici penale e di rito
attualmente allo studio delle due Commissioni istituite presso il Ministero
nel 2006.
LINK:
Governo
Archivio Leggi
|