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06/08/2008 Il petrolio scende, la benzina no

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Dopo settimane di rialzi vertiginosi, che ha portato il prezzo del petrolio a toccare quota 150 dollari al barile, ora il greggio ha visto scendere il valore sotto i 120 dollari al barile, alla quotazione di maggio.

Una piacevole sorpresa per gli automobilisti che proprio in questi giorni stanno partendo per le meritate vacanze? Sembra di no perchè i petrolieri stanno tenendo i prezzi del carburante a livello elevatissimo.

Secondo i consumatori le quotazioni sono andate giù del 20%, (da 147 dollari a meno di 120 dollari ) mentre i prezzi alla pompa sono stati ridotti solo del 5%.da 147 dollari

Adusbef e Federconsumatori: Benzina e gasolio scendano a 1,40 euro al litro, il valore intorno a cui i carburanti dovrebbero attestarsi con il greggio scambiato a tale cifra.

E il Codacons, oltre a lanciare accuse contro le compagnie (il prezzo dei carburanti dovrebbe calare immediatamente del 15%) chiede un intervento del governo e dell’Antitrust.

Ed il dubbio è che dietro alla solita doppia velocità dell’andamento dei prezzi di petrolio e di carburanti, si possa nascondere la novità dell’estate 2008, la Robin tax, che colpisce le società petrolifere che cercano di rifarsi sui prezzi finali al consumatore.

Secondo l' Unione petrolifera, negli ultimi 15 giorni il prezzo dei carburanti è sceso di 7-8 centesimi al litro, (un litro di verde è sceso da 1,524 euro del 21 luglio a 1,467 di lunedì 4 agosto, mentre, nello stesso periodo, il prezzo di un litro di gasolio è passato da 1,518 a 1,462 euro). Ma per Adusbef e Federconsumatori, questo non basta mentre il Codacons ha annunciato che sta studiando una «mega-class action contro le compagnie».

Secondo le associazioni, per calmierare i prezzi bisogna accelerare le liberalizzazioni del settore, arrivando ad avere sul territorio almeno 2000 pompe bianche, cioè indipendenti dalle compagnie. Un’altra associazione, con l’intervento del governo e dell’Antitrust per combattere cartelli e speculazioni.

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