L'analisi
prende in considerazione 20 tra le principali aziende
In Italia sarebbero 4.000 i medici corrotti dalla GlaxoSmithKline
LONDRA - Convincono i consumatori di essere malati, corrompono i medici
con regali di diversa natura e travisano i risultati delle prove di efficacia e
sicurezza sui loro prodotti. Opera delle aziende farmaceutiche, che, secondo un
rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Consumatore, mettono in serio
pericolo la sanità pubblica occultando le strategie di
vendita per cui spendono miliardi di dollari in tutto il mondo.
Sotto i riflettori dell'indagine sono finite venti tra le più importanti case
farmaceutiche. "La vendita irresponsabile - dice il rapporto - dà luogo a un
serio problema, persistente e diffuso nell'intera industria farmaceutica". E'
dunque necessaria una battuta di arresto, controlli statali più duri e ordine
nelle politiche di promozione delle aziende.
Secondo il rapporto,
scandali come il ritiro del Vioxx, un antifiammatorio utilizzato
anche per l'artrite, sono i campanelli d'allarme di una promozione farmaceutica
priva di etica e che ricade unicamente sul consumatore. La medicina in
questione, infatti, fu ritirata dal mercato dalla Merck nel settembre
2004, nonostante l'azienda sapesse dal 2000 che il Vioxx aumentava le
probabilità di infarto. L'accusa riguarda dunque la manomissione dei risultati
degli studi per giocarsi il tutto per tutto fino alla fine. Risultato: negli
Stati Uniti sono più di 6.000 le cause archiviate contro l'azienda da persone
che, assunto l'antinfiammatorio in maniera regolare, sono finite all'ospedale.
Malgrado il regolamento vigente, evidenzia il rapporto, le aziende farmaceutiche
continuano a fare i loro comodi anche con i medici di famiglia. Eppure,
continuano a stupire i 60 miliardi di dollari spesi in marketing dalle venti
case farmaceutiche prese in considerazione, il doppio di quanto non sia
destinato alla ricerca.
Di quelle venti aziende,
soltanto
la
Bristol-Myers Squibb fornisce infatti ai consumatori
un dettagliato codice di comportamento di vendita. E ancora, la metà è stata
implicata dal 2001 al
2005 in
controversie legali per dubbie relazioni con i medici. Basti l'esempio della
britannica AstraZeneca, criticata per aver organizzato un evento per la
promozione del Crestor con tanto di biglietto aereo e hotel pagati
ai dottori e, dulcis in fundo, anche un biglietto per un musical incluso.
A proposito, è importante
segnalare anche il caso della GlaxoSmithKline. Attualmente, infatti, la
casa è sotto esame dalle autorità tedesche ed italiane per la corruzione
presunta di almeno 1.600 medici in Germania e più di
4.000 in
Italia, per un totale di 228 milioni di euro di regali illegali collezionati dal
1999 al
2002. L
'azienda si è difesa affermando che, da allora, ha stabilito precisi codici di
vendita e che il nuovo personale deve superare una prova sul codice morale
professionale prima di poter esercitare la professione. Il rapporto però,
precisa che nel 2004, ben 87 impiegati sono stati allontanati o hanno lasciato
volontariamente l'azienda per la violazione dei codici e che, in altri 109 casi,
le sanzioni sono invece state applicate.
"Una delle preoccupazioni
più forti - ha concluso Richard Lloyd, direttore generale
dell'Organizzazione mondiale del Consumatore - considera la promozione delle
medicine ai medici che, spesso conduce a un uso irrazionale del farmaco".
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