Cambia il paniere dell'Istat per il calcolo dell'inflazione. Nel 2009
entrano la pasta base per pizze, rustici e dolci, il mais in confezione,
le chiavi USB e i DVD. Nessuna uscita.
Cambia il paniere dell'Istat e apre a nuovi
prodotti che fotografano i cambiamenti di consumo delle famiglie. E
così fanno il loro ingresso per il 2009 quattro nuove posizioni: "Pasta base
per pizze, rustici e dolci", "Mais in confezione", "Chiave USB" e "Film in
DVD". È quanto comunica l'Istat aggiornando la composizione del paniere
usato per il calcolo dell'inflazione.
Non si registrano uscite di posizioni già esistenti e
gli aggiornamenti riguardano l'ingresso di nuove posizioni e la modifica di
alcune già comprese nel paniere. Entrano dunque mais e pasta base, i
prodotti dell'elettronica come le USB e i DVD, mentre sono stati inseriti
nuovi prodotti all'interno di posizioni già esistenti. In particolare, la
posizione relativa ai Servizi di telefonia fissa comprende ora anche le
"Tariffe inerenti tecnologie di tipo DSL" mentre in quella relativa a
Personal computer è stato introdotto il nuovo prodotto "Netbook".
Nel 2009 il paniere per il calcolo dell'inflazione sarà
dunque composto da 530 posizioni rappresentative (erano 533 nel 2008), che
costituiscono il campione di prodotti o di gruppi di prodotti per i quali
vengono diffusi mensilmente i relativi indici dei prezzi al consumo. Poiché
molte posizioni comprendono più prodotti, sono in tutto 1.143 i beni e
servizi inclusi nel paniere (erano 1.099 nel 2008).
Ci sono poi cinque capitoli che registrano un incremento
del loro peso relativo rispetto all'anno precedente: "Abbigliamento e
calzature", "Abitazione, acqua, elettricità e combustibili", "Mobili,
articoli e servizi per la casa", "Comunicazioni" e "Servizi ricettivi e di
ristorazione". In termini assoluti, la diminuzione più rilevante riguarda
invece il capitolo "Trasporti".
L'aggiornamento del paniere viene effettuato alla fine
di ogni anno, comunica l'Istat, "sulla base della verifica della
rappresentatività dei prodotti, della loro evoluzione tecnologica, delle
tendenze degli specifici mercati, delle differenziazioni regionali. Questa
operazione conduce all'inserimento di quei prodotti che hanno assunto
maggiore importanza nella spesa effettiva delle famiglie e all'esclusione di
altri la cui diffusione o utilizzo risulta in declino o marginale". I comuni
che concorrono al calcolo dell'indice restano 84 per una copertura di
popolazione provinciale pari all'86,6%.
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