Sto seguendo da un po' la questione dei referendum cosidetti
per la reintroduzione delle preferenze nella legge elettorale. Ho scoperto con
curiosità che c'è molta confusione anche tra le fila del moVimento 5 stelle
sulla questione ed in molti ci chiedono se raccogliamo le firme. Eppure il blog
di Grillo ed anche Travaglio ne hanno parlato spesso. Noi non sosteniamo
il referendum Parisi-Veltroni-Segni e vi spiego il perchè, anche se con
nomi così qualche dubbio dovreste avercelo.
1. Il referendum abrogativo della legge Calderoli dovrebbe (ovviamente in un
paese democratico) essere inaccoglibile perchè creerebbe una vacatio
legis, cioè abolirebbe la legge elettorale attuale senza ripristinare
il Mattarellum che non esiste più.
2. Se anche accogliessero un referendum inaccoglibile, ripristinando dalle
ceneri il Mattarellum (e vedremo che ci stanno lavorando) cioè il vecchio
sistema misto maggioritario 75% con collegi uninominali e 25% proporzionale,
provocherebbero un innalzamento dello sbarramento per i piccoli gruppi senza
reintrodurre se non in minima parte le preferenze, anzi allontanando ancora di
più le candidature dal controllo dei cittadini.
riprendo dalla lista di Rovigo: "
Il sistema Mattarella è un sistema elettorale misto: maggioritario a
turno unico con collegi uninominali per la ripartizione del 75% dei seggi
parlamentari unito per il rimanente 25% dei seggi assegnati al recupero
proporzionale dei più votati non eletti per il Senato attraverso un meccanismo
di calcolo denominato "scorporo" e al proporzionale con liste bloccate e
sbarramento del 4% alla Camera.
Al di là del fatto che questo sistema misto comporta alleanze obbligate con
tutti i partiti per vincere nei collegi uninominali e slegate da ogni
convergenza programmatica, non comporta se non in minima parte la
reintroduzione delle preferenze: Veltroni, con l'aiuto di Di Pietro e
Vendola, vuole ritornare al mattarellum ed avere così rappresentato un
solo candidato di coalizione (nemmeno più di partito) che, come sempre,
non sarà deciso a livello locale.
Non fatevi imbrogliare dalla questione della possibilità per i cittadini di
poter tornare a decidere liberamente, i collegi blindati saranno sempre
appannaggio dei soliti noti. I collegi sicuri spettano ai "pezzi grossi" anche
se non sono del posto e magari tu vorresti essere rappresentato da uno dei
tuoi.
Nessuna possibilità per chi si pone fuori dalle coalizioni perchè il
maggioritario con collegio uninominale secco punisce i piccoli e li
penalizzerebbe come risultato elettorale.
Se una forza non in coalizione prendesse il 4 % dei voti, con
l'attuale legge avrebbe 28 parlamentari, col mattarellum 8" , tra
l'altro solo nei collegi più grandi.
3. Tutti questi numeri ovviamente diminuiscono
ancora se diminuiscono i membri del Parlamento. E' per questo
che sembra si stiano accordando per ridurre davvero il numero dei parlamentari,
innalzando artificiosamente lo sbarramento nelle quote proprozionali più il
collegio è piccolo.
4. ma non finisce qui! gira voce http://www.gruppocinqueterre.it/node/841 che
Bersani abbia depositato la proposta di legge 4545 in cui sarebbe
proposta l'adozione di un doppio turno alle politiche con un quorum del 10%, con
in più la delega al governo per la determinazione dei collegi
uninominali. Peccato che se andate sul sito della Camera il testo di
tale legge, pur depositato a luglio 2011, dal titolo "Modifiche al testo unico
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in
materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al
decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato
della Repubblica, nonché delega al Governo per la determinazione dei collegi
uninominali" non è stranamente
consultabile. http://nuovo.camera.it/126?PDL=4545&leg=16&tab=2 Sarà un
caso?
Il Pd, il partito delle cooperative rosse, dei poteri finanziari, dei grandi
costruttori sta lavorando per non dare una rappresentanza elettiva a
tutti quelli che non abboccano più alle sirene del Regime sistematico,
per far voltare la protesta popolare, pacifica ed intelligente del Paese (dalla
Valsusa alla Sicilia), in una violenza diffusa da poter reprimere agevolmente,
magari nel sangue, col consenso del gregge disinformato (come avvenne nei
'70).
Sta a noi smascherare tutti i loro giochetti e non abboccare alle
provocazioni, così come si fa con i bulletti. Ricordiamoci infatti che chi fa
delle porcate, è un porco. Ma i porci sono ingrassati dai loro
padroni. E' nei trogoli che li nutrono che
bisogna cercare, per poi chiudere i rifornimenti. I trogoli vanno chiusi, ripeto
i trogoli vanno chiusi.
Per approfondire: Temi sulle elezioni
Archivio Movimento a cinque stelle
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