Prendere ai ricchi per donare ai poveri. Questa e' la logica, alla Robin
Hood, con la quale il Governo si appresta a tassare di un ulteriore 3% le
pensioni cosiddette d'oro, quelle superiori a 60mila euro l'anno. I nuovi
introiti, circa 50 milioni, dovrebbero essere destinati ad incrementare le
pensioni minime. Bella idea, ma a fare i conti si scopre la bufala in
agguato. Vediamo alcuni casi (1).
* Le pensioni minime, quelle con un importo medio di 590 euro mensili,
interessano circa 10 milioni di persone, il che significa che ad ogni
pensionato andranno 5 euro l'anno di aumento, cioe' 0,41 euro mensili.
* Le pensioni minime, quelle che si attestano su 402 euro medi mensili,
interessano circa 7 milioni di persone, il che significa che al pensionato
andranno 7 euro l'anno di aumento, cioe' 0,59 euro mensili.
Al numero di pensioni su riportate occorrerebbe aggiungere anche 761.517
pensioni ed assegni sociali, il che abbasserebbe ulteriormente l'obolo
mensile.
Insomma il Governo sta cercando di mascherare la riforma del sistema
pensionistico con un "atto di giustizia sociale", che sarebbe quello di
tassare ulteriormente le vituperate pensioni d'oro. La notizia e' stata
riportata a titoli cubitali sui media. Ci piacerebbe vedere altrettanti
titoli cubitali con "Tassa sulle pensioni d'oro? Una bufala!
15/03/2006 Effetti Sperequativi dell' Incremento delle Pensioni Minime L’innalzamento delle pensioni minime a 800 euro mensili porterebbe i pensionati beneficiati a superare l’attuale soglia di esenzione (no tax area). A questo punto, a meno di non apportare onerose modifiche alla tassazione Irpef, i futuri scenari possibili sono solo due: o i pensionati si vedranno erodere dall’imposta, talvolta anche in misura rilevante, l’incremento di cui hanno fruito o verranno esentati. Ma nella seconda ipotesi si verificherebbe
|