Agenzie varie - "La Fallaci è
al cospetto di Allah. Dovrebbe preoccuparsi": è il commento di Dacia Valent
portavoce della Islamic Antidefamation League (IADL). "Quasi impossibile
manifestare pietà per un personaggio come Oriana Fallaci" dice Valent che
definisce la Fallaci "una dei più attivi araldi dell odio razziale e
religioso". Secondo Valent "una vita spesa nell odio, difficilmente produce
amore e solidarietà" e il suo "odio per le minoranze etniche e religiose, il
suo disprezzo per neri, semiti e musulmani, ora che vede la morte e vede
Dio, deve essere un peso intollerabile, dal quale non può più nascondersi o
fuggire. Ora che è al cospetto di Allah, se fossimo in lei saremmo molto, ma
molto preoccupati". Dacia Valent sostiene che decine e decine di messaggi,
e-mail e sms sono stati inviati oggi dai musulmani che vivono in Toscana
alla Islamic Anti-Defamation League (Iadl) dopo aver appreso della scomparsa
della scrittrice Oriana Fallaci.
La portavoce della Islamic Anti-Defamation League (Iadl), spiega in un
comunicato le reazioni dei musulmani che vivono nella regione nella quale è
nata ed è morta la giornalista e scrittrice italiana. «Possiamo dire che da
stamattina stiamo ricevendo decine e decine di messaggi, mail e sms da parte
di appartenenti alle comunità che la deceduta scrittrice aveva minacciato
con incendi e bombe». Secondo l'esponente della Iadl, questa reazione
sarebbe legata all'ultima presa di posizione della Fallaci che, con intento
provocatorio, aveva minacciato di distruggere la moschea che dovrebbe essere
costruita a Colle Val d'Elsa, in provincia di Siena. «Li ha demonizzati
dalle prime pagine del 'Corriere della Sera' e dalle pagine di libri
pubblicati in pompa magna dalla RCS - conclude - Abbiamo ricevuto messaggi
che, pur manifestando un grande contegno di fronte alla sua morte,
evidenziano un senso di sollievo di fronte alla scomparsa di uno dei più
attivi araldi dell'odio razziale e religioso».
Davanti alla notizia della morte di Oriana Fallaci e' un'invocazione il
primo commento di Hamza Piccardo, il portavoce dell'Unione delle Comunita' e
Organizzazioni Islamiche in Italia (Ucoii): "Iddio abbia misericordia dei
giusti e dei deboli", e spiega "La morte e' un mistero davanti al quale non
e' lecito commento o interpretazione. Il Profeta Muhammad (pbsl) ci ha
insegnato a non parlare dei morti perche' "gia' stanno rispondendo delle
loro azioni". «La solida viscida ambiguità. Poteva risparmiare certe parole»
gli risponde il senatore di Forza Italia Paolo Amato, presidente del
'Comitato pro Oriana Fallaci per la libertà di espressione' «Piccardo si
vergogni per quello che ha fatto - accusa Amato - c'era anche lui il 7
dicembre 2005 a Firenze, insieme alla Iadl, ad assegnare la 'Mezza luna
d'oro (1) a tutti gli avversari di Oriana Fallaci, lo stesso giorno in cui
il comune di Milano le conferiva l'Ambrogino d'oro". La cerimonia, per chi
non se lo ricorda, si era svolta a Palazzo Vecchio, (2) sede del Comune di
Firenze e il premio era stato assegnato anche a Leonardo Domenici, sindaco
della città, attualmente in Giappone in visita ufficiale insieme al Maggio
Musicale Fiorentino. Il Sindaco ha inviato alla famiglia di Oriana Fallaci
un telegramma di cordoglio per la scomparsa della scrittrice, avvenuta
stanotte a Firenze. «Con Oriana Fallaci - ha scritto Domenici - scompare una
delle personalità di primo piano della cultura e del giornalismo, una
fiorentina illustre. La sua notorietà, la sua fama si sono estese, grazie
all' attività prima come inviata speciale e corrispondente di guerra in
Vietnam, in Medio Oriente, in Sudamerica, poi come scrittrice di libri
tradotti in numerose lingue, ben oltre i confini nazionali. Da anni si era
trasferita a New York, ma il suo legame e i rapporti con Firenze sono
rimasti intatti nel tempo, come dimostra la scelta di trascorrere i suoi
ultimi giorni nella propria città natale. A lei va il nostro pensiero
commosso per la inesorabile malattia che l'ha colpita e contro la quale ha
lottato con forza e coraggio fino agli ultimi istanti. Alla famiglia, alla
cara sorella Paola, giungano i miei personali sentimenti di partecipazione e
di cordoglio».
Per Massimo Fini, suo ex-collega, a cui la Fallaci chiese in seguito 3
miliardi di danni per le sue critiche - «Il suo egocentrismo, la sua notoria
aggressività e prepotenza era moderata dal legame con Alekos Panagulis. Le
dava dei gran ceffoni, che poi era l'unico modo per domarla, e lei in quei
tempi era felice e persino simpatica. Mi prese sotto la sua ala e mi propose
di scrivere la sua biografia. In quegli anni era anti-americana. Camminavi
con lei per le strade di Firenze e ogni tanto ti dovevi fermare dietro le
colonne dei portici perchè era convinta che la Cia la pedinasse». «E poi gli
ultimi libri - aggiunge Fini - l'ultima Fallaci avrei preferito non
leggerla. Negli anni '70 era riuscita a coniugare passione e ragione, alla
fine era diventata imbarazzante, dalla sua penna solo invettive».
Sherif El Sebaie
Fonte:
http://salamelik.blogspot.com/
14.09.06
Note:
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