Cinque anni fa l'Ulivo propose delle
modifiche alla legge elettorale.
Berlusconi, il nostro dipendente portatore nano di referendum, reagì (ascoltate
l'audio) bollandole come antidemocratiche e si appellò a Ciampi.
L'Ulivo abbozzò e non se ne fece nulla.
Cinque anni dopo il Polo propone delle
modifiche alla legge elettorale.
Prodi reagisce bollandole come antidemocratiche e si appella a Ciampi.
Il Polo non fa una piega e le approva alla Camera.
Sembra il ballo del qua-qua.
E i cittadini?
Contano meno di zero.
Le elezioni sono lo strumento con cui noi assumiamo dei dipendenti su un
progetto a termine.
Faccio una proposta: nella prossima legislatura va sancito che una legge
avvallata da un referendum possa essere cambiata solo da un altro referendum.
Spero che qualche dipendente mi stia a sentire, e soprattutto, tutti i
datori di lavoro.
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