Un deputato di Forza Italia, Giorgio Simeoni, ex
vicepresidente della giunta regionale e assessore nella giunta Storace, è
risultato coinvolto nell’inchiesta sulla mala sanità nel Lazio.
I magistrati ne hanno chiesto l’arresto. Se fosse stato un ‘comune cittadino’ si
troverebbe in questo momento ospite di un penitenziario. In quanto deputato è
stato necessario richiedere l’assenso della Giunta per le autorizzazioni
a procedere della Camera. Inizialmente i parlamentari dell’Ulivo
Pierluigi Mantini e Oriano Giovannelli avevano valutato oggettiva la richiesta a
procedere per la gravità delle accuse. Poi hanno cambiato idea, secondo l’Ansa,
dopo un incontro con Dario Franceschini.
Gli unici a dichiararsi per l’autorizzazione sono stati l’Italia dei
Valori, il Pdci e Marilena Samperi
dell’Ulivo.
Ora io chiedo ai miei colleghi dell’Unione se dobbiamo comportarci esattamente
come la Cdl, per perpetuare comportamenti che allontanano sempre di più i
cittadini, in particolare i nostri elettori, dalla politica?
I deputati devono essere giudicabili come qualunque altro cittadino italiano,
non sono una casta autoreferenziale. L’Unione dovrà avviare una
seria riflessione su questo tema. Casi come quello di Simeoni non devono più
ripetersi
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