TuttoTrading.it

TUTTO
FRANCOBOLLI



Home
Contatti

Informazione A.Informaz. Granditemi Dividendi Divid.2017 Divid.2018 Divid.2019 Divid.2020 Divid.2021 Divid.2022 Divid.2023 Divid.2024 T.Economia Tuttoborsa Tuttobanche Glossari T.Shopping Sicurezza Inf. Tuttoscuola Tuttoweb Tuttotrading

VAI ALLA MAPPA DEL SITO




03/12/2006 Manifestazione Cdl a Roma, l'Udc ha preso un'altra strada (http://www.canisciolti.info)

TUTTOFRANCOBOLLI per iniziare o continuare una collezione a prezzo favorevole o per regalare una bella collezioncina ad un giovane

Ricerca personalizzata
TUTTOFRANCOBOLLI per iniziare o continuare una collezione a prezzo favorevole o per regalare una bella collezioncina ad un giovane

 

03/12/2006 Cesa a Berlusconi: Ieri l'Udc ha preso un'altra strada

 

"Abbiamo grande amicizia e rispetto per Berlusconi ma noi ieri abbiamo preso una nuova strada". Cosi' il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, replica a Berlusconi che ha sollecitato Casini a decidere "in tempi rapidi" se vuole rientrare nel centrodestra. "Vogliamo rappresentare il popolo moderato di centrodestra - ha detto Cesa - in maniera diversa. Solo con gli slogan rischiamo che questo governo duri ancora. Occorre avere un progetto e il nostro e' quello di realizzare in Italia un grande centro moderato alternativo alla sinistra che intercetti tutti i moderati rimasti delusi dal governo dell'Unione".

 

03/12/2006 Berlusconi da l'ultimatum a Casini: Se vuole tornare lo faccia in fretta

 

"Ieri sera ho detto che stiamo ingrassando il vitello in attesa del figliol prodigo. Pero' attenzione, possono passare anche i tempi, e se c'e' un ritorno si manifesti in tempi rapidi. Perche' altrimenti, poi, il vitello lo usiamo per altre cose". Silvio Berlusconi anche questa mattina si e' rifatto alla parabola biblica per commentare il possibile ritorno di Pier Ferdinando Casini all'interno della Casa delle Liberta'.

"Sono sereno e soddisfatto, è stato un grande atto collettivo di opposizione, un'opposizione propositiva e costruttiva di chi vuole unire e non dividere il Paese e che ha avanzato con forza le proprie ragioni". Così il leader della CdL Berlusconi, sulla manifestazione di ieri contro la Finanziaria. Sulla leadership della CdL: "Questa storia lasciamola agli altri, perchè è qualcosa di grottesco".

03/12/2006 Fiano, Ds: I saluti romani e le bandiere nere della Cdl sono un'offesa al Paese

"I saluti romani e le bandiere nere da un lato e i fischi all'inno di Mameli dall'altro, offendono la storia di questo paese e chi si professa democratico avrebbe dovuto non invitare questa gente". Lo afferma Emanuele Fiano, deputato Ds e segretario nazionale di Sinistra per Israele. "Hanno ragione Prodi e Fassino - aggiunge - a dire che le manifestazioni, anche contro il governo, sono elemento di sostanziale democrazia ma i leader del centrodestra dovrebbero condannare con nettezza le degenerazioni viste nel loro corteo". "Come cittadino italiano, ebreo e antifascista - conclude - non smetterò mai di pensare che il saluto romano e la bandiera nera sventolata in una manifestazione, siano un insulto che non intendo in alcun modo accettare".

 

03/12/2006 Udeur: Da Berlusconi un film già visto

 

Nulla di nuovo a San Giovanni, tranne l'assenza dell'Udc. Abbiamo assistito alla solita manifestazione che il centrodestra ripete ogni cinque anni quando sta all'opposizione, piena di insulti contro il governo e di rimpianto per il potere perduto". Lo afferma in una nota il capogruppo dell'Udeur alla Camera Mauro Fabris. "Nessuna proposta nemmeno capace di riagganciare l'Udc che in piazza si è stancata di andare. Non ci aspettavamo nulla, ma nemmeno - conclude - di assistere solo a un film già visto".

 

03/12/2006 Ferrante: Vergognosi gli slogan inneggianti al regime e i saluti fascisti

 

"E' assolutamente vergognoso che durante la manifestazione della Cdl siano ricomparsi slogan inneggianti al regime e, in particolare, i saluti fascisti": lo dichiara, in una nota, il senatore Francesco Ferrante della Margherita.

"D'altra parte - prosegue il senatore dielle - la annunciata presenza alla manifestazione degli esponenti della destra radicale, lasciava inevitabilmente spazio a degenerazioni di questo tipo. È gravissimo, però, che un gesto che offende i valori italiani sia ostentato durante un corteo definito dalla destra 'della libertà'". "Ed è ancor più grave e preoccupante - conclude Ferrante - che nessuno, dalla Cdl, abbia preso le distanze da un gesto che rievoca un periodo drammatico della nostra storia".

 

03/12/2006 Berlusconi: Casini? Prima o poi tornerà a casa come il figliol prodigo

 

Era stato annunciato come il "Berlusconi day" e così e stato. Il presidente di Forza Italia ha attaccato oggi frontalmente il governo chiedendo le dimissioni di Romano Prodi e ha rilanciato il dialogo con i centristi di Pier Ferdinando Casini, sicuro che "prima o poi tornerà a casa come il figliol prodigo". Di fronte alla marea umana che ha riempito sin dal primo pomeriggio Piazza San Giovanni a Roma, Berlusconi si è scagliato contro la finanziaria che "toglie a tutti senza dare a nessuno". Questo governo, che "impoverisce di libertà i cittadini", deve "andare a casa".

Contro "la peggior finanziaria della storia repubblicana", l'opposizione deve far valere la propria differenza anche sul piano dei valori, ha aggiunto. Mentre la sinistra "svaluta la famiglia formata da una donna e un uomo", ha sottolineato Berlusconi, la Cdl è in sintonia con il pensiero di Benedetto XVI. Berlusconi ha poi lanciato un messaggio unitario a tutto il centrodestra, evitando ogni riferimento al grande assente, l'Udc di Casini. Ora l'obiettivo, ha argomentato, è "tornare al più presto al governo per finire il lavoro fatto bene negli ultimi cinque anni tutti assieme". Anni in cui, ha rivendicato, il governo "ha mantenuto tutte le promesse".

 

02/12/2006 Manifestazione Cdl a Roma: Per la Polizia erano in 700mila

 

Balletto di cifre, come di rito, per la manifestazione di oggi della Casa delle libertà a Roma contro il governo Prodi. Per Silvio Berlusconi c'erano oltre due milioni di persone. Il comitato organizzatore ha parlato di due milioni e 200 mila partecipanti descrivendo l'iniziativa politica come "la più imponente dal dopoguerra ad oggi". Le forze dell'ordine arrivano alla stima di circa 700 mila manifestanti calcolato in base alla capienza della piazza.

 

02/12/2006 La piazza di Berlusconi, Bossi e Fini contro il "governo delle tasse"

 

Decine di migliaia di dimostranti sono arrivati in Piazza San Giovanni a Roma, dopo avere attraversato in tre cortei il centro della città, per ascoltare Silvio Berlusconi e altri capi della Casa delle Libertà in una protesta contro la Finanziaria del "governo delle tasse". Ognuno dei cortei, ai quali ha partecipato il leader di Alleanza Nazionale Gainfranco Fini, è stato preceduto da uno striscione polemico verso la politica del governo, accusato dalla Casa delle Libertà di aumentare oltre misura la pressione fiscale, soprattutto sul ceto medio.

"Prodi al governo, povera Italia", si leggeva in testa al corteo di An, partito da piazza della Repubblica. "Più tasse = meno libertà" e "No alle tasse che uccidono il lavoro" erano gli slogan che capeggiavano negli altri due, popolati da molti militanti della Lega Nord e di Forza Italia. Sul capo dei manifestanti volteggiava un aereo con una scritta in coda: "Silvio ci manchi, Napoli".

E' previsto che Berlusconi arringhi la folla a Piazza San Giovanni a partire dalle 17.00, accanto al leader della Lega Nord, Umberto Bossi e a Fini, mentre l'Udc non ha aderito alla manifestazione, preferendo organizzare un raduno alternativo a Palermo. L'ex premier, tornato ieri a Roma dopo il ricovero in ospedale per il malore che lo ha colpito sul palco di Montecatini, ha rassicurato i sostenitori sulla sua buona salute.

Diversi manifestanti indossavano oggi la maglietta con scritto "i ricchi non piangono, ma io sì", con riferimento polemico ad una pubblicità di Rifondazione comunista di sostegno alla Finanziaria, secondo cui "Anche i ricchi piangono". Molti i dimostranti che hanno dichiarato di partecipare per la prima volta ad una manifestazione. "Abbiamo dimostrato che la piazza non è solo di sinistra, siamo qui perché Prodi ha ammazzato il ceto medio", ha detto Tommaso Salvemini, di 38 anni, dipendente Telecom di Roma.

Quasi tutti protestano contro il governo per l'aumento delle tasse deciso con la Finanziaria 2007, come accusa il centrodestra "Sono scesa in piazza per la prima volta contro la politica tributaria di questo governo", ha detto Maria Teresa Ribuffo, di 60 anni, in piazza San Giovanni. Per Carlo Parodi, di 73 anni, "il governo è succube della sinistra estrema. Questo è inaccettabile".

02/12/2006 Roma: partita la manifestazione della Cdl e si attende il comizio di Berlusconi

Migliaia di persone stanno sfilando per le vie di Roma per protestare contro la legge Finanziaria presentata dal Governo. Gli elettori del centrodestra, di Forza Italia, di Alleanza Nazionale, della Lega e della Dc raggiungeranno da tre punti della capitale piazza San Giovanni dove alle 17 inizieranno gli interventi dei leader della coalizione.

"Berlusconi e' caricato, caricatissimo" ha detto Paolo Bonaiuti, portavoce dell'ex-premier, intervistato da Sky Tg24: "Abbiamo fatto le 2 stanotte per preparare il discorso. E' in perfetta forma. D'altra parte lui e' un combattente, e' come un Rocky: quando pensi che stia per essere sconfitto, viene fuori alla grande, per vincere" aggiunge Bonaiuti che poi rivolge le sue critiche alla maggioranza. "Quando loro erano all'opposizione hanno fatto 10.000 manifestazioni contro il governo senza una buona ragione, oggi ci criticano perche' noi ne facciamo una, una sola, per 10.000 buone ragioni, la prima delle quali e' una finanziaria che in Italia non piace proprio a nessuno. Anzi, no. Piace solo a due persone: Padoa Schioppa e Prodi...".

Al corteo non partecipano i rappresentanti dell'Udc: "La manifestazione dei nostri alleati a Roma e quella nostra qui a Palermo sono accomunate dallo stesso spirito: Quello di scalzare questo governo e questa maggioranza", ha assicurato Giovanardi. "La Casa delle liberta' punta allo stesso obiettivo. Possiamo perseguirlo con alcune differenziazioni". Il segretario dei Ds Fassino ha ribadito la sua posizione: "Oggi gli italiani sentiranno solo slogan propagandistici. E' una manifestazione che dice solo dei no", una manifestazione "propagandistica".

Per il presidente della Camera, Bertinotti, invece: "Quando si riempiono le piazze siamo di fronte a un esercizio democratico. Io non faccio parte del governo, ma se si introducono misure per eliminare l'evasione fiscale, penso che un governo non agirebbe male". Secondo Bertinotti "una democrazia vive anche nelle manifestazioni di piazza. Che la piazza venga utilizzata - e' un elemento sempre da considerare nell'ambito democratico, specie quando ci troviamo di fronte a manifestazioni di massa".

 

02/12/2006 A Roma va in scena la protesta della Cdl con la regia di Berlusconi

 

Prima del comizio finale in Piazza San Giovanni delle ore 17,00, sfileranno tre cortei che attraverseranno la città di Roma. Il raduno è previsto a partire dalle 13. I cortei si muoveranno a partire dalle 14,30. Il primo corteo, informa Aldo Brancher (Fi) in una nota, partirà dal Circo Massimo, il secondo da piazza della Repubblica, il terzo da largo Colli Albani. Alla testa cortei ci saranno molti esponenti della Casa delle Libertà: dal Circo Massimo tra gli altri è prevista la presenza di Maroni, Castelli e Calderoli per la Lega; Tajani, Tremonti, Pera, Scajola e Stanca di Forza Italia; La Russa, Matteoli, Martinat, Rampelli per Alleanza Nazionale. Da piazza della Repubblica in testa al corteo ci saranno Alemanno, Cursi, Gasparri, Urso, Ronchi di Alleanza Nazionale; Cicchitto, Pisanu, Bonaiuti, Adornato e Guzzanti di Forza Italia.

Il corteo che prenderà il via da Colli Albani sarà capeggiato per Forza Italia da Bondi, La Loggia, Prestigiacomo, Schifani, Vito e Vizzini e per Alleanza Nazionale Landolfi, Mantovano, Viespoli. "Il vero significato politico della manifestazione - osserva Brancher - lo si potrà raccogliere nel corso dei tre cortei che attraverseranno la città. Sono certo che la gente, i singoli faranno la differenza sia numerica che politica. Da più di un mese, ogni giorno riceviamo centinaia di telefonate di persone che intendono partecipare alla manifestazione e che spesso non hanno mai avuto esperienze del genere e ciò nonostante sono animate da una passione inedita. Sono professionisti, artigiani, commercianti, impiegati e casalinghe che si sentono umiliate dalla politica fiscale del governo Prodi".

 

02/12/2006 Il giorno della verità per Berlusconi nella 'piazza rossa' di Roma

 

Piccoli dettagli da curare, la frenesia delle ultime ore da governare, ma oramai la macchina organizzativa del '2 dicembre' e' pronta. E la Capitale si avvia ad ospitare ''una grande protesta popolare contro il governo delle tasse, delle falsita' e dell'odio sociale''. Con il popolo di centrodestra (l'Udc prepara una propria inziativa a Palermo), pronto a gridare 'Basta tasse, basta Prodi' e 'Forza Silvio, leone della liberta'!'. E cosi', Forza Italia, Alleanza nazionale e Lega Nord (ma anche Pri, Mpa, Dc per le Autonomie, Azione sociale, Riformatori liberali, Fiamma Tricolore e Partito dei pensionati) chiameranno tra poche ore a raccolta iscritti, simpatizzanti e semplici cittadini. Distribuiti in tre lunghi serpentoni, per i quali, condizioni meteo permettendo (le previsioni parlano di cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso), gli organizzatori stimano almeno 500.000 presenze. Ma c'e' pure chi spera si vada ben oltre, con l'obiettivo di sfondare quota 1 milione.

Numeri, orari, curiosità e previsioni si accavallano alla vigilia della manifestazione del centrodestra, domani a San Giovanni. Per l'opposizione di centrodestra di Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini ed Umberto scatta l'ora x per la mobilitazione dell'opposizione contro il goevrno Prodi e la sua finanziaria. Ecco il vademecum degli appuntamenti romani.

Sono attese centinaia di migliaia di persone da tutta Italia. Per chi arriva con i pullman ritrovo al Circo Massimo dalle ore 13. Per chi arriva in treno il punto d'incontro è in Piazza della Repubblica dalle ore 13. Altri manifestanti arriveranno inoltre nella Capitale con aerei e automobili. CORTEI Il comizio conclusivo è preceduto da quattro cortei. Non c'è una rigida separazione fra partiti, ma ai militanti sono state date indicazioni di massima per confluire ciascuno in uno dei 'raggruppamenti'. Fra Umberto Bossi, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, sarà solo quest'ultimo a prendere parte ai cortei (quello di Piazza della Repubblica), mentre gli altri due interverranno direttamente dal palco per tenere i loro discorsi.

Il primo (con ogni probabilità il più nutrito) partirà da Piazza della Repubblica alle 15. Ad esso parteciperà in modo massiccio An, insieme a partiti più piccoli come i Riformatori Liberali. La figura del 'capo-corteo' sarà rivestita da Alemanno. Il secondo corteo partirà dal Circo Massimo alle 15, accogliendo chi arriverà con i pullman dal Nord Italia. Capo-corteo sarà Antonio Tajani (FI). E' in questo corteo che confluiranno molti dei militanti della Lega e di FI e quelli di As di Alessandra Mussolini. Il terzo corteo partirà da Largo dei Colli Albani alle 15. Sarà il punto di raccolta di chi proviene dal Sud e sarà guidato da Marco Martinelli (An). Previsti molti militanti di FI. Ai tre cortei si somma infine il pre corteo organizzato dai giovani di FI, Lega e An. Il punto di ritrovo è piazza Indipendenza, dalle 11. Il corteo si muoverà alle 14 per confluire poi in quello di Piazza della Repubblica.

Dal Circo Massimo marceranno Maroni, Castelli e Calderoli, Tajani, Tremonti, Pera, Scajola, Stanca, La Russa, Matteoli, Martinat, Rampelli. Da piazza della Repubblica in testa al corteo ci saranno Alemanno, Cursi, Gasparri, Urso, Ronchi, Cicchitto, Pisanu Bonaiuti, Adornato e Guzzanti. Il corteo che prenderà il via da Colli Albani sarà infine capeggiato da Bondi, La Loggia, Prestigiacomo, Schifani, Vito e Vizzini Landolfi, Mantovano, Viespoli.

Dalle 17 in poi (ma l'orario potrebbe slittare di alcune decine di minuti) si terranno in piazza San Giovanni i comizi dei leader. Parleranno nell'ordine Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Poi di nuovo Berlusconi, per salutare la folla prima del rompete le righe. Difficile che intervengano gli altri leader dei partiti più piccoli del centrodestra, che pure non avevano nascosto la loro irritazione nei giorni scorsi per l'esclusione dalla scaletta. La manifestazione non dovrebbe concludersi prima delle 19.

L'evento sarà attentamente monitorato dai mass-media. Oltre alla diretta di Radio Radicale, il servizio pubblico dedicherà uno speciale Tg2 dalle 16:40 alle 19. La7 ha previsto uno speciale dalle 15:15, mentre il Tg4 ha programmato due finestre informative da 10 minuti ciascuna e la diretta di un'ora a partire dalle 18:55. Il Tg5 propone infine uno speciale dalle 16.

Non c'è un piano sicurezza straordinario come avvenne per altri grandi eventi, ma sarà garantito una massiccia presenza delle forze dell'ordine e del 118. La stima minima dei responsabili delle sicurezza è di 200 mila presenze.

Più gente sarà in piazza, più lento inevitabilmente si svolgerà il deflusso. Con una dead-line per chi viaggia in treno: le 21. Dopo quell'ora, infatti, partirà lo sciopero di alcune sigle sindacali dei ferrovieri, anche se questo non dovrebbe pregiudicare l'intero traffico ferroviario.

 

02/12/2006 Il 2 dicembre sancisce in diretta tv la fine della Casa delle Libertà

 

Forse il 2 dicembre 2006 passerà alla storia come la giornata che sancisce in diretta tv la fine della Casa delle Libertà. Sicuramente segnerà, stavolta anche davanti ai telespettatori, lo smarcamento del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, da Silvio Berlusconi. Certo non sarà facile sostenere le ragioni della propria strategia davanti a 10 mila persone (tante ne contiene il Palazzetto dello Sport di Palermo dove si svolgerà la contro-manifestazione dei centristi) se a Roma l'ex premier riuscirà a portarne da tutta Italia, per strada, nella piazza che per antonomasia più di sinistra, centinaia di migliaia e sotto differenti bandiere.

Eppure, assicurano a via dei Due Macelli, "non siamo invidiosi". Riconoscono la portata dell'evento capitolino ma sono pronti a tenere alta la propria bandiera: "A Roma ci sarà una grande manifestazione - osservano - ma a Palermo si svolgerà un evento altrettanto importante". Quindi mentre a Piazza San Giovanni si sentiranno "gli stessi slogan di 12 anni fa che - come dice Casini - creano emozioni nel paese ma non sono una proposta politica alternativa a Prodi", l'ex presidente della Camera terrà a Palermo un "discorso alto", come lo definiscono i suoi collaboratori.

Le linee generali sono quelle che il leader centrista va dicendo praticamente dal giorno dopo le elezioni politiche che hanno sancito la sconfitta del centrodestra: che la Cdl non esiste più, che l'Udc ha scelto una strada diversa da quella degli alleati, che non crede nel partito delle libertà di Berlusconi ma lavora per un partito dei moderati. In più l'ex presidente della Camera argomenterà la sua "scommessa" annunciata già ieri sera nel corso della trasmissione di Michele Santoro, 'Annozero': "Punto a presentarmi alle prossime elezioni Europee - ha spiegato ieri sera - con una federazione di partiti di centro. Se i numeri mi diranno che ho fallito, ammetterò di aver sbagliato strategia e si vedrà. Ma fino ad allora, al 2009, la mia tattica resta questa".

Ovviamente di una siffatta forza politica Casini vuole essere il leader, non certamente, a sentire lui, di quella coalizione che Berlusconi "con grande merito" ha tenuto insieme per dieci anni: "Che io mi possa immaginare o che possa pretendere di essere stupidamente il leader di una coalizione con la Lega e Alessandra Mussolini è fuori dal mondo, dalla mia volontà e dalle mie possibilità", ha detto sempre ieri sera da Santoro.

Dal palco del Palazzetto dello Sport di Palermo parleranno anche Cesa, Buttiglione, i 'padroni di casa' Totò Cuffaro e Francesco Saverio Romano, e anche il 'dissidente' Carlo Giovanardi che nel corso della Direzione nazionale del partito che sancì l'assenza dell'Udc al corteo di Roma votò contro. "Perché - ha spiegato in diverse occasioni - a Roma ci saranno moltissimi elettori e simpatizzanti dell'Udc: è un errore che non ci sia nessuno a rappresentarli". Ammesso che sia così, di sicuro ai centristi che decideranno di andare a piazza San Giovanni non mancherà la bandiera..

.  

02/12/2006 La Fnsi contro gli organizzatori della manifestazione della Cdl a Roma

 

''Mi risulta che gli organizzatori della manifestazione della Casa delle liberta' che si svolgera' domani a Roma, intendano autorizzare l'accesso alla sala stampa soltanto ai giornalisti muniti di un bracciale di colore azzurro sul quale appare lo slogan politico: 'Contro il governo delle tasse, per la liberta''. Si tratta della prima volta che in una manifestazione pubblica accade un fatto del genere, inconcepibile da tutti i punti di vista. I giornalisti non possono essere costretti ad esibire alcuno slogan; il loro mestiere e' quello di informare in modo corretto e obbiettivo''. Lo dichiara, in una nota, il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa, Paolo Serventi Longhi.

''E' logico richiedere alle testate - prosegue Serventi Longhi - di accreditare i loro cronisti, come avviene in molte manifestazioni politiche e sindacali, ed e' giusto che i giornalisti siano identificabili come tali. Ma e' assurdo e offensivo per la professione pretendere che un bracciale di identificazione sia trasformato in uno strumento di propaganda politica. Un atto illegale e contrario alla deontologia del giornalismo. Chiedo formalmente agli organizzatori di ritirare i bracciali e di consentire l'accesso all'area del palco e alla sala stampa a tutte le colleghe e i colleghi muniti dell'unico documento di identificazione professionale: la tessera di iscrizione all'albo dei giornalisti rilasciata dall'Ordine''

 

01/12/2006 Bossi: Se manca un piccolo partito come l'Udc non se ne accorgerà nessuno

 

"L'Udc vada dove vuole. Tanto non si accorge nessuno se nella piazza mancherà un partito piccolo". Lo ha detto il segretario federale della Lega nord, Umberto Bossi, rispondendo ad una domanda sull'assenza dell'Udc alla manifestazione di Roma. "Tra milioni di persone - ha detto Bossi - se ne mancheranno 12 non conta niente", ha osservato riferendosi alla concomitante manifestazione organizzata dal partito di Pier Ferdinando Casini a Palermo. "Credo - ha proseguito - comunque che alla fine i militanti Udc verranno lo stesso".

Bossi parlerà domani in piazza ("Berlusconi ordina e io eseguo") ma ha specificato di non essersi preparato nessun discorso per domani dal palco di piazza San Giovanni: "Ho l'abitudine di salire sul palco e di parlare". E il leader del Carroccio ha poi parlato di Berlusconi e del suo stato di salute: "Ci siamo visti l'altro giorno in ospedale e l'ho trovato molto bene. E' di nuovo in forma e mi sembra abbia voglia di buttarsi nella mischia. Alla fine, non ha avuto niente".

"Saremo un milione di persone - ha detto a margine della convention 'Padani nel mondo' - e la manifestazione di domani sarà molto grossa". Per quanto riguarda, infine, la vicenda delle bandiere Udc, che sarebbero state acquistate dagli organizzatori della manifestazione, Bossi ha detto: "Non ne so nulla, io non faccio parte dei traffichetti. Al limite chiedetelo a Calderoli". E il senatore leghista, presente con Bossi alla convention, ha risposto con una battuta: "Infatti sono del comitato".

01/12/2006 Buttiglione: Dobbiamo aiutare Berlusconi ad uscire di scena

 

"Se la storia delle bandiere e' vera e assolutamente vergognosa". Cosi' stamane ai microfoni di Radio Citta' Futura il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione. Il testo della dichirazione e' stato diffuso dalla stessa emittente.

"Non si puo' far finta che la gente dell'UDC scenda in piazza quasi per delegittimare la dirigenza dell'UDC che invece va a manifestare a Palermo. Ordinare bandiere per farle sventolare dai propri militanti, se e' vero e spero che non lo sia, sarebbe una cosa vergognosa' e continua spiegando i motivi che animeranno il loro corteo 'C'e' anche una comprensione della novita' culturale della nostra manifestazione. Noi manifesteremo contro la finanziaria. Ma mentre tutti in Italia pensano che il primo problema del paese sia quello economico noi pensiamo che il primo problema dell'Italia sia quello dell'educazione, della trasmissione dei valori e di una cultura che e' allo sbando e anche i problemi dell'economia nascono da questa cultura allo sbando da questa mancanza di criteri chiari per definire cio' che serve per lo sviluppo del paese e cio' che serve per la solidarieta'".

Sull'offerta di Ignazio La Russa capogruppo An che ieri aveva invitato l'Udc a inviare una delegazione ai cortei di Roma offrendo di inviare una delegazione e di andare lui stesso a Palermo, Buttiglione risponde: "Mi pare una buona proposta ma non credo sia piu' realizzabile perche' arriva fuori tempo massimo. Di sicuro ci saranno nostri militanti a Roma. La voglia comune e' quella di aprire una discussione all'interno del centro destra".

E alla domanda se domani potrebbe trasformarsi in un Berlusconi Day, spiega: "La malattia breve di Berlusconi ha provocato una grande ondata di simpatia nei suoi confronti, della quale noi siamo in prima linea perche' siamo sinceramente suoi amici. Eviterei pero' di dare a questo un significato politico. I problemi non cambiano. Una fase della storia politica si avvia a conclusione. Quella dominata da Prodi e Berlusconi. Bisogna aprire una fase nuova. Avanzano anche nuovi temi culturali e politici. Il tema dell'identita' della nazione ad esempio, che 12 anni fa quando questa fase e' iniziata, non erano cosi' attuali. Domani a Roma sara' un'apoteosi di Berlusconi senz'altro intesa anche come una grande manifestazione di affetto e ci dispiace di non essere presenti da questo punto di vista, ma non cambia nulla alla sostanza politica dei problemi davanti ai quali si trova l'Italia. Ogni grande politico ha il suo ciclo politico che secondo me si sta concludendo. E allora bisogna aiutare Berlusconi a uscire di scena con grazia e non con un capitombolo".

Ricerca personalizzata