"Ci sono le condizioni per un rilancio della maggioranza e del Governo, basati su ritrovato equilibrio politico, fiducia, coerenza del programma assicurata dalla guida di Romano Prodi". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli, presidente della Margherita, dopo il vertice di palazzo Chigi.
Prima una accurata verifica sui numeri, poi la decisione: ancora tutto aperto al termine della prima giornata di consultazioni al Qurinale, e Giorgio Napolitano prosegue sulla linea che il Quirinale ha fatto filtrare fin dalle dimissioni di Prodi. Vale a dire: esame attento ed approfondito delle posizioni di tutti, controllo che le promesse reiterate di serieta' ed affidabilita' siano non solo sincere, ma mantenibili, conteggio sulla maggioranza parlamentare. Anche quest'ultimo punto, nella sua fredda contabilita', ha la sua non piccola importanza.
Difficile essere sicuri se ci sara' un reincarico, un rinvio alle camere o un mandato esplorativo per un governo tecnico o istituzionale.
Unione: Accordo sui "12 punti" ma Giordano chiede collegialità
La riunione è durata poco più di un'ora, il documento programmatico di Romano Prodi è stato approvato da tutti i leader dell'Unione con piccoli ritocchi, ma qualche richiesta di precisazione non è mancata durante il vertice di questa sera. In particolare, Franco Giordano ha chiesto al premier che sia garantita la collegialità nel governo: il dodicesimo punto del documento di Prodi, infatti, attribuisce al presidente del Consiglio "l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del Governo in caso di contrasto".
Giordano avrebbe chiesto di non negare comunque il criterio della collegialità e, al termine della riunione, avrebbe sottolineato a Prodi la lealtà del suo partito. Il premier, raccontano, avrebbe dato assicurazioni al segretario del Prc che la collegialità del Governo non verrà coartata.
Altro scambio di battute è avvenuto sulla Tav: Alfonso Pecoraro Scanio avrebbe garantito il sostegno dei Verdi, precisando però che vuole poter discutere su "come" portare avanti il progetto. Prodi, a questo proposito, avrebbe assicurato che non ci saranno imposizioni e che verrà comunque portato avanti un confronto con le comunità locali.
Infine, i Dico. Marco Pannella, raccontano, avrebbe insistito per quasi tutta la parte finale della riunione su questo punto: Pannella avrebbe voluto i 'Dico' nel documento programmatico di Prodi, ma il premier ha replicato che i 'dodici punti' riguardano l'attività futura del Governo, mentre i 'Dico' sono stati già approvati dal Consiglio dei Ministri.
Mastella: Ora i Dico diventano materia parlamentare
"Da oggi i Dico diventano una materia parlamentare, che non ipotecano e non mettono in discussione il Governo come tale". Lo afferma il leader dell'Udeur, Clemente Mastella, al termine del vertice dell'Unione. Nei 12 punti approvati stasera dall'Unione il termine Dico non compare mai.
Il punto 9 prevede il rilancio delle politiche a sostegno della famiglia (assegni famigliari piu' corposi e asili nido). Per Mastella "stasera il tempo e' migliore rispetto ad oggi. Adesso, se e' possibile, vedremo al Senato di allargare un po' il campo...".
Prodi riparte da "dodici condizioni"
Il Presidente del Consiglio Romano Prodi pone all'Unione 12 condizioni per proseguire l'attivita' di Governo. L'ultima e' perentoria: "Per assicurare piena efficacia all'azione di Governo, al Presidente del Consiglio e' riconosciuta l'autorita' di esprimere in maniera unitaria la posizione del Governo stesso in caso di contrasto". La prima condizione e' "il rispetto degli impegni internazionali e di pace".
Le dodici condizioni che Prodi ha sottoposto ai leader dell'Unione sono "prioritarie e non negoziabili". Il vertice dell'Unione a Palazzo Chigi preceduto da Romano Prodi si e' concluso con l'approvazione delle 12 'richieste-condizioni' del Professore da parte dei leader dei partiti della coalizione. A renderlo noto e' stato il portavoce del premier Silvio Sircana: adesso aspettiamo l'esito delle consultazioni, quello di oggi e' stato un vertice che serviva semplicemente a mettersi d'accordo sui punti irrinunciabili perche' prosegua l'attivita' di governo".
Sircana ha sottolineato che si tratta di un "accordo unanime" ora, ripeto aspettiamo l'esito delle consultazioni del Capo dello Stato. A chi gli chiedeva se si fosse parlato di 'numeri' riferendosi all'ipotesi di allargamento della maggioranza, Sircana ha risposto: "Abbiamo parlato di contenuti non si e' parlato di numeri". "Il governo in nove mesi di attivita' ha raggiunto obiettivi e risultati molto importanti per il Paese, completamente coerenti con il suo programma elettorale", si legge nel documento.
"Tuttavia, contemporaneamente, questi risultati e questi obiettivi non hanno avuto modo di essere percepiti dall'opinione pubblica in tutta la loro novita' e di esplicare tutti i loro effetti perche' il comportamento e le azioni dei singoli, ministri e forze politiche, hanno costantemente provocato una litigiosita' e una strisciante contrapposizione di posizioni che ha oggettivamente logorato tutto il governo". "Per queste ragioni la ripresa dell'attivita' di governo dovra' essere fondata su un patto e su comportamenti basati sui seguenti punti che, nell'ambito della complessiva attuazione del programma dell'Unione, ritengo prioritari e non negoziabili".
Amnesty: Rapporto sulla situazione dei minori migranti alle frontiere italiane
A un anno esatto dal lancio della campagna 'Invisibili', Amnesty International ha diffuso un nuovo rapporto sulla situazione dei minori migranti detenuti all'arrivo alla frontiera marittima italiana. Il documento vuole attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle autorita' sulla detenzione, in violazione delle norme internazionali, di minori migranti soli e accompagnati approdati sulle coste del Paese.
Al 'compleanno' della campagna partecipano 24 classi di tutta Italia che aderiscono al progetto 'Amnesty Kids', un programma di sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole su questo tema. Secondo Amnesty, uno dei risultati piu' importanti della campagna 'Invisibili' e' l'accresciuta conoscenza della situazione dei minori che arrivano in Italia via mare.
Resi disponibili i dati sugli arrivi di migranti sulle coste italiane nel 2005 e nel 2006, per la prima volta disaggregandoli per eta'. I dati riferiscono di 1.622 minori su 22.939 arrivi nel 2005 e di 1.335 minori tra i 22.016 nel 2006. E mostrano la provenienza di centinaia di minori da aree di conflitto e di crisi, in particolare dai paesi del Corno d'Africa, e la presenza ingente di minori non accompagnati provenienti da Marocco, Tunisia e, soprattutto, Egitto.
Una delle principali preoccupazioni di Amnesty resta quella legata ai rischi dell'uso esclusivo della medicina legale per la determinazione dell'eta'. Questo sistema alimenta il rischio che un certo numero di minori possa essere erroneamente espulso, respinto alla frontiera o trattenuto in un Cpta. Amnesty International chiede che vengano emanate al piu' presto norme che disciplinino la materia "conformemente a quanto richiesto dagli standard internazionali, indicati dal Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia".
Cdl: I dodici punti di Prodi Sono una beffa e una farsa
CdL critica sul patto di governabilità proposto da Prodi e approvato dalla maggioranza. "Quei dodici punti mi lasciano esterrefatto -dice Bondi (Fi)- non c'è una sola riflessione sulla mancata maggioranza in politica estera da parte del Parlamento e del voto del Senato. Sono una beffa e una farsa che gettano nel ridicolo l'Unione, prendendo in giro il Paese".
Storace (An): "I dodici punti sono un programma elettorale, non di governo. Prepariamoci". Rotondi (DcA): "L'unico rimedio sono le elezioni".
Unione: Pieno accordo e fiducia a Prodi
"C'è un pieno accordo per ribadire la piena fiducia al premier Prodi e la piena condivisione di un sostegno leale e forte da parte di tutti i gruppi parlamentari". Così il leader Ds, Fassino, dopo la riunione di maggioranza. "Soddisfatto" Diliberto (Pdci): "Proseguiamo insieme".
Pecoraro (Verdi): "Rilanciato con forza il programma". Mastella (Udeur) afferma: "Il documento dà l'idea di una novità, un nuovo centrosinistra. Il tempo è migliore. Adesso, se è possibile, vedremo al Senato di allargare un po' il campo...".
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